Rocca Imperiale- 28/08/2024: Presentato il libro di Adriana Toman “Pregiudizio di Stato” / Il caso dell.On. Mario Oliverio,già presidente della Regione Calabria

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rocca Imperiale: 28/08/2024

Presentato il libro di Adriana Toman “Pregiudizio di Stato”

Il caso dell.On. Mario Oliverio,già presidente della Regione Calabria

E’ stato presentato il libro della intellettuale e giornalista Adriana Toman dal titolo:”Pregiudizio di Stato”-Il caso Oliverio,con la prefazione di Otello Lupacchini,martedì 27 agosto,sul Lungomare Kennedy. A seguire la serata culturale un attento pubblico che ha avuto modo di gustarsi i diversi aspetti e contenuti del libro:Politici,storici,informativi ed educatrivi. Al tavolo dei relatori:On.le Mario Oliverio,Giuseppe Ranù (sindaco di Rocca Imperiale),Franco Maurella (moderatore e giornalista de:”il Quotidiano del Sud”),l’autrice Adriana Toman.Tra il pubblico diversi amministratori di paesi limitrofi e locali e l’assessore alla Cultura Sabrina Favale che si è tanto spesa per organizzare al meglio l’incontro. Il sindaco Ranù nel porgere i suoi saluti istituzionali, ha ricordato ai numerosi presenti della importante e intensa   stagione politica vissuta vicino ad Oliverio e con il quale si era giunti a costruire una rete importante di amministratori che remavano verso la legalità,la trasparenza per l’utilizzo l’utilizzo delle risorse UE e regionali nell’interesse del bene comune e del territorio.”Questa sera si parlerà di cosa è stato fatto per la Calabria durante la stagione Oliverio e di ciò che non è stato fatto,dopo, e che ha penalizzato il territorio”, ha concluso Ranù. Per l’autrice Toman la segregazione applicata alla Calabria ha gravi ricadute sul mancato sviluppo economico, sociale, sullo stato della Sanità, che viene artatamente mantenuta in condizioni da Terzo Mondo. Lo stato di emergenza apre praterie dove malagiustizia e malasanità camminano insieme. Il commissariamento dei Comuni, il sequestro di prevenzione delle aziende, l’abuso e l’uso distorto delle intercettazioni spalancano business che grazie al mantenimento del Pregiudizio di Stato verso la Calabria non trova argine. Il caso di Mario Oliverio descrive come attraverso la malagiustizia il sistema d’interessi che controlla il Paese abbia frenato la spinta di autonomia della regione più povera d’Italia che finalmente aveva smesso di restituire i fondi europei al mittente. Il silenzio del PD conferma che così è stato.” L’autrice ha assistito in prima persona all’intricato periodo politico relativo non solo all’amministrazione Oliverio, ma soprattutto a quello che è accaduto dopo e la pervicacia con cui il Pd ha negato all’ex presidente non solo la ricandidatura ma anche la semplice possibilità di svolgere le primarie. È riduttivo però pensare che il libro sia incentrato tutto sull’ex presidente della giunta regionale e gli incidenti giudiziari che gli sono occorsi (dai quali è stato sempre assolto). La Toman analizza come quello che lei chiama“il sistema Antimafia” possa diventare uno strumento perverso capace di condizionare ogni attività, sociale, politica, amministrativa, imprenditoriale. Parla del commissariamento dei Comuni (in Calabria deteniamo il record di quelli sciolti per mafia) e dell’impianto di interessi che ci prospera sopra; del business delle intercettazioni e di quello del sequestro preventivo delle imprese. Chi e come ci guadagna. Parla di quelli che definisce“clan giudiziari e clan dell’informazione” in simbiosi per manipolare la realtà attraverso operazioni giudiziarie spesso abbastanza spericolate, con l’informazione che fa da cassa di risonanza ai desiderata degli inquirenti, anche in barba alle decisioni dei gip quando disattendono loro richieste.  Nel libro si parla anche di sanità, del sistema trasversale che controlla questo comparto nel Paese condizionando la politica che, attraverso la legge elettorale ha smesso di essere autonoma e rappresentativa dei territori, perché relegata ad una sequela di nominati asserviti ai centri di potere romani.    Infine un passaggio,tra i tanti, Oliverio,durante le conclusioni,lo ha dedicato al racconto di come si sia arrivati alle primarie del 2014, quando appunto Oliverio venne designato candidato con percentuali altissime nonostante Matteo Renzi, all’epoca segretario nazionale dem, avesse una gran voglia di rottamare anche Oliverio. Si è parlato ancora su come la vicenda giudiziaria su Oliverio da una parte sia stata utilizzata dal Pd per non ricandidarlo, dall’altra coinvolgendo proprio i dirigenti che curavano il settore dei fondi europei, è stata apparecchiata per cercare di bloccare la spesa dei fondi che per la prima volta la Regione Calabria non restituiva al mittente. Un’operazione concepita quindi per azzoppare non solo Oliverio, che garantiva autonomia politica e amministrativa dalle imposizioni romane, ma attraverso di lui la Calabria che stava investendo ogni singolo euro dei fondi ad essa destinati.  L’autrice termina poi con un focus sulla situazione attuale, tornata nelle mani “di servi di Roma e del potere nordcratico”, che ha bloccato la maggior parte dei progetti avviati durante i cinque anni di amministrazione di Oliverio alla Regione, in modo che la Calabria smetta di spendere i fondi a lei destinati, per stornarli verso le regioni del Nord. E il sindaco Ranù, nel chiudere l’incontro, ha ricordato le risorse ottenute,durante la stagione Oliverio, per la riqualificazione del castello,per la ciclovia, per le scuole,ecc.e grazie a queste risorse,oggi, la comunità rocchese può vantare tante opere pubbliche,dal Castello al lungomare.

Franco Lofrano