Montegiordano-10/08/2024: Presentato il libro “Tutto il tempo necessario” di Francesco Mundo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Tutto il tempo necessario”, il secondo romanzo giallo di Francesco Mundo, ingegnere a Copenaghen, ambientato nella sua Montegiordano dove è stato presentato presso la Biblioteca comunale “Luigi Pace”.

Ruota attorno alla realizzazione-commercializzazione di un farmaco capace di adattare la percezione del tempo al proprio stato d’animo, una sorta di “pillola del tempo”, con due morti ammazzati, uno scienziato e l’altro amministratore delegato di una fantascientifica industria farmaceutica, protagonisti di un potenziale accordo multimilionario, il secondo romanzo giallo di Francesco Mundo.

Appassionato di lingue, scrittura, letteratura…, doti ereditate dai genitori, entrambi insegnanti, Carmelo e Giovanna Migliaccio, l’autore di “Tutto il tempo necessario” (per i tipi della casa editrice Bookabook, Milano, 2023, pp.gg. 165, € 15.00) è ingegnere per l’ambiente e il territorio, esperto nazionale distaccato a Copenaghen, nel settore della tutela delle acque, originario di Montegiordano, nell’Alto Ionio calabrese, località in cui è ambientato questo intrigante romanzo giallo dai connotati non poco fantascientifici colti dallo stesso editore catalogando l’opera nella specifica collana.

Un libro dal linguaggio molto discorsivo e piacevole che va oltre il giallo, perché, attraverso i diversi e alquanto originali personaggi, come anche i contesti ambientali meridionali e non solo, descritti anche con particolare minuzia, è, al tempo stesso, un romanzo di «denuncia sociale e politica» di temi di grande attualità come il mondo giovanile alle prese con un’occupazione non sempre confacente al proprio grado di istruzione, l’omosessualità, il rispetto delle diversità culturali e religiose (con un omaggio alle vittime dell’Olocausto), il fenomeno migratorio, la difesa della democrazia parlamentare (con una critica al sistema elettorale relegato alle decisioni delle segreterie di partito), la massoneria, la casta, la corruzione, la mafia, ma anche la mancata industrializzazione di aree periferiche del Sud ad elevato rischio ambientale perennemente sottosviluppate e alle prese con disoccupazione, emigrazione e spopolamento.

Non manca, neppure, una sottolineatura storica molto dibattuta nel contesto montegiordanese, quella sulla presenza e morte in loco del grande filosofo e matematico greco Pitagora, oltre ai segni-riferimenti tangibili all’imperatore Federico II di Svevia, lo “stupor mundi” anche per Montegiordano e l’Alto Ionio in generale; come anche la fede e le tradizioni religiose popolari mariane.

Tutto questo nel secondo romanzo di Francesco Mundo dopo la sua prima fatica letteraria data alle stampe nel 2008, con il titolo non poco inquietante: “Morte di ghiaccio” anch’esso ambientato a Montegiordano, nell’abbandonato salumificio completato a metà degli anni ‘70 del secolo scorso, ma mai entrato in funzione, divenuto una delle tante “cattedrali industriali nel deserto”, dove la speranza di riscatto sociale, conseguente a quella occupazionale, di tante famiglie si è infranta provocando, appunto, una “morte di ghiaccio”.

“Tutto il tempo necessario” è stato presentato ad un nutrito e qualificato pubblico la sera del 7 agosto, presso la Biblioteca comunale “Luigi Pace” a Montegiordano, alla presenza dell’autore, con interventi e letture di alcuni brani del romanzo a cura delle animatrici della biblioteca Maria Lucia Lattuca, Elisa Franco e Ilaria Matteo, professioniste in campo educativo-scolastico e comunicativo vocate allo sviluppo socio-culturale del loro paese, oltre all’intervento dal taglio socio-politico dello scrivente, giornalista professionista a Perugia, e a quello del sindaco Rocco Introcaso. Il primo cittadino ha espresso non poca gratitudine all’autore, perché, con l’ambientare interamente il suo nuovo romanzo giallo a Montegiordano, contribuisce alla promozione di questo comune calabrese anche al di fuori dei confini nazionali. Diversi anche gli interventi dal pubblico, dall’archeologa Teresa Carla Loprete, agli insegnanti e letterati Francescantonio Franco e Nicola Perri, che hanno arricchito la presentazione (durata quasi due ore) con considerazioni e domande nel prendersi “tutto il tempo necessario”.

Riccardo Liguori