Trebisacce-19/12/2024: MISSIONE UMANA E SOCIALE

                                         

    MISSIONE UMANA E SOCIALE

Guardandoti dentro puoi scoprire la gioia, ma è soltanto aiutando il prossimo che conoscerai la vera felicità” (Sergio Bambaren).

Condividere vuol dire dividere tutto con il prossimo, anche le sue miserie.

Ciò significa che i professionisti che operano nel sociale devono saper conoscere le passività, perché è proprio dalla conoscenza che nasce la misericordia.

Purtroppo, le miserie sono in aumento esponenziale oggigiorno.

Miserie sia psicologiche che materiali. I professionisti di settore che smettono di preoccuparsi degli “altri”, cioè di coloro che non sono della stessa razza, che non hanno disponibilità finanziarie, che non hanno lo stesso colore della pelle, non sono certamente dei professionisti secondo quelli che sono i dettami della solidarietà e della umanità.

E sono tutti valori dai quali può trarre giovamento lo spirito.

Ma la civiltà del dialogo non è facile, soprattutto quando manca l’umiltà, la disponibilità all’ascolto.

Ebbene, l’Alto Jonio Cosentino ha un punto di riferimento certo e preciso, una vera e propria oasi, all’interno della quale si “abbeverano” di umanità , dolcezza e valori molte persone che ne hanno grande bisogno.

Tale realtà è il Centro Sai ( Sistema di Accoglienza e Integrazione) di Cerchiara di Calabria, facente capo alla Cooperativa Sociale Medihospes, che ha sedi in tutta Italia.

Grazie all’impegno indefesso e lungimirante del Direttore del Centro, Giuseppe Santagada, si è riusciti a diventare punto di riferimento fondamentale per l’accoglienza di  richiedenti protezione internazionale e titolari di protezione , i titolari dei permessi di soggiorno per protezione speciale, per casi speciali (umanitari in regime transitorio, titolari di protezione sociale, vittime di violenza domestica, vittime di sfruttamento lavorativo), vittime di calamità,  migranti cui è riconosciuto particolare valore civile,  titolari di permesso di soggiorno per cure mediche.

Questo importantissimo Progetto è operativo a Cerchiara da 10 anni e offre un’accoglienza di tipo diffuso, nel senso che le beneficiarie e i nuclei monoparentali occupano degli appartamenti individuati all’interno del Centro Storico e tutto questo è stato pensato al fine di favorire l’integrazione delle stesse all’interno della Comunità.

Una delle anime pulsanti del Centro è la Dottoressa Valeria Chiaradia, Mediatrice Interculturale, che si occupa di facilitare la comunicazione con le ospiti, sia per ciò che concerne l’aspetto linguistico che per quello culturale.

Unitamente a lei, opera una splendida equipe,  formata da varie figure professionali.

In questa sede desideriamo sottolineare sulla figura della Dottoressa Chiaradia, che ha fatto di questo suo lavoro una vera e propria missione, grazie alle qualità che contraddistinguono il suo operato.

Ma quali sono le suddette qualità? Componente umana, saggezza, interesse per i problemi degli altri, atteggiamento che spinge a confidarsi, fiducia e rispetto nei confronti di chi parla, capacità di valorizzare le capacità altrui, atteggiamento imparziale, essere in grado di ascoltare in modo empatico, dolcezza, sensibilità, umanità.

Valeria è una persona che, soprattutto, ha un grande dono, che è quello della dolcezza e della pulizia etica

Ciò che contraddistingue la Dottoressa Chiaradia è la sua umiltà, che la porta sempre a non considerarsi né “cattedra” né “pulpito”, proprio perché convinta che un’azione culturale possa instaurare un proficuo dialogo e serva, a chi ne ha bisogno, per creare un afflato positivo con la realtà circostante.

La cultura è veicolo di civiltà, formazione del carattere, conquista di libertà e di democrazia; è mezzo di relazioni umane, sociali, laboratorio di idee che possono sempre stimolare impulsi creativi che aprono la mente e possono arricchire le conoscenze.

Ebbene, il Centro Sai di Cerchiara è tutto ciò, anche grazie al meritorio lavoro di chi opera al suo interno.

Valeria Chiaradia, nel suo delicato lavoro, ha questi valori che contraddistinguono non soltanto la sua professione, ma anche la sua vita, per cui un plauso a lei per quanto riesce a dare a quanti hanno bisogno del suo intervento e per l’esempio positivo che offre a tutti, con la sua quasi timidezza, la sua modestia, la sua dolcezza, il suo saper essere discreta e pronta all’ascolto.

Se un fratello sta davanti alla porta e bussa, uno lo accoglie a braccia aperte, senza chiedere quanto gli verrà a costare”( Ernst Junger).

Ecco, Valeria non si risparmia mai nel suo lavoro, non si tira indietro quando è richiesto il suo sacrificio e non lo fa proprio  perché dei fratelli hanno bussato alla porta del suo cuore e del suo animo e lei ha aperto entrambi per donare quel calore umano di cui tanti hanno bisogno. Un sorriso costa meno dell’elettricità, ma dona molta più luce.

La Dottoressa Chiaradia illumina di luce il suo lavoro, grazie al suo sorriso, alla sua disponibilità umana, al suo essere sempre “prossima”.

Fin dal primo momento in cui abbiamo conosciuto questa esperienza di vita, ci siamo sentiti immersi in una realtà davvero speciale, fatta di sentimenti, emozioni, volontariato, solidarietà, umiltà e modestia.

Una realtà che travalica quello che è l’aspetto meramente assistenziale per elevarsi a modo di vivere, a spiritualità, ad aiuto concreto nei confronti di bambini e adulti che tanto hanno sofferto e soffrono.

Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano” (Madre Teresa di Calcutta).

La missione, così come amiamo definire l’attività del Centro Sai, si confronta con se stessa, riflette sulle vicende umane e non vuole rimanere “ vittima di pensieri negativi” ma incamminarsi sulla strada di un “felice futuro”.

Pensiamo che l’azione sana e forte che il Centro porta avanti permetta a tutti di riappropriarsi di quei pezzi di luna, che si identificano con i veri valori umani, quasi del tutto perduti in una società che guarda più alla esteriorità.

In un mondo dove c’è un decadimento di valori umani, il lavoro di Valeria Chiaradia all’interno del Centro Sai ci conforta e riempie il vuoto delle idee ed è così che i sentimenti si impadroniscono di noi.

Ed in tal modo il silenzio dirada le sue ombre, non si perde il contatto autentico con se stessi e con l’Altro e ci vieta di essere pessimisti.

Non ci può essere terra senza cielo. Non ci può essere nichilismo.

Wim Wenders dice che “ Gli angeli dei nostri tempi sono tutti coloro che si interessano agli altri prima di interessarsi a se stessi”.

Senza alcun dubbio, Valeria e tutti i professionisti del Centro sono questi angeli del nostro tempo e tutto ciò che fanno avviene senza strombazzamenti speciosi, ma con quella dolcezza che soltanto le grandissime persone sono in grado di offrire al prossimo.

Grazie a queste persone ed al loro impegno, tutti noi torniamo a pensare che nella vita esistono ancora i valori ancestrali di un tempo, i valori profondi e che esiste ancora gente buona, disponibile a donarsi agli altri senza nulla chiedere in cambio, se non la gioia di un sorriso e di un caldo abbraccio.

Vedere bambini sorridenti, con il volto sereno, con quella speranza in un futuro migliore, abbracciarti, parlare con te, sedersi in braccio in attesa magari di ricevere una carezza che, puntualmente, avviene, è qualcosa di impagabile e che nessun tesoro materiale può superare in termini di emozioni profonde.

Non potremo mai smettere di ringraziare Valeria Chiaradia e il Centro Sai di Cerchiara, così come tutte le persone che operano in questa grandissima famiglia, costituita da angeli che hanno un solo scopo: quello di restituire dignità, sorrisi, gioia di vivere a tanta gente che non ha chiesto di venire al mondo, ma che deve pretendere un futuro migliore, in quanto ne ha tutto il diritto.

Ecco, il Centro Sai pensa al futuro di tutti, offrendogli la possibilità di farli sentire “persone” anche oggi, persone con una propria dignità da difendere e rispettare.

Ascoltare con quanto amore Valeria  parla dei “suoi” bambini e delle “sue” beneficiarie adulte, sentirla parlare con così tanta dolcezza, ci rende tutti più buoni e pronti a dare il nostro contributo per rende ancora più “vera” la vita di questi grandi tesori.

La Dottoressa Chiaradia mette amore in tutte le sue azioni e la sua missione è come la spiritualizzazione della sua esperienza ricca di tesori di bontà.

Il suo impegno è come una mano generosa che versa speranza, balsamo per gli affanni, che sollecita bisogno di elevazione verso idealità morali, contro le malattie dello spirito

Impegno e missione che fioriscono e si dilatano verso la prima, vera luce, quella dei primi albori del mondo, quella della idealità, dei sentimenti veri, puliti e profondi.

Che Iddio Ve ne renda merito.

RAFFAELE BURGO