Lauropoli-17/12/2024: Ricerca del Centro studi CRESESM sulla devianza giovanile contemporanea Il prof. Pasquale Alfano: La famiglia è “scuola” per eccellenza!
COMUNICATO STAMPA
Ricerca del Centro studi CRESESM sulla devianza giovanile contemporanea
Il prof. Pasquale Alfano: La famiglia è “scuola” per eccellenza!
Come promuovere la personalità in formazione dei figli? Quale ruolo deve svolgere la famiglia? Come educare ragazzi e giovani al rispetto delle regole e come aiutarli quando si trovano in crisi di identità?
A questi e ad altri interrogativi risponde il prof. Pasquale Alfano, docente e genitore che ha vissuto per anni fra giovani.
Ecco cosa sostiene il prof. Alfano.
Si può essere buoni genitori -sostiene Alfano- senza abdicare alla funzione di genitorialità e alla propria autorevolezza: mamma e papà devono essere prima genitori e poi . . .anche “amici”.
Genitori e docenti in che modo possono influire positivamente sui giovani?
È necessario che i genitori siano esemplari. È un’esigenza -aggiunge Alfano- imprescindibile per gli educatori. La famiglia è “scuola” per eccellenza! Docenti, tutor, amici e parenti influiscono con la loro esperienza sui figli, anche in modo determinante, ma i veri ed autentici educatori che promuovono il carattere sono indubbiamente i genitori.
Quali sono i primi problemi-difficoltà che incontrano gli adolescenti?
I primi influssi affettivi indotti dai genitori nell’ambiente familiare sono decisivi. Un ragazzo poco confidenziale rischia di diventare un disadattato, se privo di stimoli potrebbe palesarsi timidezza e sentirsi ansioso e complessato, e quindi cadere in situazioni di disadattamento, di timidezza e di disobbedienza. Deve essere incoraggiato ad avere rapporti sociali per sviluppare la coscienza del proprio io e del suo valore personale.
In questi casi genitori e docenti come dovrebbero comportarsi per aiutare la fragilità dei ragazzi e degli adolescenti?
Docenti e genitori si guardino bene dal rimproverare costantemente i ragazzi con rimproveri, sarcasmi o disprezzo, ogni qualvolta il ragazzo o il giovane non riesce a soddisfare le loro aspettative, specialmente con difetti di parola, o strutturale o di balbuzie. Occorre soltanto promuovere pazientemente la fiducia in sé stessi, calma e sicurezza.
I genitori devono comprendere che la personalità dei figli comincia a formarsi nella propria abitazione e ne assorbirà i comportamenti e la cultura. I docenti, invece, dovrebbero proporre agli alunni esempi di eroismo, tratti da storie di personaggi della letteratura e da fatti concreti tratti dall’esperienza del giorno, per sviluppare in essi la conoscenza di ciò che è bene e di ciò che è male.
E per formare e costruire la futura “persona adulta” cosa si può fare?
I giovani devono essere educati all’obbedienza, alla cortesia, alla fratellanza, al rispetto, alla fiducia nel prossimo e alla generosità. Genitore e docenti devono trasmettere valori che sono perennemente attuali.
I genitori di oggi, di sicuro dovrebbero essere più presenti per continuare ad essere fari e porti per i figli adolescenti altrimenti non reggeranno al loro cambiamento.
In pratica i genitori cosa potrebbero fare senza essere o apparire assillanti nei confronti dei propri figli?
I genitori non danno risposte né dicono cosa fare sull’istante. Lo scopo è quello di farne un adulto responsabile di sé, e questo basta. Se l’adolescente guarda al futuro ed ha l’età giusta, lascialo “andare” e non creare contrasti e fatture. È pedagogicamente elementare: il figlio guadagnerà in sicurezza quando lascerà casa per osare di far valere con risolutezza, sul genitore, le sue capacità e le ragioni della giovinezza.
In famiglia come si può affrontare il problema della sessualità?
Nell’adolescenza sorge un turbamento interiore, ma ingestibile solo all’apparenza. Il suo stato non è indolore, vive perciò in totale confusione: tristezza, gioia, antipatia e amore gli causano inquietudine, apprensione e finisce per chiudersi in sé stesso alla ricerca di una soluzione. Quindi i genitori non possono ignorare il traguardo della sessualità, che nell’adolescente ha una storia: sviluppa in questa età, la persona integrale fisica, psichica e affettiva, compresa la dimensione morale.
Il prof. Alfano ha svolto gli studi liceali presso i Padri Cappuccini della provincia di Foggia. Successivamente ha conseguito la Licenza in Teologia presso i Gesuiti della ‘Pontificia Facultas Teologica S. Aloisii ad Pausillipum- Neapoli’; il Diploma in Canto Classico preso il Conservatorio di Musica “Lorenzo Pelosi” di Campobasso; la Laurea in Pedagogia all’Università di Cassino. Ha insegnato Educazione Musicale e Lettere nelle Scuole medie. Attualmente vive a Cassano all’Ionio. Ha al suo attivo saggi di carattere storico, poetico, musicale e didattico, tutti apprezzabili sia per la forma sia per il contenuto, sempre supportati da una specifica ricerca bibliografia. Ecco cosa sostiene il prof. Alfano.
Intanto la ricerca del Centro studi CRESESM sulla devianza giovanile contemporanea e le problematiche collegata a ragazzi ed adolescenti, sta per concludersi. A breve saranno resi noti i risultati emersi dall’indagine, attraverso una conferenza stampa alla quale parteciperanno non solo rappresentanti della stampa ma anche psicologi, sociologi, docenti, psicoterapeuti e dirigenti scolastici che hanno offerto il proprio contributo specialistico alla indagine sociologica qualitativa.
Lauropoli Cassano all’Ionio, 17/12/2024
Il Servizio Stampa e Comunicazione
CRESESM
Contatti: martinozuccaro@libero.it