Trebisacce-15/10/2023: Esecutivo al bivio. E’ il momento della responsabilità
TREBISACCE “Come consiglieri comunali abbiamo il dovere di…valutare i gravi rischi provocati dai comportamenti di un Sindaco che mortifica la centralità del consiglio comunale e che, in preda ad uno spasmodico desiderio di visibilità, pur essendo privo di legittimazione consiliare e popolare e privo di sensibilità politico-amministrativa, risulta inadeguato e senza una prospettiva per il futuro”. Giudizio di per sè severo e intransigente, quello espresso nei confronti del primo cittadino, che diventa ancora più grave e dirimente perchè non viene espresso dalle Opposizioni ma dai 4 consiglieri della Maggioranza (Daniela Nigro, Carlotta Andriolo, Claudio Roseto e Salvatore Carlomagno) che, come è noto, dopo il burrascoso consiglio comunale nel quale sono emerse una serie di divergenze, di natura prevalentemente personale, tra il Sindaco ed i 4 suddetti consiglieri i quali, a distanza di circa 15 giorni, attraverso una lunga nota-stampa sono tornati a ribadire le ragioni che li hanno indotti a prendere le distanze dal Sindaco ed a votare, insieme alle Opposizioni, contro la variazione al Bilancio, dando così una prova inequivocabile delle loro intenzioni. Ma quali sono, ci si chiede, le vere intenzioni dei suddetti consiglieri? Ottenere, un deciso cambio di atteggiamento da parte di un Sindaco accusato di verticismo, di arroganza e di rifiuto delle regole democratiche, oppure di assumersi le proprie responsabilità restituendo la parola agli elettori? Certo non è una bella situazione per un esecutivo che, pur non avendo come collante – come del resto le altre liste – una comune matrice politica, proprio perchè non godeva dei favori del pronostico era nato e aveva vissuto la sua luna di miele nella concordia e nell’entusiasmo. Oggi quello stesso esecutivo, dopo poco più di un anno, è arrivato al classico bivio e, nell’interesse supremo della comunità, non può vivacchiare, vivere di compromessi e di tatticismi ma deve fare una scelta di campo. Cercare cioè di mettere da parte le questioni personali, provare a recuperare la fiducia reciproca, esplorare la via della mediazione e recuperare slancio per andare avanti, oppure deve trovare il coraggio di fare… punto e a capo restituendo, come si usa fare in democrazia, la parola agli elettori. Quello che al momento appare evidente, e per certi versi anche sconcertante, è che il Sindaco ed i 4 suddetti consiglieri sembra vivino da separati in casa e comunque in due mondi paralleli ma lontani tra loro. Il primo cittadino, da parte sua, seppure consapevole di non poter contare più su una solida maggioranza numerica, continua la sua attività amministrativa con il supporto dei suoi fedelissimi e, come lui stesso ha dichiarato invitando tutti ad assumersi le proprie responsabilità a collaborare ed a riscoprire “il gusto del sorriso” come terapia del vivere quotidiano, è immerso h/24 nell’attività amministrativa. I quattro consiglieri dissidenti, da parte loro, pur ribadendo “il venir meno dell’imprescindibile rapporto di fiducia…, pur consapevoli – a loro dire – di avere il dovere morale e politico di assumersi le proprie responsabilità” per il momento restano sull’Aventino con il dichiarato proposito di votare di volta in volta secondo coscienza. Prerogativa questa che, in democrazia, appartiene alle Opposizioni e non già ai consiglieri di Maggioranza che, avendo ricevuto il mandato popolare di governare, non possono defilarsi ma devono assumersi le proprie responsabilità. Pino La Rocca