Rocca Imperiale-30/11/2023: I sindaci si confrontano sulle strategie di sviluppo per il territorio/ I Comuni tra fusioni, unioni e PNRR

Rocca Imperiale:30/11/2023

I sindaci si confrontano sulle strategie di sviluppo per il territorio

I Comuni tra fusioni, unioni e PNRR

De Caro: Sì alle Fusioni e Unioni, ma per scelta dei cittadini

L’atteso e annunciato incontro sul tema: ”Strategie di sviluppo per il territorio”, si è svolto all’interno della Palestra comunale. nella marina, nel pomeriggio con start alle ore 18,00, come da programma. Nella sala gremita si è notata la presenza di sindaci, amministratori e tantissimi cittadini anche di comuni limitrofi e di altre regioni. Al tavolo dei relatori: Giuseppe Ranù (Sindaco di Rocca Imperiale), Marino Buongiorno (Presidente del Consiglio del comune di Rocca Imperiale e membro di Anci giovani), Mazzia Rosanna (Sindaco di Roseto Capo Spulico), Simona Colotta (Sindaco di Oriolo), On. le Mimmo Bevacqua (Capogruppo Pd in Consiglio Regionale), On.le Franco Iacucci (Vice Presidente consiglio Regionale), Antonio De Caro (Sindaco di Bari e Presidente Nazionale ANCI). Per poter parlare di sviluppo è necessario operare in unione di politiche e condividerne gli obiettivi e quindi procedere in sinergia per la gestione di un territorio attraverso progettualità, azioni che concorrono a rafforzare un territorio per renderlo più vivibile e attrattivo sotto moltleplici aspetti: sociale, economico, ambientale, culturale. E’ possibile procedere in condivisione con una sperimentazione per verificarne le diverse sensibilità senza protagonismi di parte. Lavorare su progetti di sviluppo  implica, quindi, supportare i soggetti locali impegnati nella messa a punto di strategie e di percorsi progettuali di crescita, che portino benefici concreti ai contesti sui quali agiscono. E’ possibile la fusione tra comuni, l’unione e anche realizzare progetti PNRR, ma occorre determinazione, coraggio, dialogo e confronto, perseveranza e assenso dei cittadini. I problemi non mancano, ma bisogna accettarne le sfide. Di questo e di altro ancora si è parlato durante l’incontro. In particolare il sindaco Ranù, ricoprendo il ruolo di moderatore, ha esternato le difficoltà del Pnrr che hanno i comuni.” Senza professionalità è difficile partecipare ai bandi”, perciò occorre dotarsi di un modello organizzativo straordinario. Sul territorio sono già partite esperienze di fusione tra comuni. Noi abbiamo all’attivo già 20 milioni da Pnrr, ma serve un nuovo profilo. Abbiamo bisogno di più voci, di più sostegno, di più coraggio e di maggiore capacità critica. I risultati ottenuti con la valorizzazione del Limone Igp confermano che :”L’Unione fa la forza!”. Marino Buongiorno: ”Unioni e fusioni tra comuni, ma come?”. Certamente sarebbe una opportunità di rinascita e di sviluppo per i nostri territori, ma mancano i numeri di abitanti, i giovani sono costretti a lasciare il Sud, e tanti altri problemi rallentano l’entusiasmo di agire, ma tutti insieme possiamo accettare la sfida. Per Simona Colotta è possibile l’unione tra comuni ed ha comunicato che già è stata avviata questa esperienza con i comuni di Canna, Nocara e Oriolo e il presidente pro tempore è il sindaco Stigliano di Canna. Occorre un cambiamento culturale e con l’unione tra comuni si è maggiormente riconoscibili a livello nazionale. La fase di costituzione dei comuni e quindi l’unione rappresenta un’iniziativa destinata ad allargarsi per gli aspetti positivi che comporta. Per il sindaco di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, l’esperienza di fusione tra comuni è stata già vissuta: Corigliano-Rossano, Cosenza-Rende-Castrolibero. E’ un grande tema quello dello stare insieme superando la logica imposta dei numeri. Ogni paese ha una sua specificità, ma manca una strategia. I nostri territori sono piccoli e avere la possibilità di essere rappresentati a livello nazionale da una persona come De Caro ci incoraggia a portare avanti l’idea. Per il sindaco di Tursi, Cosma Salvatore, la Basilicata presenta problemi simili a quella della Calabria. Non sempre noi sindaci riusciamo, da soli, a dare risposte adeguate ai cittadini perché ci tolgono i servizi: scuole, sanità, trasporti, ecc.- Per l’On.le Franco Iacucci fare il sindaco in politica è un mestiere faticoso. Un sindaco ama il proprio territorio e vuole valorizzarlo e De Caro è un sindaco che porta risultati. L’operazione della fusione è positiva, ma costruirla non è semplice. Con la nuova legge regionale non occorre più il referendum per la fusione tra comuni, perciò anche se i cittadini dicono di no la fusione si realizza ugualmente. Occorre un coinvolgimento dei consigli comunali e far maturare il concetto di positività. L’esperienza fatta già sul territorio anche con i piccoli comuni è positiva e si va verso un cambiamento culturale, anche in presenza del problema dello spopolamento. Sono qui per lavorare insieme sullo sviluppo del territorio e il sindaco De Caro può diventare un punto di riferimento anche per la Calabria. Per l’On.le Mimmo Bevacqua il registrare tanta solidarietà tra gli amministratori rappresenta un segnale di forte autorevolezza. Le vere sentinelle del territorio sono i sindaci. La Calabria si posiziona agli ultimi posti per molti aspetti, ma la responsabilità è collettiva e complessiva. Con l’unione dei comuni diminuiscono i consumi e migliorano i servizi. A breve una legge regionale darà maggiori competenze e gestione dei servizi ai comuni. Le sfide si vincono insieme e le varie comunità dicono al Presidente Anci che è tempo di cambiare. Per De Caro nelle città si vive il problema della mancanza di servizi e nei piccoli paesi quello dello spopolamento. Cambiamenti climatici, alluvioni, dimensionamento scolastico, viabilità, ecc. e l’unione tra comuni, la fusione possono aiutare? “Si,ma dev’essere una scelta dei cittadini!”. “Con una convenzione si inizia la Unione e si sperimenta su base di volontariato”. Il Pnrr è una bella cosa: asili nido, tranvia, palestre, mense, ecc.-Ci sono 40 miliardi da utilizzare! Chi ha mai visto questi soldi? Il Sud sta procedendo con i progetti e la realizzazione delle opere. E ancora ha raccontato tanti episodi vissuti durante la sua esperienza di amministratore e da Presidente Anci.

Franco Lofrano