Rocca Imperiale-23/03/2023: NO ALL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA / Rocca Imperiale presente….Come sempre
Rocca Imperiale:23/03/2023
NO ALL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Rocca Imperiale presente….Come sempre
Il Presidente del Consiglio comunale, Marino Buongiorno, dice NO alla Autonomia Differenziata e per dirlo in prima persona, lo scorso venerdì, si è recato a Napoli, in rappresentanza dell’amministrazione comunale e della comunità rocchese, e indossando la fascia, in sostituzione del Sindaco Giuseppe Ranù, ha incontrato tantissimi sindaci e rappresentanti istituzionali che insieme e a gran voce sostengono il NO all’Autonomia Differenziata, proposta dall’attuale governo guidato da Giorgia Meloni. No all’autonomia regionale SPACCA-Italia, così il Coordinamento di Democrazia Costituzionale, ha annunciato l’incontro e ha spiegato inoltre che: ”Occorrono 50.000 firme per contrastare la cosiddetta “Autonomia differenziata” che, se approvata Aumenterà le disuguaglianze, Indebolirà l’unità del Paese, Impedirà la tutela dei diritti per tutti i cittadini italiani”. E ne ha spiegato le motivazioni del perché firmare: Perché scuola, sanità, tutela del lavoro, infrastrutture e previdenza siano di competenza dello Stato Italiano; Per uguali diritti e servizi uniformi in tutta Italia; Per ridare voce ai cittadini e al Parlamento; Per una clausola di supremazia della legge statale a tutela dell’interesse nazionale; Per dare l’ultima parola ai cittadini sottoponendo la legge a referendum popolare. E Marino Buongiorno, al rientro da Napoli ha sentito la necessità di ribadire il suo pensiero condiviso: Presenti all’appuntamento il Presidente nazionale ANCI Antonio Decaro, il vice . Mariolina Castellone, Pino Aprile ̀ e tante altre personalità. Ma Marino Buongiorno, è un fiume in piena e continua con il suo accorato pensiero informativo: “Questo disegno é il colpo finale a tutto quel mondo di autonomie locali che già con la riforma del titolo 5° e legge del Rio ( che spero si abbia il coraggio di riprendere e rivedere ) ha subito colpi durissimi mettendo in discussione la sopravvivenza stessa di questo mondo.
Così i cittadini si accorgeranno delle conseguenze solo dopo il punto di non ritorno dell’approvazione: regioni ricche del nord che potranno trattenere fino a nove decimi del proprio gettito fiscale per spenderlo nei propri territori, e che avranno competenze, come già per la sanità, per altre materie importantissime finora esclusiva dello Stato: Tutela dell’ambiente e dell’ecosistema; Tutela della salute; Istruzione; Tutela del lavoro; Rapporti internazionali e con l’Unione europea. Un provvedimento che confligge con il patto di solidarietà della nostra Costituzione e che accrescerà ulteriormente le disuguaglianze. E tutto questo senza nessun dibattito pubblico, che sarebbe il minimo indispensabile di fronte a scelte così impattanti. Perchè l’autonomia differenziata non sarà solo un piccolo ulteriore scivolamento di un sistema già profondamente disuguale, sarà l’inizio di una valanga che spingerà le classi politiche e dirigenti di ogni pezzo grande o piccolo di Italia a cercare di arraffare qualcosa per il proprio elettorato e per i propri interessi, distruggendo quel patto nazionale che fino a oggi era chiamato a rispondere alle disuguaglianze sociali, a vigilare sul nostro patrimonio collettivo – i beni culturali e l’ambiente – a garantire i diritti dei cittadini, gli stessi, per tutti”.
Franco Lofrano