TREBISACCE Niente linea Internet, niente prenotazioni presso gli Sportelli CUP di Trebisacce. E il disservizio, considerato grave in un’epoca in cui senza il digitale non si fa niente, da quanto lamentano gli stessi impiegati raccogliendo a loro volta le legittime proteste degli utenti, non è limitato a poche ore, o a pochi giorni, ma dura da prima di Natale e quindi da circa un mese. Alla fine il deficit del collegamento Internet finisce per bloccare l’attività di 7/8 impiegati che gestiscono il “front office” del CUP come soci di una Cooperativa contribuendo così a dilatare sempre di più le liste d’attesa per visite ed esami di diagnostica medica che sono già estese abbastanza. Stessa cosa per le prenotazioni specialistiche che si effettuano all’interno del “Chidichimo” per mano di dipendenti dell’Asp. Vero è che in Calabria è attivo da un paio d’anni il servizio CUP della Regione che consente ai cittadini di prenotare visite specialistiche e prestazioni di diagnostica strumentale ma, – ci si chiede – quanti cittadini, soprattutto anziani, sono titolari di linea Internet e sono in grado di collegarsi al sito della Regione per effettuare prenotazioni a fronte delle quali comunque bisogna recarsi presso il CUP per effettuare il pagamento del relativo ticket? Senza linea Internet e senza la possibilità di effettuare le prenotazioni prescritte ai pazienti dai medici di famiglia, oltretutto si rischia di depotenziare la medicina preventiva che, come è noto, si salvaguarda con visite specialistiche, con analisi e con esami strumentali resi complicati per le popolazioni che vivono non solo a Trebisacce ma anche nei numerosi paesi dell’entroterra che molto spesso, recandosi in pulman a Trebisacce, si rivolgono al CUP e si sentono ripetere che…non c’è linea. A fronte delle recenti novità positive che con la riapertura di Medicina Generale stanno piano piano rimettendo in moto un gigante dormiente come il Chidichimo e che si spera possano far presagire ulteriori novità, si registrano carenze e disservizi che in altri contesti territoriali più fortunati e attenzionati si risolvono nel giro di pochi giorni, se non addirittura in poche ore. Il problema, che oltre a legare le mani ai dipendenti danneggia la qualità del servizio sanitario pubblico favorendo così il ricorso al privato, da quanto si è saputo, è stato segnalato più volte alla Dirigenza ma finora non è stato risolto e si spera lo sia al più presto e che il presidio sanitario locale possa essere dotato della fibra ottica che in città è ormai di casa da diverso tempo.
Pino La Rocca