Trebisacce-29/04/2023: LA POESIA COME SCRIGNO DELLE EMOZIONI 

          

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LA POESIA COME SCRIGNO DELLE EMOZIONI 

 

 

La poesia, ancor prima della scrittura, ha consegnato i suoi versi a svariate generazioni contribuendo a custodire ricordi nella valigia sul treno della vita,  ricordi che delle volte riaffiorano improvvisamente e sembrano non voler andare via, mentre altre volte piace pensarli o rileggerli all’interno delle pagine   di un libro immaginario, che si sfoglia con delicata nostalgia e profonda gioia.

Dante Alighieri, Giacomo Leopardi, Pablo Neruda, Alda Merini, sono solo alcuni dei nomi importanti nella poetica memoria del tempo e le opere letterarie a loro annesse risuonano ancora oggi come melodia dolce e pienamente significativa, che lascia una traccia senza limiti.

Da secoli si riconosce al poeta la capacità di saper cogliere, con la sua spiccata sensibilità, il vero e il senso dell’esistenza, di saper toccare le corde dell’animo umano, che spesso soffre o non riesce a trasmettere ciò che sente ed avverte. 

La poesia, allora cos’è? 

La poesia è come uno scrigno delle emozioni, quelle emozioni che fungono da linfa vitale conducendo l’uomo ad interrogarsi su se stesso e sulle cose del mondo al fine di migliorarsi e migliorare, per IMPARARE A VIVERE.

Educare alla poesia risulta, dunque, necessario, oltre che doveroso, soprattutto nell’epoca attuale perché in molte scuole, oltre che in diverse famiglie o relazioni, si assiste alla mancanza di un dialogo costruttivo tra le parti, un dialogo che possa creare un livello empatico tra i soggetti di riferimento accogliendone i relativi bisogni e raggiungendo un livello di comprensione reciproca. 

La poesia è quell’anello di congiunzione tra il passato ed il presente, tra il presente ed il futuro;                  è la strada che insegna ad iniziare o a continuare ad immedesimarsi nelle situazioni altrui;                                   è il tentativo di capire come saper vedere oltre o in maniera altra verso orizzonti sconosciuti o mai totalmente accettati.                                  

La poesia come depositaria non di verità assolute, ma di tesori emozionali che soltanto pochi sono e saranno in grado di scoprire possedendo quella capacità di sapersi sorprendere ancora e di non accontentarsi dell’inconsistente, bensì di ricercare l’infinito senza mai stancarsi di farlo.  

E invece per voi, nuovi lettori che mi leggete, cos’è la poesia?    

                                                                                                                                  ROSSELLA TRIDICO