Trebisacce-12/06/2024:     UN ANGOLO D’ORIENTE A TREBISACCE

             

 

 

 

 

 

 

 

 

   UN ANGOLO D’ORIENTE A TREBISACCE

La caduta delle foglie, la paralisi della vita durante l’inverno, lo schiudersi dei germogli, il movimento dell’acqua tra le rocce. Sono tutte esperienze che anche l’individuo fa, solo che le esprime con i concetti complessi della psicologia, mentre il giardino le esprime con il linguaggio della natura” ( James Hliman).

In tutta l’Asia il giardino viene considerato un vero e proprio culto, infatti per gli scintoisti tutto ciò che è natura, quindi alberi, rocce, animali, fiumi e montagne hanno in sé un’anima.

Pertanto, il giardino, cosiddetto zen, viene considerato non semplicemente come un posto dove riposarsi, rilassarsi e meditare, ma un vero e proprio luogo che permette a chiunque di raggiungere una purificazione interiore.

Il Maestro Antonio De Paola, anima sensibile e pura del nostro territorio, amante della musica e di tutto ciò che ha in sé una spiritualità, ha ricreato un vero giardino zen, bonificando tra l’altro un’area dismessa che era diventata ricettacolo di rifiuti.

E lo ha fatto con quelle competenze che soltanto uno studio approfondito poteva permettergli di fare, infatti la disposizione dei fiori, delle piante, dei corsi d’acqua, delle rocce naturali e delle pietre è stata perfettamente in linea con quelli che sono i dettami orientali.

Addirittura ha ricreato anche gli Schinchi, i laghi degli Dei, con i fiori di loto ad impreziosirli.

Visitare il giardini zen del Maestro Antonio De Paola vuol dire immergersi in un viaggio millenario, dove cultura , filosofia e spiritualità vivono in uno splendido connubio.

La filosofia orientale sostiene che la serenità interiore si raggiungere attraverso la meditazione e con un luogo pieno di verde e di natura dove poter meditare; ebbene, il Maestro De Paola, in ossequio a questo modo di intendere la vita, ha realizzato questo splendido Karesansui\, il giardino le cui origini risalgono ai monaci zen: un percorso armonioso che crea momenti di pace indescrivibili.

Il suo giardino , tra l’altro, domina un panorama mozzafiato che si estende sulla immensità del Mare Jonio, creando così un meraviglioso viaggio virtuale tra l’Oriente e l’Occidente.

Noi oggi tendiamo a dimenticare che l’anima non è solo dentro di noi, ma anche fuori di noi. E quando siamo in un giardino si manifesta qualcosa dell’anima del mondo, che si rende visibile.

Un plauso ad Antonio per queste bellissime emozioni che trasmette con i suoi lavori, frutto di idee, amore per la Natura e passione per tutto ciò che dona pace all’essere umano.

RAFFAELE BURGO