Villapiana-17/06/2024: Il Maestro Gaetano Vincenzi racconta. Pillole di storia sul gelato. Dalla Sacra Bibbia e il latte di capra misto a neve di Isacco ai Romani con la Nivatea Potiones ai giorni nostri…

il Maestro Vincenzi e la storia del gelato

Il Maestro Gaetano Vincenzi racconta.

Pillole di storia sul gelato.

Dalla Sacra Bibbia e il latte di capra misto a neve di Isacco ai Romani con la Nivatea Potiones ai giorni nostri…

 

Il gelato è una passione che accomuna quasi tutti gli italiani: piace a quasi tutta la popolazione del Bel Paese, che non rinuncia a questo mix di gusto e freschezza nelle calde giornate estive e non solo.

In effetti è quasi impossibile resistere alla tentazione con decine di gelaterie ad ogni angolo delle città Italiane, che propongono centinaia di gusti nuovi ed invitanti.

Ma cos’è che rende il gelato così irresistibile? Il suo sapore dolce, la sua freschezza, la sua consistenza cremosa o il fatto che ci fa tornare un po’ bambini?

È la combinazione di questi quattro elementi, un’esperienza multisensoriale comune a tutti i consumatori di gelato, che produce gioia e benessere.

Mangiare il gelato rende felici: non è solo un modo di dire, è stato dimostrato da diversi studi scientifici, secondo cui questa prelibatezza attiva i centri del piacere nel cervello.

Conosciamo meglio allora questa pietanza, e vediamo nello specifico:

Non è facile affermare con certezza quando e da chi sia stato inventato il gelato.

Secondo alcuni le prime tracce si possono trovare nella Bibbia, dove si narra di Isacco, che offrì ad Abramo latte di capra mischiato con della neve dando vita al primo gelato della storia.

Secondo altri, invece, la paternità del gelato è da attribuire ai Romani, famosi per le loro “nivatae potiones”, dei dessert freddi, ottenuti miscelando la neve raccolta durante l’inverno con altri ingredienti, come frutta e miele.

Il gelato è considerato anche un’eredità della dominazione araba del IX secolo. I Saraceni, infatti, usavano bere nelle calde giornate estive una bevanda gelata con la neve trovata alle pendici di alte vette palermitane e preparata con zucchero di canna, latte o acqua, essenza di frutta, vaniglia e cannella, la chiamavano “Sciarbat”, tradotto ai giorni nostri “Sorbetto”.

Ma per trovare un alimento simile al gelato che conosciamo noi oggi bisogna aspettare il Cinquecento, quando a Firenze l’architetto Bernardo Buontalenti inventa il primo “gelato” moderno, usando latte, panna e uova.

Altro nome italiano legato alla nascita del gelato è quello del palermitano Francesco Procopio dei Coltelli: nel settecento dopo essersi trasferito a Parigi, presso la corte del Re Sole, aprì la prima gelateria della storia e creò il gelato cremoso grazie ad una rudimentale gelatiera.

Metteva acqua, zucchero e succhi di frutta in una ciotola di metallo, che poi veniva inserita in un recipiente di legno contenente sale grosso e ghiaccio.

A questo punto faceva roteare il recipiente metallico in senso orario, mentre un suo assistente raschiava dalle pareti i piccolissimi cristalli di ghiaccio che mano a mano si formavano: ecco creato il primo gelato cremoso.

Nel 1903 Italo Marchioni inventa il Cono Gelato, un contenitore fatto di biscotto per il gelato da passeggio di forma conica, da quel momento il cono entrerà a far parte della vita quotidiana dei consumatori del gelato.

Oggi il gelato è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, è candidato a patrimonio immateriale dell’Unesco.

 

Quali sono i gusti più amati

 

Abbiamo cercato di svelate le origini, ora vediamo quali sono i gusti di gelato più amati, in Italia e nel resto del mondo.

Nonostante la vasta scelta di gusti a tendenza territoriale e la continua creazione di nuovi accostamenti, in Italia i gusti più amati li troviamo tra i grandi classici.

Ai primi posti troviamo il cioccolato, la nocciola e limone, seguiti da fragola, panna, stracciatella e pistacchio tutto ovviamente ricoperto dalla nostra amata panna montata.

Gli Stati Uniti, nazione che consuma più gelato pro-capite in assoluto, il gusto più amato è la vaniglia, seguito dal classico cioccolato.

In Europa, invece, si consuma vaniglia, cioccolato, caffè e menta, al pari dei tedeschi, che in più apprezzano anche fragola e stracciatella.

In Inghilterra invece sono molto amati cioccolato e menta, malaga e vaniglia, infine gli svedesi curiosamente apprezzano tantissimo la liquirizia.