CASTROVILLARI-04/01/2013: MANO PESANTE DEL PM ANTIMAFIA NEI CONFRONTI DEGLI IMPUTATI NEL PROCESSO “Anja” DEI TRAFFICANTI DI DROGA.
CASTROVILLARI MANO PESANTE DEL PM ANTIMAFIA NEI CONFRONTI DEGLI IMPUTATI NEL PROCESSO “Anja” DEI TRAFFICANTI DI DROGA.
Mano pesante del pm distrettuale antimafia, Elio Romano, nei confronti dei presunti trafficanti di droga, italo-albanese, nell’inchiesta denominata “Anje”, in corso di svolgimento presso l’aula bunker del Tribunale di Castrovillari. Per gran parte degli imputati è stata chiesta una pena di 13 anni e 4 mesi, nonostante le attenuanti generiche. Il collegio giudicante era composto da: Loredana De Franco, presidente, e dai giudici a latere, Luna Calzolaro e Luca Colitta. E’ stato ascoltato l’ultimo testimone, Pierluigi Lanzillotta, agente di polizia giudiziaria, che ha esposto i fatti di sua conoscenza. Un business di smercio di cocaina, eroina e marijuana, secondo i giudici castrovillaresi, fruttato diversi migliaia di euro, messo in atto da trafficanti albanesi, in combutta con la mala calabrese. Fortunatamente scoperto attraverso un’accurata operazione d’intelligence, abilmente messa in atto dal Goa della Guardia di Finanza. Vi sarebbero coinvolti anche “picciotti” della sibaritide che avrebbero avuto come referente e capo della organizzazione, tale Harifi Naim, soprannominato “il Principe d’Albania”, tra l’altro, recentemente assolto per analogo reato dal Tribunale di Bari. Costui, domiciliato a Castrovillari, difeso dal Prof. Giovanni Brandi Cordasco Salmena dell’Università di Urbino, sarebbe stato a capo di questa organizzazione che avrebbe fornito i mercati di Cassano, Scalea, Cetraro, Santa Maria del Cedro, Trebisacce, Rosarno, Cosenza e Gioiosa Jonica. In ogni area c’era il referente che si occupava dello smercio della “roba”. Ricordiamo che in questo max processo presso il tribunale del pollino, inizialmente erano incriminate 92 persone, tra cui il “principe d’Albania”. Circa venti degli imputati hanno preferito far ricorso al rito abbreviato. Altri hanno scelto il rito ordinario. Dal nutrito elenco degli imputati cogliamo alcuni nominativi per i quali la condanna massima chiesta, come già scritto, è di 13 anni e 4 mesi: M. E. di Trebisacce, difeso dall’avvocato Rosetta Rago; N. S. di Cassano, difeso dall’avvocato Liborio Bellusci; B. R. difeso dall’avvocato Luca Donadio. La prossima udienza, con le arringhe degli avvocati difensori, è fissata per il 15 marzo 2013.
4 gennaio 2013. Alessandro Alfano