La rotta mediterranea per l’emigrazione clandestina che dalla Turchia porta alla Calabria Ionica è ritenuta relativamente sicura, rispetto a quelle del Mediterraneo Centrale tra l’Africa e la Sicilia, come riferisce l’OIM, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.
Tutto il resto è dovuto allo spregiudicato agire dei trafficanti coadiuvati da scafisti e fiancheggiatori di varie nazionalità, e dei territori di partenza-arrivo!
Premesso però che, dopo la promulgazione del recente Decreto M.le del 29.12.22 sulla sicurezza, la possibilità che vite possano essere salvate ad opera di Navi Ong-Org. si è ridotta di molto.
Il 21 febbraio, di notte, salpa da Smirne il Caicco
Luxury 2, condotto da 4 scafisti, con oltre 180 migranti di varie nazionalità, molti sono minori, 30 sotto i 12 anni. Dopo poche ore di navigazione l’imbarcazione è in avaria, viene riferito, e i passeggeri vengono trasbordati sul
SUMMER LOVE, vecchio Caicco in legno, mentre il primo era metallico, di solito imbarcazioni di non ritorno.
Ci sarebbe già tanto da pensare per uno scafo che deve navigare per 3.500 miglia con possibile burrasca. Nelle prime ore del mattino del 25 febbraio il Caicco viene avvistato, a 40 miglia dalle coste calabresi, da un aereo, l’Eagle 1, addetto alla vigilanza delle Frontiere e Coste Europee (FRONTEX) , viene rilevata la presenza di un solo uomo in coperta , , ma dalle tracce termiche che fuoriescono dagli oblò si ritiene che ci sia molta gente sottocoperta. Il natante appare comunque in condizione di poter tenere il mare, ma viene segnalato alla Guardia Costiera di Pratica di Mare di Roma affinché venga seguito per soccorso da una missione SAR 4 : sono le 23. 03 di sabato 25 febbraio.
Emanato l’allarme il mare va in burrasca con forza 4 e i venti da sud est raggiungono i ventuno nodi, forza 5-6. Prova a raggiungere il Caicco, ora in difficoltà, la Guardia di Finanza di Crotone, ma non vi riesce , occorrerebbe l’intervento della Guardia Costiera con motovedette “Ogni Tempo” classe 300, che possono affrontare il mare fino a forza 8; l’imbarcazione andrebbe rimorchiata per un Porto Sicuro. Ciò non avviene e nascono di qui i primi interrogativi che divengono interpellanze .
Dopo 6 ore dalla segnalazione di Frontex, la barca è naufragata a Steccato con tutte le speranza degli uomini a bordo: sono le 4 di domenica 26/2, il resto è cronaca nota.
La prima cosa che gli scafisti avrebbero dovuto fare sarebbe stata evitare la riva , mantenersi al largo, onde prevenire di impattare scogli ed essere spiaggiati violentemente . Il rovesciamento ha causato la morte per affogamento di coloro che erano stivati , molti non sapevano nuotare e per la furia delle onde la barca è stata sbriciolata in mille frantumi.
Cutro è l’antica Kyterion città di Vasai e tra questi forse quello di Pandora ora scoperchiato e tutti i mali della Calabria fuoriusciti. I Cutresi, con Santo Patrono il Santissimo Crocifisso, non ci stanno e fanno esplodere tutte le contraddizioni, sono intenzionati ad andare fino in fondo, oltre che mostrare dolore e umanità ed accoglienza nei confronti di vivi e morti e dei loro congiunti.
D’altronde è da ricordare che Cutro il 2 giugno 1946 fece ben intendere in quale direzione andare a tutta la Calabria, l’85% della popolazione si espresse per la Repubblica e la Democrazia a fronte di un 39% generale. IL conterraneo Rino Gaetano avrebbe avuto ragione da vendere per indirizzare a tutta la classe politica attuale il suo addolorato: NUNTEREGGAE PIU’.