Alto Jonio-07/04/2024: LETTERA APERTA DEL DR. ANTONIO TURCHITTO AI DIRIGENTI DEL PARTITO FRATELLI D’ITALIA ESISTE NELL’ALTO JONIO COSENTINO?

 

 

 

 

 

 

 

LETTERA APERTA DEL DR. ANTONIO TURCHITTO AI DIRIGENTI DEL PARTITO

FRATELLI D’ITALIA ESISTE NELL’ALTO JONIO COSENTINO?

La mia forte delusione e amarezza nasce dalla constatazione che questo territorio, amaro e amato, nonostante l’alternarsi dei governi nazionali e delle varie giunte regionali continua a pagare un prezzo troppo alto a causa dei ritardi atavici che se prima erano bisogni, ora sono inderogabili urgenze! Parlo della fascia jonica che da Sibari si allunga verso la Basilicata: Villapiana, Cerchiara, Trebisacce, Amendolara, Roseto, Montegiordano, Rocca Imperiale, Canna, Nocara, Oriolo, Castroregio, Albidona, Alessandria del Carretto, ecc.! In queste zone il tempo si è fermato…da tutti i punti di vista e non certo per colpa della popolazione dei vari paesini che vivono, o sopravvivono, in uno stato di rassegnazione e di perenne attesa! Com’è possibile che nell’era dell’ “Alta velocità” (al Nord) dalla parte più estrema della provincia di Cosenza (Rocca Imperiale) per arrivare a Reggio C. necessitino sette ore in treno? E’ mai possibile? Non oso parlare di “Sanità” visto che in questo lembo di territorio praticamente non esiste…si va a Rossano (da Canna dista 85 km) oppure ci si riversa sull’Ospedale di Policoro (già Basilicata)…visto che diligentemente i bravi politici della zona accettarono di ridimensionare l’Ospedale di Trebisacce che, invece, bisognava potenziare rendendolo operativo e fruibile da tutti i cittadini dell’Alto Jonio che sembrerebbero essere catalogati come “cittadini di serie b” dalla egregia classe politica, ricordando ai dirigenti di “Fratelli d’Italia” che Canna ha dato un buon 30%, divenendo il primo partito del paese nonostante il forte radicamento della Sinistra in loco! Dov’è il Partito? Dov’è Fratelli d’Italia? Dove sono i rappresentanti istituzionali? Non si può pensare solo a Rossano-Corigliano, sebbene ci siano delle importanti elezioni amministrative, che auguro allo stesso tempo di vincere alla cara amica Pasqualina Straface, che conosco da tanti anni e che ho più volte sollecitato ad attivarsi affinchè si possa salvare e recuperare la struttura (realizzata negli anni ’90 a Canna e costata un miliardo e mezzo di lire) che avrebbe dovuto ospitare una “Casa Alloggio per anziani” e che, invece, sta miseramente crollando, abbandonata al suo destino, nell’incuria e nel degrado. Il sopralluogo presso tale struttura l’On. Pasqualina Straface lo fece poco prima delle elezioni amministrative, nel maggio scorso, fornendo probabilmente un “assist involontario” all’Amministrazione in carica…ma da allora non c’è stata alcuna novità, né cambiamento! Da tempo ho più volte sollecitato i referenti istituzionali del Partito, in primis il Sen. Rapani, ad intervenire sulle ataviche criticità gestionali del Comune di Canna e sulle innumerevoli problematiche del territorio chiedendo di creare un coordinamento zonale del Partito affinchè tali aree periferiche non continuino a sentirsi abbandonate dalle Istituzioni e i referenti zonali possano interfacciarsi con i rappresentanti regionali e nazionali del Partito sulle problematiche locali e territoriali ivi presenti! Invece? Nulla…tutto fermo…tutto tace e ci si ricorda di queste zone solo quando si ripresenta una nuova “campagna elettorale” e necessita un bacino elettorale dove attingere voti…! Abbiamo il dovere di dire le cose come stanno con voce chiara e ferma e spessissimo nel partito non c’è spazio per dire quello che si pensa, come ho detto anche agli amici dirigenti di Bologna, dove attualmente ricopro l’incarico di Consigliere Circoscrizionale di “Fratelli d’Italia”! La politica ed i partiti si sono trasformati in semplici macchine organizzative, che si attivano solo per le elezioni, senza avere una vera elaborazione culturale, portando ad una situazione in cui non si nota più la differenza nelle politiche dei governi che si succedono perché troppo legati da vincoli esterni che impediscono di attuare provvedimenti che siano a favore dell’interesse regionale e territoriale. Non basta dire identità, italianità, Patria e tutto il repertorio patriottico, senza poi far seguire nulla di significativo che dimostri al popolo che la guida del paese è in altre mani attraverso un vero salto di discontinuità, come vorrebbero coloro che per questo hanno votato Giorgia Meloni. Una volta si diceva: la Destra o è sociale o non è, e Alleanza Nazionale ha cominciato a morire quando si è allontanata da questa linea. Nel concetto di “destra sociale” c’è infatti la centralità della cultura comunitaria e identitaria, la capacità di mettere insieme i valori tradizionali con le istanze sociali, un’idea di autorità e di modernizzazione con la spinta alla partecipazione e al movimentismo. Un partito nuovo e aperto, ma che abbia quel radicamento strutturale tale da essere un Movimento di popolo che al popolo si rivolge…invece? Siamo lontani anni luce da tali concetti e la disaffezione politica cresce sempre di più e alimenta il conseguente astensionismo! Contano più lo spirito di squadra, le comunità militanti, il radicamento popolare e territoriale. Come mai nelle aree periferiche dell’Alto Jonio cosentino non ci sono Circoli, non ci sono tesseramenti, non si aprono sedi elettorali di “Fratelli d’Italia”? La settimana scorsa ho scritto alla Segreteria Nazionale e al presidente Giorgia Meloni per portarla a conoscenza delle mie riflessioni, da cui conseguono amarezza e delusione, parlandole delle situazioni gestionali riguardanti l’Alto Jonio cosentino e di Canna, insieme alle innumerevoli problematicità territoriali, di cui le ho fatto una lunga disamina (Sanità, Ospedale della Sibaritide, Aeroporto della Sibaritide o del Metapontino, turismo “in-sostenibile”, lavoro, politiche sociali, Giustizia e legalità, ecc.) riservandomi, qualora non dovessi ricevere risposte concrete in merito, di rassegnare le dimissioni dal Partito.  E parlo da ex Capogruppo consiliare di Minoranza di “Alleanza Nazionale” di Canna e della CMAJ di Trebisacce, da Dirigente del “FUAN” di Bologna, da membro-associato del Centro Studi “Stato Nuovo” di Roma c/o Camera dei Deputati dopo aver frequentato vari corsi di formazione politica a Roma e relativi attestati, da Dirigente zonale della “Destra” con cui sono stato candidato alla Camera dei Deputati insieme ai carissimi amici che non ci sono più: Gabriele Limido e Teodoro Buontempo e attualmente come Consigliere circoscrizionale di Bologna. “Se uno non è disposto a correre qualche rischio per le proprie idee – ammoniva Ezra Pound – o le sue idee non valgono nulla o non vale nulla lui!”. Coltivo ancora le “vecchie radici”, quella ”appartenenza” a un mondo antico fatto di ideali e di passione, allontanandomi dal cinismo politicante del potere sterile, dall’oligarchia delle caste, per cercare di dare risposte ai bisogni dei cittadini che, soprattutto in queste aree, sono sempre stati considerati “gente di frontiera”! Da tempo continuo a sollecitare i referenti istituzionali e regionali di FdI affinchè intervengano sulle condizioni dell’Alto Jonio Cosentino, in primis delle aree interne sempre più disagiate. L’Alto Jonio è svestito della sua dignità più profonda, in cui l’indebolimento economico pervade ogni ambito della vita amministrativa e produttiva, con grave conseguenza operante nella insensata spoliazione di ogni centro o presidio sanitario utile e vitale per la popolazione residente. Ora è il momento del decisionismo, dell’interventismo d’urgenza, al di là del quale lo stato comatoso in cui versano i predetti territori, diventerà irreversibilmente cronico, quale preludio ed anticamera di una morte lenta del tessuto socio-economico ed un conseguente spopolamento di territori ricchi di storia, tradizione, cultura e socializzazione.

    Dott. Antonio Turchitto