Trebisacce-10/01/2025: La giunta del consiglio della regione Calabria delibera per il “POLO TECNICO PROFESSIONALE ALETTI-FILANGIERI TREBISACCE”.
La giunta del consiglio della regione Calabria riunitasi in data 30/12/ 2024 con deliberazione n. 778 in materia di Approvazione riorganizzazione della rete scolastica – anno scolastico 2025/2026 ha reso noto di prendere atto della rettifica di denominazione dell’Istituzione scolastica IIS “IPSIA-ITI” ITS “G. FILANGIERI” in “ POLO TECNICO PROFESSIONALE ALETTI-FILANGIERI TREBISACCE”. Il dirigente Costanza preso atto del deliberato, che ha carattere esclusivo e riguarda solo il nostro ISTITUTO , ha voluto diramare una nota stampa attraverso ALETTI-FILANGIERI comunicazione:
Una comunità educativa dinamica permette alla persona di organizzare e condurre attivamente la propria esistenza, mettere le proprie energie al servizio di obiettivi personali e realistici, ricercare strumenti e strategie per comprendere la realtà in cui vive, prendere decisioni e partecipare attivamente alla vita della comunità e dei gruppi di cui fa parte.
L’ambiente scolastico ha quindi un ruolo fondamentale nello sviluppare dei soggetti in quanto esso può favorire o ostacolare le condizioni che permettono di aumentare le loro potenzialità, così come sostenere o precludere l’accesso alle esperienze che forniscono opportunità di apprendimento e stimolano e valorizzano l’impiego delle proprie risorse. Attraverso questa nuova creatura, un POLO TECNICO PROFESSIONALE, le comunità del nostro alto jonio cosentino, ma anche i territori limitrofi, attraverso la nostra offerta formativa di profilo europeo, potranno scoprire le risorse di cui dispone e sviluppare le proprie capacità, cogliere anche i vincoli e gli ostacoli del contesto come sfide che sono opportunità che portano al cambiamento.
Un ambiente di apprendimento inclusivo si fonda su un’idea dell’apprendimento come un processo di adattamento all’esperienza che porta a una costruzione attiva e creativa delle proprie competenze.
Una definizione di competenza molto utile a questo proposito è “la capacità di orientarsi”
(Devoto e Oli, 2000), cioè la capacità di comprendere o mettere in relazione gli elementi costitutivi di determinate situazioni e di agire in maniera progressivamente più consapevole, allo scopo di raggiungere certi obiettivi.
Le attività svolte devono fornire input comprensibili attraverso occasioni di esperienza concreta che permettano all’apprendente di attivare elementi pregressi, già noti, e cominciare a coglierne altri nuovi.
Allo stesso tempo, ognuno deve essere gradualmente incoraggiato a osservare e riflettere su quanto è stato osservato, mettere in evidenza gli elementi nuovi emersi durante l’esperienza precedente,raccogliere, identificare, cominciare a mettere in relazione elementi noti e nuovi, solo allora l’apprendente può cominciare a creare nuove connessioni. Infine, tutti devono avere l’opportunità di sperimentare in modo attivo e consolidare quanto scoperto e costruito, mettere in pratica quello che si apprende in nuove situazioni che gli permettono di provare anche più volte a gestire gli elementi nuovi emersi.
Adesso bisogna consolidare i processi in atto.