Rocca Imperiale- 20/09/2023: Nicola Affuso festeggia i suoi primi 100 anni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rocca Imperiale: 20/09/2023

Nicola Affuso festeggia i suoi primi 100 anni

Attorniato da familiari, amici e parenti il Centenario Nicola Affuso (nato il 20/09/1923) ha festeggiato il suo primo secolo di vita, questo pomeriggio, in Via Castello, nel Borgo tra i più belli d’Italia dove risiede. Dinanzi ad una bella torta che ricorda i suoi primi100 anni di vita il caro Nicola Affuso ha salutato tutti i presenti chiamandoli per nome e stringendo loro con affetto la mano. Non si è limitato al saluto cordiale tipico rocchese, ma grazie alla sua sana memoria e lucidità ha fatto anche un brindisi bellissimo rivolgendosi a tutti i numerosi presenti: “Auguro a tutti voi di raggiungere questi anni e questo traguardo in piena salute come ho fatto io e recentemente ho sognano di festeggiare i miei 106 anni. Perciò il prossimo anno sarò felice di festeggiare con voi il mio compleanno!”. A porgere gli Auguri personali e a nome di tutta l’amministrazione il sindaco Giuseppe Ranù, con accanto il vice sindaco Franco Gallo, l’assessore al Turismo Antonio Favoino, l’assessore alla Cultura Sabrina Favale, Bonavita Mariateresa (deleghe ai Rapporti con la Chiesa, Tradizioni, Borgo) e altri.  Il Sig. Nicola è vedovo. La moglie si chiamava Franco Maria Filomena e dalla quale ha avuto ben sei figli: Maria Teresa, Francesco (deceduto), Antonietta, Lucia, Angela, Giuseppina (deceduta). Abbiamo cercato di carpire il segreto della longevità di Nicola e qualche parente ha riferito che ha sempre apprezzato le verdure e la frutta, poca carne e pesce. Quasi mai pasti abbondanti, solo in particolari occasioni. Tanto movimento soprattutto lavorando e percorrendo le strade a piedi o in bici, mai in auto se non per necessità. Mai fumato una sigaretta. Sin da giovane papà ha dovuto impegnarsi nel lavoro, perchè punto di riferimento per la famiglia: Nel settore dell’edilizia a Milano, poi nel settore siderurgico a Taranto e anche come piccolo imprenditore agricolo sui propri terreni rocchesi. I piselli e le fave erano di qualità. Il grano che produceva serviva per soddisfare il bisogno della famiglia e così anche il suo olio d’oliva. Seppure ha vissuto il problema della lontananza dalla famiglia per motivi di lavoro, ha sempre trovato il modo per non far mancare loro il proprio affetto oltre a garantire loro sempre una esistenza libera dai bisogni e dignitosa, evitando lo sperpero e gli sprechi. Con questa filosofia di vita e con i necessari sacrifici il Nicola è riuscito a costruirsi la casa che abita e di cui va orgoglioso. I figli hanno fatto in modo di fargli vivere un momento di grande gioia preparando di tutto punto la festa, ma dalla vitalità e dallo sguardo del festeggiato traspariva la felicità d’animo e non tanto per la ricca tavola di tante belle cose preparate, ma dalla ricchezza di sangue costruita, i figli, e che gli davano quell’affetto genuino che lo ripagavano di tutti i sacrifici e che rappresentano il nutrimento quotidiano della sua anima e dello spirito.

Auguri Zio Nicola!!

Franco Lofrano