TREBISACCE Al capolinea, dopo poco più di un anno, l’esecutivo guidato dal sindaco
Alex Aurelio? E’ presto per dirlo e per pensare a nuove elezioni, ma nel consiglio
comunale di ieri, lunedì 2 ottobre, nel quale ci si aspettava un chiarimento e una
riappacificazione dopo la revoca delle deleghe a due Assessori è successo di tutto. Ed è
successo sotto gli occhi di un pubblico da stadio assiepato in ogni angolo dalla sala
consiliare e anche fuori. Sono letteralmente volati gli stracci e, soprattutto nelle fila della
stessa Maggioranza, sono emersi in modo palese ed evidente contrasti ormai cristallizzati
e al momento apparsi insanabili. E la fotografia della controversa situazione politica del
momento è apparsa in tutta evidenza nell’esito della votazione finale sulla “variazione di
bilancio” illustrata dal nuovo Assessore “esterno” al Bilancio Stefania Principe, con 5
consiglieri di Maggioranza (Aurelio, Tufaro, Petrone, Roseti e Filazzola) che hanno
votato a favore e 7 consiglieri (i 4 della Minoranza, Aurelio, De Marco, De Santis e
Mazzei, più Carlomagno, Roseto e Nigro della Maggioranza) potrebbero sfociare nella
crisi e nell’ammaina-bandiera del governo cittadino e nell’anticipato ritorno alle urne. In
realtà nessuno dei 3 consiglieri di Maggioranza (Carlomagno, Roseto e Nigro) entrati in
aperta polemica col sindaco accusato di assumere psizioni dispotiche e verticistiche e in
danno della tanto decantata collegialità, ha dichiarato di essere intenzionato a lasciare la
Maggioranza ed a transitare nell’Opposizione, ma sia Salvatore Carlomagno (per protesta
ha rimesso le deleghe), sia gli ex Assessori Claudio Roseto e Daniela Nigro hanno
preannunciato che d’ora in poi sui singoli argomenti posti all’o.d.g voteranno secondo
coscienza e sempre per la tutela dell’interesse collettivo. Per la cronaca va precisato che
della Maggioranza fa parte anche la consigliera-delegata Carlotta Andriolo che si trova a
Milano per motivi di salute e che ha già preso le distanze dall’esecutivo in carica tanto
che, per dare un segnale in tale direzione, ha già rimesso le deleghe a lei affidate. Dal
serrato ma schietto dibattito tra sindaco, assessori e consiglieri di Maggioranza e di
Opposizione ne è uscita una Minoranza apparsa coesa e combattiva e, invece, un sindaco
politicamente più debole e una Maggioranza azzoppata e in affanno che potrebbe avere i
giorni contati. “Sic stantibus rebus (permanendo così le cose), se i contrasti non vengono
sanati, la data dirimente potrebbe essere quella che scade il 30 novembre prossimo
allorquando bisognerà approvare il Bilancio. In realtà il consiglio comunale
“straordinario” è stato convocato su richiesta dei 3 gruppi di Minoranza, a loro dire per
scongiurare lo stallo dell’attività amministrativa, ma soprattutto per fare chiarezza e per
fare emergere in tutta evidenza i contrasti ed i conflitti in seno alla Maggioranza. E ci
sono riusciti in pieno perchè il confronto è stato aspro e senza ipocrisia da una parte e
dall’altra e, cosa abbastanza insolita, sono emersi contrasti non solo tra consiglieri ed ex
assessori con il sindaco ma anche tra consiglieri, assessori ed ex assessori della
Maggioranza, a dimostrazione che l’agognato gioco di squadra è da un pezzo che è andato
a farsi benedire. “Invece di fare squadra – ha detto in proposito l’ex Assessore Daniela
Nigro – abbiamo pensato a cercare il pennacchio ed a sgomitare per accaparrarci e fare
incetta di deleghe”. Il primo a manifestare la sua disapprovazione ed a rimettere le
deleghe, dopo aver letto il messaggio di Carlotta Andriolo che ha fatto la stessa cosa è
stato il presidente del consiglio comunale Carlomagno che, seppure in posizione critica