Amendolara-21/01/2025: La poetica di Ungaretti tra Innocenza e Memoria. Nel saggio di Belli, sentieri di bellezza verso nuove conoscenze

Enrico Belli

 

 

 

 

 

 

La poetica di Ungaretti tra Innocenza e Memoria.

Nel saggio di Belli, sentieri di bellezza verso nuove conoscenze

E’ un’attenta analisi intellettuale nella poetica di uno dei più importanti autori italiani del Novecento, l’opera dal titolo “Teoria della Poesia in Giuseppe Ungaretti” – che arricchisce la collana “I Diamanti della Saggistica” – a cura di Enrico G. Belli. Un lavoro certosino dell’autore calabrese, psicoterapeuta, psicologo e antropologo che vive a Cosenza, estratto dal copioso volume “Innocenza e Memoria (Sul Sentiero della Bellezza Seconda)”, pubblicato nel 2002. «Che questo saggio possa essere un contributo di riflessione critica sulla poetica di Ungaretti – spiega Belli – è una considerazione sostanziale, riproposta oggi ma che resterà valida anche nel futuro per le nuove generazioni. Nonostante qualche difficoltà iniziale a raccogliere materiale bibliografico, l’attenzione maggiore è stata quella di rendere fruibili le varie tematiche affrontate, riportando con precisione i punti di vista del poeta e raccordandoli con mie appropriate riflessioni in merito».

Nella dialettica della struttura narrativa, l’autore ha cercato di adeguare, durante la trattazione del saggio, aspetti formali e sintattici molto simili a quelli ungarettiani per articolare il racconto delle citazioni del poeta. Il registro stilistico utilizzato dall’autore è alto e raffinato per esprimere concetti ed elementi di poetica, durante il raccordo delle riflessioni che il poeta ha espresso nelle “divergenze” e nelle “convergenze” storiche sia con autori che con movimenti letterari.

«Questo saggio – scrive, nella Prefazione, Giuseppe Aletti, poeta, editore e formatore, titolare della omonima casa editrice – si presenta come un’esplorazione dettagliata e appassionata della visione di Ungaretti, con un’attenzione particolare alle sue riflessioni sul linguaggio e sul rapporto tra Innocenza e Memoria, concetti che Belli identifica come poli essenziali del pensiero ungarettiano. Belli, oltre a tracciare un percorso attraverso le poesie e gli scritti critici di Ungaretti, ci guida nella comprensione del poeta come una figura in costante tensione tra modernità e tradizione». Questo aspetto è reso fruibile e senza tempo dall’autore, il quale sottolinea che la poesia non è soltanto un atto formale, ma contiene l’essenza della vita umana. «La poesia è “memoria”, nel senso ungarettiano, con due caratteristiche distinte, sebbene integranti: memoria dell’innocenza, ossia abolizione della memoria per risalire all’Innocenza Iniziale; memoria del divenire linguistico tradizionale in cui è rintracciabile, nella poesia dei veri poeti, la tensione di anelito verso l’Innocenza».

Si tratta di un saggio emozionale e ricco di dettagli, in cui il linguaggio poetico costruisce sentieri di bellezza e arricchisce il lettore di nuove conoscenze ed esperienze sensoriali. Un modo, anche questo, per poter avvicinare le nuove generazioni alla letteratura, «che – afferma l’autore nato a Serra Pedace (Cs) – aiuti ad attraversare le insidie dell’esistenza, non solo come atto consolatorio, ma soprattutto come necessità liberatoria ed apertura mentale capace di umanizzare e coltivare atti creativi di bellezza». Modernità e tradizione percorrono, infatti, una strada parallela di conoscenza che non si perde nello scorrere del tempo ma, anzi, è resa immortale dalla scrittura. «Con questo saggio ho voluto trasmettere al lettore quante riflessioni e studi sistematici ha continuato a fare, nel corso della sua esistenza, un poeta come Ungaretti per potere esprimere in versi la sua poetica, in un dialogo continuo con le vicende storiche e personali del suo tempo, a conferma di una visione della poesia come testimonianza metastorica per esplorare il mistero della vita».

Federica Grisolia

(Vincenzo La Camera – Agenzia di Comunicazione)