Calabria-29/10/2024: Lo storico Palazzo Damiani, un gioiello da riscoprire a Sant’Andrea Ionio e da rendere al più presto fruibile

COMUNICATO STAMPA 
 
Lo storico Palazzo Damiani, un gioiello da riscoprire a Sant’Andrea Ionio e da rendere al più presto fruibile 
 
Visita guidata nello storico Palazzo Damiani, a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, con alcuni eredi dell’antica casata. Nel cuore del centro storico della cittadina si sono dati appuntamento un gruppo di intellettuali, che hanno ammirato il palazzo, sia l’esterno che l’interno sotto le indicazioni di Vittoria Ranieri, nipote di don Giuseppe Damiani; e di Vittoria Gagliano nipote di donna Giulia Damiani. Il palazzo – ha spiegato Vittoria Ranieri – venne eretto nel 1537, la data coincide con la costruzione del castello della Chiesa Madre. La storia di questa famiglia nobiliare ha le sue origini in Francia. Il magnifico portale di granito, realizzato dagli scalpellini di Serra San Bruno, è  stato particolarmente apprezzato dai visitatori Teresa Paone artista e maestra di Yoga, Pasquale Talarico scrittore, Alfonso Molea editore, Luigi Stanizzi giornalista professionista; presente anche Ludovica Ranieri studentessa di Satriano Marina. Tutti, oltre ad avere ammirato il palazzo seppure rimaneggiato in alcune ale, hanno avuto parole lusinghiere su come si presenta il borgo di Sant’ Andrea Apostolo dello Ionio in alcuni scorci, vicoli e  piazze. Una cittadina da visitare per la sua storia, il suo paesaggio, le sue opere d’arte, le sue antiche tradizioni. Su Palazzo Damiani saranno gli eredi, magari di concerto con le istituzioni, a deciderne il futuro per farlo diventare fruibile in attività culturali e/o ricettive. Vittoria Ranieri, fra l’altro, ha messo in rilievo che l’Arc. Giuseppe Damiani, durante l’invasione francese, si adoperò per risparmiare dall’incendio le chiese e i paramenti sacri. A sue spese, inoltre, fece costruire in marmo finissimo l’altare della Congrega del S.S. Sacramento. L’altare, tutt’oggi, si trova nella Chiesa Matrice di Sant’Andrea Ionio.
Francesca Stanizzi