Rocca Imperiale- 20/07/2024: L’intera comunità ha partecipato ai funerali del giovane Vincenzo Gallotta / Una corona di palloncini ha accompagnato il giovane Vincenzo in Paradiso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rocca Imperiale: 20/07/2024

L’intera comunità ha partecipato ai funerali del giovane Vincenzo Gallotta

Una corona di palloncini ha accompagnato il giovane Vincenzo in Paradiso

L’intera comunità rocchese e tantissimi parenti e amici hanno voluto salutare per l’ultima volta il loro 24enne Vincenzo, prematuramente scomparso lo scorso 18 luglio, partecipando questo pomeriggio, 20 luglio, ai funerali, svoltosi nella Parrocchia “Visitazione della Vergine Maria”, nella marina. La celebrazione esequiale è stata presieduta dal parroco Don Giuseppe Cascardi, con accanto Don Pasquale Zipparri (attualmente parroco della Parrocchia “Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria”,in Trebisacce),Don Battista Di Santo e dall’amministrante Nicola Di Leo. Alle ore 16,00, nella stracolma chiesa, ha fatto ingresso la bara e tutti si sono alzati in piedi in segno di rispettoso saluto. Al passaggio del papà Daniele,della mamma Antonietta, della sorella Teresa e del fratellino Francesco tutti hanno notato i loro occhi consumati dalle lacrime versate e tutti si sono stretti al loro grande dolore, in unione e generale condivisione. Per i credenti vale ricordare: “Io sono la Resurrezione e la vita, chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in Eterno” (Giov 11, 25-28)- Don Giuseppe Cascardi durante l’omelia ha ricordato anche che:  Avevo suonato le campane a festa quando era nato…io, allora, avevo 16 di anni e stavo sempre insieme a Don Mario Nuzzi, il parroco della comunità. Era il 21 dicembre del 1999 e stavamo facendo gli ultimi ritocchi al Presepe in Chiesa…una telefonata dopo l’altra, era Lucia, la nonna, ci avvisava che era nato il suo nipotino Vincenzo.
Conoscevo la mamma Antonietta e il papà Daniele…ero felicissimo di poter suonare quelle campane. Dopo 3 anni io partii per seguire la mia vocazione e intanto Vincenzo è diventato grande. Tornato a Rocca, dopo 21 anni, lo ho riincontrato e non l’ho riconosciuto, non potevo riconoscerlo, era cambiato, non era più un bambino di tre anni…era diventato un uomo, anzi un “colosso”, come lo chiamava la mamma.
Caro Vincenzo il primo pensiero è per te, per l’uomo che sei diventato, per l’intraprendenza che ti caratterizzava, assomigliavi al tuo amato papà Daniele. Eri buono, educato, innamorato della vita, della tua famiglia, di tua sorella Teresa e del tuo fratellino Francesco che amavi coccolare e riempire di baci. Eri un ragazzo con mille progetti e, tra questi, costruivi la vita assieme alla tua amata Antonella.
Penso a tutti i tuoi cari, per lo sforzo che dovranno fare per sopravvivere, perché la morte di un figlio è un dolore che toglie il futuro dall’orizzonte del cuore.
La fede ci insegna a guardare verso il Cielo e, anche se gli occhi di tutti ora sono pieni di lacrime, voglio sperare le cose certe che ci insegna il Vangelo, voglio credere graniticamente che il Signore ci ama, che la morte non è l’ultima parola, che ogni lacrima sarà asciugata e che ogni cuore troverà consolazione.
Ciao Vincenzo, porta il tuo sorriso questa notte a mamma e papà e aiutali tu dal cielo a trovare Pace.”.

E perciò il giovanissimo Vincenzo sarà impegnato in un progetto divino importante e la sua disponibilità, la sua solarità, la sua educazione, la sua passione per essere un imprenditore di qualità continuerà ad esistere. Sull’altare della chiesa si notavano dei limoni rocchesi che Vincenzo ormai sosteneva e valorizzava dappertutto e questi limoni simboleggiavano il suo impegno, la sua passione, la sua voglia di costruirsi un futuro dignitoso nella propria terra che amava insieme con la sua famiglia e la sua fidanzata Antonella. Un progetto sano, sognato e interrotto tragicamente. I muri di Rocca Imperiale sono pieni di manifesti funebri che esprimono il cordoglio per la scomparsa di Vincenzo: l’amministrazione comunale, gli amici, le associazioni, catechisti,Coro parrocchiale,ecc.Tutti presenti gli amministratori di maggioranza accanto al sindaco Ranù e anche gli amministratori del gruppo di minoranza. A fine celebrazione la bara è uscita dalla chiesa e ad attenderla una corona di palloncini bianchi che è volata in cielo, seguiti da botti a sancire la fine,ma anche per i cattolici, a segnare una grande festa:il ricongiungimento di Vincenzo con il Signore per la vita eterna.

Franco Lofrano