Trebisacce-01/04/2024:    FIGLIA D’ARTE

                                          

    FIGLIA D’ARTE

 

 “ Il segreto del Canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta e il battito del cuore di chi ascolta” (Khalil Gibran).

In una società dove quasi tutto sembra basarsi sulle apparenze, sull’effimero e sulla superficialità, vi sono pere fortuna giovani che, con sacrificio, dedizione e passione dimostrano come possono essere perseguiti i propri sogni e come questi possono diventare una meravigliosa realtà.

Questo nostro scritto è un doveroso omaggio ad un talento meraviglioso, Elena Giorgio, soprano di eccelse virtù, capace di trasmettere emozioni forti a chi ha la fortuna di poterla ascoltare.

nella sua vita ha sempre lottato per conseguire successi senza dover mai chiedere niente a nessuno, ma soltanto lavorando strenuamente e con serietà e senza mai scendere ad alcun compromesso.

E questo le permette di camminare sempre a testa alta e le mani pulite.

Figlia d’arte, infatti la mamma, Cabiria Armentano, è una grandissima pianista, nota per le sue performances musicali e per l’impegno che ha profuso e continua a dare anche nella Comunità Parrocchiale del Centro Storico di Trebisacce.

Elena è amata, stimata e rispettata per le sue qualità professionali, ma soprattutto per le sue virtù umane, è l’orgoglio di quanti hanno la fortuna e l’onore di conoscerla.

Le sue apparizioni in pubblico sono sempre ammantate di grande fascino, grazie al suo charme, alla sua classe innata, alla sua vivace intelligenza.

Oltre alla sua innata passione per il Canto Lirico, dimostra di possedere una enorme sensibilità verso i bisogni dei più fragili, infatti si impegna tantissimo anche nel campo del Sociale, facendo parte della Misericordia, all’interno della quale il suo contributo è sempre fattivo.

L’esempio luminoso che trasmette è fondamentale per quanti si arrendono alle prime difficoltà e per chi non ha il coraggio di fare le proprie scelte, mentre lei ha dimostrato come con determinazione, spirito di iniziativa e studio si possono raggiungere traguardi importanti.

Elena Giorgio si è messa in mostra ancora maggiormente, oltreché per la sua bravura, soprattutto per la sua enorme sensibilità, simpatia, disponibilità umana, dolcezza. Insomma, un vero esempio da seguire e imitare per tantissimi giovani, che avrebbero bisogno di incentivi per credere di più in se stessi.

E’ un punto di riferimento certo e preciso, una ragazza veramente speciale, capace di profondere emozioni profonde attraverso il suo modo di trasmettere il Canto nel suo aspetto più profondo, che travalica quello che è il semplice gesto tecnico e si proietta nelle vette più alte della vera e propria Arte.

Può sembrare esagerato tutto ciò, ma ascoltare Elena cantare suscita tutto ciò, perché lei non canta soltanto con la voce, con la tecnica, ma con il cuore e con l’animo e questo non può che essere un grande titolo di merito per lei.

Esempi come il suo ce ne vorrebbero tantissimi, non soltanto nel mondo della Musica, ma anche nella Vita, in quanto appartiene alla categoria di persone VERE, quelle che hanno nel cuore ciò che hanno sulle labbra.

Cantare non è un problema musicale, ma spirituale. Canta chi ama.

E, puntualmente, ogni domenica che Elena canta in Chiesa, riesce a trasmettere ai fedeli presenti delle emozioni molto forti, facendoli immergere in un’atmosfera veramente “intima” con il Signore.

Quando inizia a cantare puoi notare dai suoi occhi che si immerge in un mondo tutto suo, si isola da tutti immedesimandosi in quella che diventa vera e propria preghiera, diventando tutt’uno con il canto  e con la musica: voce, cuore, animo, melodia diventano una cosa sola.

Quando la Musica riesce a trasmettere emozioni e diviene preghiera, allora vuol dire di essere riuscita nel suo scopo, che non è soltanto quello di accompagnare la Santa Messa, ma diviene Messa anch’essa, con quei singulti interiori che permettono di “vivere” il mistero rendendolo quasi palpabile con il cuore oltre che con l’udito.

Ed allora, questa ragazza di provincia, della nostra sana provincia, ci insegnache tutti abbiamo il dovere di sognare, di pretendere da noi stessi il sogno, di caricare di sogno il nostro oggi, perché diventi ragione del domani che vogliamo.

RAFFAELE BURGO