Trebisacce-28/11/2023:    STELLA POLARE

                                                   

   STELLA POLARE

 

Speciali sono i bambini autistici, così come gli uccelli sono diversi nei loro voli. Tutti, però, hanno il diritto di volare” (Jesica Carmen Perez).

Il volo del meraviglioso Marco D’Aniello continua meravigliosamente e grazie a questo splendido esempio di forza, determinazione, simpatia, umiltà e amore per la vita, vola alto anche lo Sport italiano, quello fatto di spirito di abnegazione e pulizia dei valori atavici.

La stella di Marco illumina il Nuoto ed i suoi successi permettono a questa disciplina di diventare volàno positivo per tantissimi giovani che hanno qualche difficoltà.

Dopo aver conquistato innumerevoli successi, ovunque in giro per l’Italia, in occasione delle più importanti manifestazioni, ultimamente ai Campionati Nazionali Finp (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) svoltosi ad Ostia, su oltre duecento atleti provenienti da tutta Italia, Marco ha stravinto la medaglia d’oro nei 100 metri stile libero, migliorando anche il suo tempo e passando dai 59”40 ai 58”09.

Questi suoi continui successi gli apriranno prestissimo le porte della Nazionale, dando una ulteriore gioia a Marco, al papà Roberto, alla mamma Cinzia, alla sorella Barbara e a tutti coloro che gli vogliono bene.

Marco è un ragazzo davvero speciale sotto tutti i punti di vista, in possesso di tutte le migliori qualità che una persona può avere; fino ad un certo punto della sua vita, ha sofferto molto la sua condizione di ragazzo autistico, ma circondato dall’amore della sua famiglia è riuscito a dimostrare come con caparbietà ed affetto vero si supera tutto, anzi si diventa simbolo positivo per quanti si trovano a dover fronteggiare momenti difficili nella propria vita.

Da piccolo ha dovuto subìre qualche cattiveria da parte di compagni di scuola che lo vedevano “diverso”, ma la sua bontà gli ha fatto dimenticare tutto ed ama ripetere spesso che adesso lui pensa soltanto ad essere felice.

Qualche anno addietro, mentre stava guardando in tv una fiction dal titolo “Come un delfino”, interpretata da Raoul Bova, che raccontava la storia di un gruppo di ragazzi diversamente abili, portati alla vittoria dall’impegno e dall’amore del loro Insegnante, volle con forza provare anche lui a fare questa attività sportiva.
E da allora, Marco non si è più fermato, battendo record su record e conquistando medaglie prestigiose.

Quando nuoto, l’acqua che scivola sul corpo ti accarezza come una mamma”: questo ripete, spesso, con quel sorriso disarmante che conquista chiunque ha la fortuna e l’onore di stargli vicino.

Il suo hashtag, #tristezzazero lo rappresenta pienamente, infatti coinvolge emotivamente con la sua solarità.

Marco ha dimostrato come l’integrazione è l’obiettivo, mentre lo sport è il veicolo. Lo sport è, infatti, un veicolo speciale nel progetto di inclusione, proprio perché dà ad ognuno un ruolo preciso in un contesto collettivo, considerato che nell’attività sportiva si è tutti uguali.

Mentre lo si guarda negli occhi ci si rende conto di trovarsi di fronte ad un ragazzo unico, ma non soltanto per i suoi successi sportivi, quanto per quella forza interiore che sprigiona dal suo cuore: un cuore grande, un cuore capace di profondere un amore sviscerato verso coloro che ama con un trasporto emotivo straordinario.

E, credeteci, ascoltare la sua storia, dialogare con lui serenamente significa crescere davvero tantissimo, maturare dal punto di vista umano, comprendere quali sono i veri valori della vita, al di là delle apparenze, della superficialità, delle cose effimere.

Il Nuoto ha un campione fortissimo, che darà ancora tante soddisfazioni al nostro Paese, ma la vita ha un fuoriclasse, perché tutti abbiamo bisogno di esempi come quello di Marco, un faro che illumina le notti tempestose di tanti che hanno il buio “dentro”.

Marco è la stella polare per tantissimi e riesce ad esserlo con quella semplicità che soltanto i GRANDI sanno possedere.

RAFFAELE BURGO