TREBISACCE Il Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino rimane affidato
al Commissario Straordinario che comunque, senza un sostanzioso intervento della Regione
Calabria, avrà un bel da fare per porre rimedio alla grave criticità finanziaria in cui ormai da anni si
dibatte l’Ente Consortile. Il TAR della Calabria, infatti, attraverso l’Ordinanza n. 232 emessa in
data 15 marzo 2023, ha respinto il Ricorso presentato dall’ex Presidente Marsio Blaiotta ed ha
confermato la legittimità della Deliberazione della Regione Calabria n. 654 del 10 dicembre 2022
attraverso la quale è stato sciolto il consiglio dei delegati ed è stato nominato l’Ing. Italo Antonucci
quale Commissario Straordinario dell’Ente Consortile. Stando a quanto si legge nella suddetta
Ordinanza, l’ex Presidente dell’Ente Consortile Marsio Blaiotta aveva chiesto la sospensiva del
provvedimento della Regione proponendo ricorso contro la Regione Calabria, contro la
Commissione di accesso agli atti del Consorzio di Bonifica Integrale, contro l’Ing. Italo Antonucci
quale Commissario Straordinario e contro il Decreto con il quale il Presidente della Giunta
Regionale Occhiuto ha nominato quale Commissario Straordinario lo stesso Ing. Antonucci. Nelle
motivazione dell’Ordinanza i giudici del TAR hanno ritenuto “dirimenti le criticità che stanno alla
base del provvedimento impugnato” e l’urgenza di “favorire il celere svolgimento delle attività del
Consorzio di Bonifica stante anche la sussistenza di progetti già finanziati ricompresi nel PNRR”.
Tra le altre cose, secondo il TAR della Calabria, non esisterebbe il debito pregresso della Regione
Calabria nei confronti del Consorzio così come hanno sempre sostenuto il Presidente Blaiotta e il
Direttivo dell’Ente Consortile. Debito che, sempre secondo i vertici dell’Ente, avrebbe consentito al
Consorzio di onorare i propri impegni nei confronti dei creditori, tra i quali, – è bene ricordarlo – i
dipendenti rimasti senza salario per diversi mesi e tanti dipendenti che sono andati in pensione e
non hanno ricevuto il TFR per carenza di liquidità finanziaria da parte dell’Ente Consortile. Ma
oltre che soddisfare le esigenze di quanti a vario titolo risultano creditori nei confronti del
Consorzio di Bonifica l’Ente, sempre a causa della mancanza di risorse, non sarebbe al momento in
grado di affrontare l’imminente stagione irrigua. Da qui l’urgenza di un intervento risolutivo da
parte della Regione nei confronti del più grande ente irriguo della Calabria che, seppure
commissariato, rimane in mezzo al guado e non è nelle condizioni di soddisfare le legittime
spettanze dei propri dipendenti e degli agricoltori che, stante la perdurante siccità, restano in ansia
per il destino delle proprie colture.
Pino La Rocca