Trebisacce-14/03/2024: PASSIONE INNATA

                                                      

PASSIONE INNATA

 

In un recente incontro con la Maestra Vittoria Pirillo e le sue allieve, Filomena Di Marco ed Esmeralda Albanese, abbiamo voluto chiedere loro quali sono state le motivazioni fondamentali, grazie alle quali si sono avvicinate al mondo della Danza e, soprattutto, i valori più importanti che essa trasmette.

Con la consueta amabilità che le contraddistingue, hanno aperto il loro nobile cuore e ci hanno raccontato un po’ dello splendido percorso che hanno intrapreso.

Esmeralda ci dice:” Ho iniziato a frequentare il Centro Studi Danza Skenè della Maestra Vittoria Pirillo all’età di quattro anni, spinta dalla passione e dall’amore che questa disciplina mi trasmette.

Per me salire sul palco significa sentirmi libera e senza pensieri e sono appassionata di tutto ciò che è Danza, infatti pratico Modern, Classico, Contemporaneo e Hip Hop. Il mio desiderio maggiore è quello di poter diventare, un domani, una bravissima Maestra e di cavalcare i migliori palchi e le più prestigiose Accademie

La giovane Filomena ci risponde così: “ Ho iniziato a ballare a soli tre anni, inizialmente e naturalmente per una bambina, spinta da una naturale curiosità. Poi però tutto è cambiato…

Col trascorrere del tempo, come dicevo prima, tutto è cambiato… La Danza ha iniziato ad essere per me quella canzone che non riesci a toglierti dalla testa. Si è trasformata giorno dopo giorno, da un passatempo ad una passione ardente, come un fuoco che fa ribollire il sangue nelle vene. Non è solo muovere il corpo, ma un rituale , un perfetto dipinto, che abbraccia i miei sogni e che dà colore ai miei giorni.

E’ diventata la mia fuga e il mio rifugio, un linguaggio che va oltre il potere delle sole parole, il mio personale silenzio in un mondo di inutile rumore.

Sicuramente il Modern è lo stile di Danza che più mi rappresenta. Questo perché, con la sua libertà di movimento e quel piccolo accento sull’espressione individuale , si allinea con la mia personalità sempre alla ricerca del “nuovo”.

Quasi come se la sua flessibilità mi consentisse di trasformare tutte le sfumature della mia anima in movimenti.

Inoltre mi offre l’opportunità di sfidare gli schemi convenzionali. Sarà forse il fatto che il Modern abbraccia l’innovazione rispecchiando la mia personalità in continua evoluzione, trasformando il palcoscenico in uno spazio dove posso veramente essere me stessa, uno spazio che sento davvero mio.

Per i giovani che desiderano avvicinarsi alla Danza, consiglierei di seguire la propria passione e di essere aperti ad esplorare diversi stili e approcci. E’ importante trovare uno studio o un Insegnante che ispiri fiducia e che supporti lo sviluppo sia tecnico che artistico.

Inoltre, è fondamentale praticare costantemente, essere pazienti e avere fiducia nelle proprie capacità.

Se devo guardare al futuro, ti confesso che il mio sogno è quello di far parte di un Corpo di Ballo e di una Compagnia, potendomi dedicare, così, ancora di più a questa mia passione e poterla esprimere nel migliore dei modi.

Proprio per questo motivo continuo e perfezionare le mie abilità, con dedizione, costanza e impegno. Spero poi, un giorno, conclusa la mia carriera di ballerina, di poter insegnare, certamente perché amo ballare e anche perché adoro i bambini.

Mi piace pensare che potrei ispirare la mia stessa passione nei più piccoli, condividendo questa magia e questo fuoco con loro”.

Concludiamo questa intervista con le parole della Maestra Vittoria Pirillo: “ Mi sono avvicinata alla danza principalmente per pura curiosità e per vincere alcune paure e complessi, ma poi si è trasformata pian piano in passione fino a diventare una necessità, un’amica alla quale poter confidare tutto…

La mia fonte di ispirazione è essenzialmente la mia quotidianità… Traggo spunto dalle situazioni che vivo, dagli sguardi che incrocio, dalle mie e altrui esperienze… Dalle storie che ascolto e da ciò che riescono a smuovere dentro di me.

 Lo stile dentro il quale riesco a sentirmi più me stesso è il Modern e il Contemporaneo…

In queste si esprime appieno il mio essere.

Nella mia carriera, ogni momento, ogni tappa è stata essenziale per la mia crescita e ha contribuito a costruire la mia identità artistica e professionale.

La frase che ricorre sempre nelle mie lezioni e che cerco di inculcare ai miei allievi: la Danza deve raccontare qualcosa, deve essere sincera, naturale, istintiva… Solo così attecchisce nell’animo dello spettatore…

Consiglierei a tutti di avvicinarsi alla Danza e di farlo per appagare principalmente se stessi e dare sfogo, voce e colore alle emozioni più profonde e alle paure più recondite…  Consiglierei di viverlo come un momento per rilassarsi e lasciarsi trasportare dalla musica perché è lei il nostro vettore emotivo e la migliore cura…

Cerco di essere una guida per loro sia sotto il profilo umano che professionale… Spesso non è facile, anzi… È una missione ardua e una enorme responsabilità quella che abbiamo perché oltre che dei corpi forgiamo delle menti…

Cerco di mantenere un rapporto tale per cui non venga mai oltrepassato il confine del rispetto dei ruoli… Credo molto nella forza del dialogo, ma altrettanto nella forza delle regole e della disciplina…

Credo sia giusto guidarli, come farebbe un genitore, nel percorso artistico e se occorre, vestire anche i panni di una buona amica e ascoltare i loro pensieri…

La lezione più importante e più dura da accettare che mi ha insegnato questa arte è che, appunto, nulla arriva senza il sacrificio… Senza passione…

Credo che oggi sia molto più complesso insegnare e far amare… soprattutto un’arte come la danza che richiede estremo sacrificio ed impegno costante a delle generazioni troppo inclini al “tutto e subito”…poco avvezze ad essere “costruttori” dei propri sogni…

Ecco, credo che l’arte sia una di quelle poche cose rimaste che conserva il valore della resilienza… Insegna che non ci sono scorciatoie, ma solo gradini da salire uno per volta, lentamente, con costanza e sacrificio…

Ed è per questo che ogni giorno cerco di sfruttarlo come un’occasione importante, non tanto per insegnare, quanto per trasmettere parte della mia esperienza a tutti quegli allievi che avranno il coraggio di insistere, migliorarsi e spiccare il volo…

L’ostacolo più grande, per chi si approccia alla Danza, sarà accettare se stesso, il proprio corpo… Sarà convincere te stesso delle tue potenzialità, poi lo specchio che hai di fronte e poi ancora, gli occhi dello spettatore…

La sfida più difficile è raggiungere la consapevolezza di sé e mostrarsi “nudi”, esattamente identici a se stessi…”

Ringraziamo di vero cuore Vittoria, Filomena ed Esmeralda per la loro disponibilità e per averci permesso di entrare nel proprio vissuto, perché crediamo che ciò possa essere di stimolo per quanti desiderano avvicinarsi al meraviglioso mondo della Danza.

Il nostro augurio è quello che possano raggiungere traguardi sempre più prestigiosi.

RAFFAELE BURGO