Albidona-27/11/2023:    L’ULTIMO ASINO

                                            

           L’ULTIMO ASINO

 

La tradizione non consiste nel mantenere le ceneri, ma nel mantenere viva una fiamma” (Jean Léon Jaurès)

Degli antichi borghi incuriosisce la vita che hanno visto passare e che, in parte, trattengono ancora.

Chissà quanti sogni sono rimasti tra le viuzze di questi luoghi incantati.

Di certo, molte di queste tradizioni mantengono viva la fiamma del ricordo, che diventa insegnamento per le nuove generazioni.

I racconti di un tempo antico, con i suoi profumi, i suoi colori, i suoi valori, i suoi dolori e le sue gioie possono essere dettati anche dal percorso di vita di persone che vivevano nel rispetto dei valori veri e profondi.

E’ stupendo ripercorrere, attraverso gli occhi di Giuseppe Marano , per tutti zio Peppe, e del suo asino, la storia di un paese, Albidona, la cui umanità si è sempre fondata sulla semplicità e sul rispetto per gli altri.

Zio Peppe, personaggio d’altri tempi, lavoratore instancabile e padre di sei figli, è stata la dimostrazione di come, nonostante gli anni, lottava per mantenere inalterati i princìpi tradizionali, che non dovevano mai tramontare, ma diventare volàno di crescita umana e culturale per tutti.

Questo meraviglioso viaggio è diventato Cortometraggio, grazie al regista Angelo Urbano, prodotto dalla Magda Film, con il sostegno della Calabria Film Commission ed è stato presentato il 27 Novembre al Torino Film Festival.

Il regista, anche lui di Albidona, ha saputo cogliere appieno questo struggente senso di appartenenza.

Il desiderio di Urbano è stato quello di presentare ad una vasta platea un mondo rurale, vero, profondo, intriso di storie e di valori prima che tutto ciò scompaia sotto il peso della modernità che, spesso, porta anche alla perdita della pienezza vera della vita.

E’ la storia che fa ricordare il luogo, non è il luogo che fa la storia.

E, di certo, zio Peppe con il suo asino, farà ricordare il suo amato borgo natìo.

Grazie a “L’ultimo asino” si viene riportati indietro nel tempo e si apriranno le porte dei nostri ricordi per riportare nel presente immagini che non si dimenticheranno mai.

Un racconto di pagine da sfogliare , che rappresentano scene di vita quotidiana.

Sicuramente da Lassù, zio Peppe sarà felice di tutto ciò, perché il suo viaggio, insieme all’inseparabile asino, ha fatto sì che le generazioni future sappiano apprezzare ciò che ormai pare essere soltanto un lontano ricordo, ma che in realtà non è altro che la base per uno splendido futuro.

RAFFAELE BURGO