Trebisacce-27/08/2023: MERITORIO LAVORO
MERITORIO LAVORO
“Ciò che abbiamo fatto solo per noi stessi muore con noi. Ciò che abbiamo fatto per gli altri e per il mondo resta ed è immortale”.
Spesso si parla di malasanità, soprattutto nel profondo Sud, ma per fortuna ci sono anche oasi di buona sanità, in virtù dell’impegno indefesso di professionisti che mettono al primo posto la persona e poi il paziente.
Il “Chidichimo” di Trebisacce lotta ormai da anni per la riapertura e grazie ai Reparti di Chirurgia Ambulatoriale e di Anestesia si stanno ottenendo risultati davvero straordinari.
Si pensi che lo scorso anno sono stati effettuati 511 interventi di chirurgia ambulatoriale, mentre a tutt’oggi, siamo in agosto, ne sono stati effettuati già 400, per cui si potrà chiudere l’anno con 700- 800, numeri da veri Ospedali Spoke o A.B.
L’impegno dell’intera equipe è davvero ammirevole e l’auspicio è quello di poter avere a disposizione quanto richiesto, al fine di potere offrire un servizio sempre migliore a 360°.
Dal mese prossimo verrà ripristinato il servizio di Urologia con la presenza del Dottor Antonio Caruso, che a differenza degli altri anni potrà garantire biopsia ed eventuale cistoscopia, grazie alla presenza dell’Anestesista, Dottoressa Rossella Remedi, la quale in questo momento offre il suo servizio soltanto il giovedì, pertanto se messa nelle condizioni di poter operare per più giorni, garantirebbe la possibilità di maggiori interventi.
Tra l’altro, la Dottoressa Remedi è, oltre che una grande professionista, anche una persona dotata di enorme sensibilità, dote fondamentale per mettere il paziente nelle condizioni migliori a livello psicologico.
Il Progetto principe è stato già presentato da parte del Coordinatore Infermieristico, Giuseppe Campanella, del Vascular Team (posizionamento e cura di accessi vascolari di grossi vasi sanguigni) soprattutto per pazienti oncologici o pazienti allettati.
L’impegno e la dedizione dei Professionisti dell’Ambulatorio di Chirurgia, il Dottor Domenico De Santis e il Dottor Luigi Sommella, chirurghi, il Coordinatore Infermieristico Giuseppe Campanella, l’Infermiere Professionale Pino Ferrara e l’Operatrice Socio Sanitaria Francesca Lista, così come il lavoro dell’Ambulatorio di Anestesia, nelle persone della Dottoressa Rossella Remedi e delle Infermiere Coronello Filomena e Domenica Lofrano, insieme all’impegno che si protrae ormai da tempo del Dottor Laviola Francesco, Dirigente Medico incaricato per riapertura del P.O., del Dottor Antonio Adduci, Referente Sanitario per il supporto delle attivita’ del P.O. e le risoluzioni delle criticità dell’Ospedale di Trebisacce, permettono di offrire ai pazienti prestazioni come spirometria, ega (emogas analisi), terapia marziale (somministrazione di flebo di ferro), gestione di cateteri venosi centrali (lavaggio di pic e di port).
Più di tutte l’attività di urgenza, significa dare la possibilità a tantissimi pazienti di poter usufruire di un servizio altamente qualificante dal punto di vista professionale, oltre che permettere una buona prevenzione.
Si è riusciti ad avere anche l’ambulatorio di Vulnologia, dove accedono persone provenienti da Morano Calabro, Mormanno ed Acri, che usufruiscono di medicazioni avanzate e ossigenoterapia su piaghe da decubito.
Le potenzialità ci sono tutte e tanto altro si potrebbe offrire, ma ciò sarà possibile soltanto, e lo si chiede direttamente al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, se tutte le richieste fatte dai responsabili di Chirurgia Ambulatoriale ed Anestesia, verranno evase in tempi brevi.
Tra queste richieste vogliamo ricordare un ventilatore meccanico polmonare, che serve per la sala operatoria e per eseguire gastroscopie e colonoscopie in sedazione, un bisturi a radiofrequenza, un colonoscopio e un gastroscopio, sollecitati già nel mese di febbraio dello scorso anno, dopo aver sbagliato una gara e mai piu’ espletata.
Ciò che tutti gli operatori sanitari del Presidio Ospedaliero di Trebisacce chiedono a gran voce all’Azienda è di poter lavorare nel miglior modo possibile, anche per far sì che si possa bloccare il
flusso migratorio verso la vicina Basilicata che, tra l’altro, non fa altro che aumentare le spese a livello sanitario.
Inoltre, ricordiamo la Dottoressa Natalia Caravona, Neurologa e responsabile del Centro Cefalee, impegnata nella terapia e nella diagnosi di patologie che negli ultimi tempi hanno visto un aumento esponenziale di casi.
Considerate queste grandissime potenzialità del “Chidichimo”, si sollecita ancora una volta il Presidente Occhiuto ad esaudire le richieste sopracitate, per far sì che quanti hanno bisogno di cure, possano trovare terreno fertile nella nostra struttura, che vede operare al suo interno grandissimi professionisti.
L’intera equipe dei due Raparti di Chirurgia Ambulatoriale ed Anestesia dimostra con i fatti che quando si lavora con professionalità ma, soprattutto, con amore, si possono raggiungere risultati che diventano fiore all’occhiello per tutta la Sanità.
Auspichiamo in un intervento concreto da parte delle Istituzioni, in modo da esaudire non soltanto le richieste dei professionisti del settore, ma anche quelle dei tanti pazienti dell’intero Alto Jonio.
Raffaele Burgo