VILLAPIANA-19/07/2024: Autonomia differenziata, per Mastota il comune deve far sentire la propria voce

N. Mastrota

VILLAPIANA L’autonomia differenziata, che trasferisce tutto il potere alle Regioni, rischia di spaccare il Paese e aumentare il gap già esistente tra le regioni ricche del centro-nord e il sud dell’Italia. Per opporsi a questo disegno fagocitato dal leghista Calderoli, il comune di Villapiana, sulla scia di quanto stanno facendo i sindaci delle 5 città capoluogo calabresi promotori dello slogan “UNASOLAITALIA” insieme a tanti altri amministratori comunali, faccia sentire la propria voce attraverso i canali istituzionali. Lo ha proposto, attraverso una sua riflessione scritta, Nicola Mastrota, già candidato nella Lista “Paolo Montalti Sindaco”. “In tanti comuni d’Italia – ha scritto Mastrota – è già partita la campagna di raccolta-firme per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata ed è dunque arrivato il momento che anche la nostra comunità, con estrema urgenza e tramite i propri rappresentanti istituzionali (Sindaco, Presidente del Consiglio, Assessori) faccia sentire la propria voce, prendendo una posizione netta contro la legge con cui il ministro Calderoli ha configurato l’autonomia differenziata, da ratificare, previo inserimento all’o.d.g. del primo consiglio comunale utile, con l’auspicio che ci possa essere una votazione unanime, per la difesa degli interessi del nostro territorio, a prescindere dalla bandiera politica di appartenenza”. In realtà la legge Calderoli prevede che ben 23 materie legislative detenute finora dallo Stato passino alle Regioni, con l’effetto nefasto che quelle ricche potranno investire piùrisorse per migliorare i servizi, l’offerta sanitaria, la scuola, i trasporti… mentre le altre Regioni avranno ancora meno risorse e saranno sempre più marginalizzate. E’ per questo che sindacati, opposizioni e anche esponenti della Maggioranza si stanno mobilitando per far abolire la norma attraverso un referendum abrogativo che dovrà vedere insorgere tutto il Sud dell’Italia. E non solo! I fautori dell’autonomia differenziata sanno che il tempo lavora a loro favore: più tempo passa, più la mobilitazione diventerà difficile perché il fattore “indifferenza” rischia di crescere. E di referendum falliti per mancato raggiungimento del quorum è piena la storia italiana recente.

Pino La Rocca