Albidona-29/07/2024: Una folla di amici e rappresentanti istituzionali, ha partecipato alle esequie di Caterina Arvia, mamma del sindaco di Trebisacce, Franco Mundo

ALBIDONA
Una folla di amici e rappresentanti istituzionali, ha partecipato alle esequie di Caterina Arvia, mamma del sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, perita a 83 anni a causa verosimilmente, di un infarto fulminante che l’ha finita nella sua casa in Corso Vittorio Emanuele, al civico 38. Il suo cuore nobile e buono, purtroppo si è fermato in una calda giornata d’estate, lasciando un vuoto incolmabile in quanti hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerla ed apprezzarla da vicino. Una donna d’altri tempi, zia Caterina, (la figlia Divina ha voluto chiamare come lei la sua primogenita), amorevole, sorridente, sempre composta e mite, che ha vissuto una vita non certo facile, ma che è riuscita, con sacrifici e sudori, a portare avanti la famiglia, crescendo ed educando i due figli Divina, stimata insegnante e già Amministratrice del paese, e appunto Franco, noto avvocato e politico di lungo corso, facendoli studiare e assicurando loro un futuro di rilievo nella società. A 28 anni, giovanissima, zia Caterina, è rimasta vedova, per la morte dell’amato consorte Leonardo 36 anni, (fratello dell’ onorevole Tonino Mundo anch’esso deceduto mesi addietro ndc), i cui nipoti portano degnamente il suo nome, morto in un terribile incidente stradale sulla statale 106. La vita di zia Caterina è stata segnata da quel triste momento, ma nonostante tutto, con la sua bontà d’animo, affidandosi totalmente al Signore, è andata avanti da sola, crescendo Franco e Divina, assicurando ad entrambi di potersi formare culturalmente e crearsi una famiglia e ritagliarsi un ruolo di spicco nella società. Così è stato, tant’è che i figli erano insieme ai nipoti, la ragione di vita di zia Caterina. Che da giovane ha fatto la commerciante, dedicandosi esclusivamente alla famiglia, svolgendo il ruolo di madre e padre, e nonostante il cuore trafitto e lacerato, con la sua innata umiltà, ha cercato di vestire i panni del genitore con rettitudine e amore, senza far pesare sui figli, all’epoca in età di crescita e sviluppo, l’assenza fondamentale del caro papà. Una nobil donna, che ha accolto con grande gioia nella famiglia la sua amata nuora Sara Ciminelli, apprezzato medico specialista in Oculistica, e Leonardo ammirato funzionario dell’Asp di Cosenza. La ricordiamo con il sorriso, la dolcezza e il garbo che l’ha contrastingueva, nel giorno dell’elezione del figlio Franco, per la terza volta sindaco di Trebisacce, e sul lungomare Bandiera blu, al Consiglio d’insediamento. Un attimo toccante, è stato proprio l’abbraccio di Franco, a fine assemblea, alla mamma e alla moglie, che ha omaggiato con un fascio di fiori, un gesto semplice ma significativo, tangibile ed evidente di una famiglia unita, coesa, amorevole. L’ultimo saluto officiato da don Luca Pitrelli, è avvenuto nella Chiesa dedicata a san Michele Arcangelo, che non ha retto alla presenza di tanta gente proveniente da tutti i paesi della Calabria. Addio zia Caterina, fai buon viaggio in Paradiso.
Rocco Gentile