Trebisacce-24/11/2012:Il mondo della scuola dell’Alto Jonio in protesta.
Trebisacce – Il mondo della scuola dell’Alto Jonio in protesta. Slogan, striscioni contro la politica del Governo sulla scuola pubblica. Il Sindaco ha atteso gli studenti in Piazza: “Siamo con voi e per la vostra crescita culturale”.
di Pasquale Golia
La scuola, questa strana e bistrattata istituzione. Passano gli anni e i problemi restano. Ogni anno continuano ad essere tagliate risorse alla scuola pubblica, così studiare diventa sempre più un lusso. Contro tutto questo e più in generale contro l’intera politica scolastica del governo, ieri mattina hanno sfilato, così come in tutta Italia, anche i ragazzi, il personale Ata ed i docenti degli Istituti Superiori di Trebisacce (Isituto Tecnico Commerciale G. Filangieri”, Liceo Scientifico e Classico ed Ipsia). Circa 500 studenti, assieme a rappresentanti del personale Ata e docenti in corteo ordinato, infatti, hanno invaso pacificamente Piazza della Repubblica, Via Lutri, Viale della Libertà, Via Dalla Chiesa, con dibattito finale nuovamente in piazza della Repubblica. Qui ad attenderli è stato il Sindaco di Trebisacce Franco Mundo, il quale ha ribadito la vicinanza dell’Amministrazione comunale al mondo della scuola di Trebisacce e di tutta Italia. “La contestazione fatta così, in maniera civile e costruttiva – ha detto il primo cittadino – è stata opportuna. I giovani fanno bene a rivendicare il loro diritto alla scuola ed alla cultura perché è giusto che a non pagare, in questo strano vortice di tagli a catena sui servizi essenziali, sia la formazione. La cultura è essenziale per preparare la classe dirigente del futuro. Un messaggio – ha concluso il sindaco Mundo- al Governo contro questa politica ingiusta di marginalizzazione del mondo della cultura e della scuola”. anche il mondo degli studenti ha tenuto a dire la sua. Antonio La Banca, rappresentante d’Istituto dell’Itgc “Filangieri” ha tenuto a ricordare il fatto che i tagli preventivati dal Governo Monti alla scuola pubblica svantaggerebbero non poco gli studenti”.
anche i docenti trebisaccesi, si diceva hanno aderito alla protesta, dal canto loro contro l’aumento dell’orario frontale nelle medie e superiori, ma anche in opposizione all’impoverimento dell’istruzione pubblica, al concorsaccio dei precari, alla deportazione degli insegnanti “inidonei”, al blocco di contratti e scatti di anzianità, alla legge Aprea-Ghizzoni che mette le scuole nelle mani di Consigli “di amministrazione” con presenze e finanziamenti di aziende e di privati, abolisce gli organi di democrazia interna, impone la scuola-quiz degli indovinelli Invalsi e lo strapotere dei presidi, per come ci ha spiegato il prof. Franco Lofrano, docente di Economia Aziendale al “Filangieri”. Insomma il mondo della scuola dell’Alto Jonio in protesta a colpi di slogan e striscioni. Da queste parti, dopo i tagli alla sanità ed ai trasporti pubblici, eventuali i tagli anche alla scuola pubblica sarebbero difficilmente accettati.