Villapiana-28/09/2024: Considerazioni e pensieri di un cittadino sull’incontro “Dentro la Salute”
Cari lettori,ho ricevuto un testo scritto da un cittadino che mi affida dei pensieri e delle riflessioni sull’incontro di Oncologia “Dentro la Salute”,svoltosi in serata presso la sala riunioni dell’Hotel Corallo e che vi propongo integralmente:
“Caro amico, scusami se ti ho trascurato in questo periodo, ho avuto molto da pensare e passavo per caso di li, in quell’hotel, in cui si discute ma non si pensa, in cui si parla, ma non si ride, in cui si è di passaggio, ma non si sa lo scopo:
L’incontro a cui ho rivolto la mia attenzione stasera, data per me particolarmente suscettibile di sentimenti di rabbia e dolore profondo, in quanto oltre ad essere la data della mia presunta nascita; dico così in quanto umilmente riconosco che non c’ero quando sono nato e la mia mente ha avuto un concepimento, almeno 9 mesi prima, poi ho balbettato ciò che mi dicevano e secondo alcuni affrontare la nascita è come affrontare la morte, cominciando a contare dal 9 fino allo 0!
Questo conto non lo voglio fare in questo periodo di gioco agli scacchi fra superpotenze mondiali, in quanto la guerra insegna agli uomini la medicina ma anche la distruzione del nemico con le stesse tecniche usate per distruggere il tumore: radiazione controllata/bombe atomiche; chemioterapia/fitofarmaci-lotta biologica-camere a gas.
La medicina impone, la medicina dispone.
La persona che parlava e a cui rivolgo le mie scuse per la stanchezza e la distrazione di cui non faccio il nome, per il motivo già indicato, appartenente ad una struttura pubblica, nata dopo gli anni ‘60, momento della nascita dei vari partiti e movimenti studenteschi che incitavano alla libertà sessuale, alla castrazione chimica delle donne con l’uso e abuso ingenuo della pillola anticoncezionale, per cui moltissime donne dopo avere sprecato la loro vita negli stessi errori della Roma antica, facendo del sesso un divertimento e non un atto di responsabilità, andando così ad aumentare le brame delle multinazionali e dei possessori del simbolo del doppio serpente, cioè l’uguale e il contrario, bilancio che porta alla morte e all’annientamento dell’essere umano e al soddisfacimento del matrix che si nutre della stessa natura dell’uomo per soddisfare la sua sete di energia.
Ciò lascia sconcertata l’altra parte dell’umanità per cui la morte è un nemico e lo è da sempre, dalla sua origine, nato dall’invidia del principe di questo mondo, a cui le religioni positive fanno riferimento.
Ricordo ancora con tenerezza quel signore anziano a cui chiesi: “perché devi morire”?
Nonostante l’età non aveva la risposta e si adagiò aiutato dal medico con una iniezione di morfina. La sua vita non era stata felice, piena di sacrifici, lotte, combattimenti, ubriacature e donne.
Il suo ricordo forse si dimenticherà, ma nell’ultimo giorno, siatene certi, abbiate fede, Lui lo chiamerà.”.
Artur Bruno