Trebisacce-20/07/2023: Presentato il libro Sarti Volanti di Annarosa Macrì / Al via la Rassegna Libri d’Amare

 

 

 

 

 

 

 

 

Trebisacce:20/07/2023

Presentato il libro Sarti Volanti di Annarosa Macrì

Al via la Rassegna Libri d’Amare

E’ stato presentato questa sera il libro-romanzo di Annarosa Macrì, dal titolo “Sarti Volanti”- Rubbettino Editore, in Piazza San Francesco, sul lungomare e rappresenta il primo di una serie di appuntamenti della Rassegna Libri d’Amare –Antico Borgo Marinaro-promosso dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alex Aurelio. La locandina che pubblicizza l’evento riporta in primo piano un’opera creata dall’artista Mario Brigante che sintetizza anche le varie tappe degli incontri culturali. Al tavolo dei relatori: Per i saluti istituzionali Alex Aurelio (Sindaco di Trebisacce), a introdurre i contenuti del libro Antonia S.M. Roseti (Consigliera delegata alla Cultura), per gli interventi Maria Rita Acciardi (già sindaca di Amendolara e non solo), Annarosa Macrì (giornalista e autrice del libro). Nel ruolo di moderatore Franco Maurella (giornalista de: ”il quotidiano del Sud e Presidente del locale Circolo Unesco). Bisogna dire che Franco Maurella con la sua maturata esperienza da giornalista è giustamente diventato un elemento fondamentale dei vari incontri culturali e riesce a dialogare con gli ospiti in modo puntuale  riuscendo a creare quell’atmosfera di serietà e serenità utili alla buona riuscita della serata. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Alex Aurelio che ha anche omaggiato gli ospiti relatori di un ricordo trebisaccese, sia come  ricordo e  sia come ringraziamento per la partecipazione all’interessante serata culturale, Tania Roseti con chiarezza espositiva e ricchezza di contenuti ha raccontato la trama del libro e i suoi variegati contenuti che ha portato i presenti a delle opportune riflessioni sulla sostanza della vita e anche della morte. Con contenuti e sensibilità diversi è intervenuta Maria Rita Acciardi che con il suo raccontare ha proposto alla platea altre e importanti riflessioni e motivando perché è importante leggere questo libro. L’autrice Macrì si è raccontata e ha raccontato molto dei protagonisti e della loro vita. “Madre e figlia in comunicazione come tra il primo e secondo piano di una palazzina”. “Un romanzo sull’amore, e, dunque, sulla morte. E sulla scrittura che diventa cultura. Le vite parallele di una madre, Rosa, e di una figlia, Amélie, che non furono mai bambine e che erano, forse, la stessa persona”. La verità è soggettiva perché l’autrice ha spiegato che la protagonista è una cinquantenne, ma non si sa neppure se muore perché frutto di pura immaginazione. “Due storie imperfette e difettose, “da aggiustare, correggere e rifinire”, come gli scritti degli altri, che Amélie riparava da studentessa e come gli abiti degli altri, che lei accorcia, allunga e restringe nel suo laboratorio di sartoria”, se esiste oppure di persone che si portano ago, filo e forbici per riparare sul momento. Così come succede nella vita di ognuno quanto tentiamo di riparare agli errori, l’aggiusto, e poi essendo tutti diversi l’aggiusto non sempre riesce bene, nonostante l’aiuto professionale dello psicologo.  Trenta “variazioni” su un tema, l’impossibilità dell’amore “vissuto”, accostate l’una all’altra, in quella misteriosa e lineare composizione, che, come la cucitura su una stoffa, è il flusso lineare di ogni vita. Non è composto da capitoli Sarti Volanti di Annarosa Macrì,  ma da trenta variazioni come se si trattasse di una partitura musicale – non per nulla il nome di Goldberg ricorre più volte nel testo – oppure di quelle microscopiche modifiche, di quegli invisibili aggiusti che consentono ad un modello di carta di diventare a poco a poco abito perfetto per quel corpo. “La protagonista di Sarti Volanti è una cinquantenne che si sente molto vecchia e stanca e che, su consiglio della sua psicoterapeuta dell’età senile, comincia a fissare ricordi su un quadernetto, accumulando eventi e tirando fuori emozioni, senza seguire un filo temporale preciso. Scrive a mano perché “una pagina scritta a mano da te è come il tuo specchio, se uno non si guarda allo specchio, come fa a conoscersi?”. L’invito che ha mosso l’autrice è che tutti dovremmo annotare dei particolari della nostra vita, perché ogni vita, ogni essere umano ha una storia da raccontare che per le diverse sensibilità diventa sempre importante e racconta il passaggio tra il passato storico e il presente. L’autrice con la sua semplicità raggiunta con l’esperienza di vita ha fatto percepire che anche le parole semplici hanno il loro spessore culturale, basta usarle e scriverle con diligenza.

Franco Lofrano