Trebisacce-25/02/2024: L’ETA’ VITTORIANA di Pino Cozzo

DONNA ETA’ VITTORIANA

L’ETA’ VITTORIANA

di Pino Cozzo

 

Questa epoca copre un periodo di tempo più lungo del regno della Regina Vittoria, da cui prende il nome. Si estende dal 1832, anno della Riforma alla fine della guerra di Boer, del 1902. E’ un periodo solitamente diviso in due parti: la prima che arriva fino a circa il 1880, ed è caratterizzata dal cosiddetto Compromesso Vittoriano, laddove la seconda è semplicemente una reazione alla prima. Ma questa è solo una suddivisione in termini generali, perché sarebbe errato pensare che durante la prima parte dell’intero periodo non ci fosse un’opposizione al Compromesso Vittoriano, che fu visto come un atto utilitaristico di una società che vide la Rivoluzione Industriale solo come una fonte di progresso e prosperità economici e che rifiutò “in toto” l’affrontare e il risolvere i problemi e i conflitti che essa pose in essere. Dal 1850 in poi, il timore della rivoluzione, che aveva caratterizzato e attraversato la Nazione per tutta la prima metà del secolo, gradualmente scomparve, ed invece apparve una vena di ottimismo in tutta l’Inghilterra: il grande sviluppo industriale, il progresso scientifico e l’espansione commerciale la resero la più potente nazione in Europa, dal punto di vista politico ed economico. Questo periodo fu segnato dalla nascita di una classe media commerciale ed industriale che controllò la vita economica e impresse il marchio su ogni aspetto della vita nazionale. Fu anche caratterizzato dal trionfo della piuttosto ristretta concezione della vita, la filosofia utilitaristica, un generico filantropismo, un vago sentimentalismo, una fede religiosa convenzionale ed un cattivo gusto. Ma non tutti i Vittoriani accettarono il compromesso e condivisero la ottimistica interpretazione della civiltà industriale. Alcune delle figure intellettuali maggiori dell’epoca, come Carlyle, Ruskin e Dickens sottolinearono le contraddizioni del sistema e criticarono i principi etici di una società che visse e apprezzò il benessere e il potere. L’Inghilterra vittoriana rappresentò la scena di vari movimenti radicali e socialisti, di forti lotte parlamentari che portarono ad una serie di riforme, di movimenti filantropici e religiosi e la crescita di una richiesta di diritti ed emancipazione delle donne. La letteratura vittoriana è lo specchio dello spirito inquieto dell’epoca, poiché la produzione fu estremamente ricca e varia: le caratteristiche più salienti del periodo furono la prevalenza di prosa e poesia, lo sviluppo del racconto come la più popolare forma di letteratura, lo scopo didattico che caratterizzò sia la prosa che la poesia. Nella prima metà del secolo, l’influenza della grande tradizione romantica era ancora viva nel campo della poesia: I poeti vittoriani rigettarono gli aspetti più stravaganti del Romanticismo, che contrastavano con le nuove idee di autocontrollo e rispettabilità, ma, nel complesso, continuarono a considerare la poesia come l’espressione di puri sentimenti ed emozioni individuali, ed essi stessi come docenti e profeti in accordo ai modi romantici. Tutto ciò è evidente nel maggior poeta del periodo che fu Tennyson, poiché tutti gli scrittori e i poeti erano consci che stessero vivendo un tempo di cambiamenti, che erano considerati di disturbo e di tumulto. L’amore per il tempo passato fu combinato con una passione ugualmente forte per la cura scientifica. Uno degli elementi che affascinò i pensatori dell’età vittoriana fu la storia del linguaggio. Durante il XVII e XVIII secolo, le ricerche sull’antico inglese e l’inglese del medioevo erano basate su congetture. Le ricerche del XIX secolo si svilupparono attraverso collezioni e manoscritti, che furono catalogati, collezionati e comparati con minuziosa attenzione. Il frutto più importante di questo lavoro fu certamente il Dizionario Inglese della Oxford, che tracciò le origini di migliaia di termini inglesi, dalle origini e nel loro sviluppo storico e linguistico. E’ un’opera che viene continuamente aggiornata e arricchita di notevoli volumi, cartacei, ma, ora, anche online, che costituiscono una vera ghiottoneria per gli amanti e gli appassionati. Come dire non si vive di sole vacuità.