Trebisacce-02/10/2024: L’Avv. Ermelinda Mazzei questo mese ci propone la responsabilità dell’Ente proprietario della strada in caso di caduta.

Avv. Ermelinda Mazzei

La responsabilità dell’Ente proprietario della strada in caso di caduta.

A volte, una benefica passeggiata può trasformarsi in una spiacevole avventura.

Basta un tombino divelto, una mattonella del marciapiede rotta o una buca per rovinare a terra.

Di chi è la responsabilità in questi casi e cosa fare nel caso capitasse.

Iniziamo col dire che se la caduta si verifica in contesti urbani come strade pubbliche, piazze, parchi e marciapiedi, l’Ente proprietario, nella maggiore delle ipotesi il Comune, ne sarà responsabile, ai sensi dell’art. 2051 del Codice Civile.

Questa norma impone un obbligo di risarcimento dei danni arrecati a terzi dalla cosa che si ha la custodia.

E’, infatti, onere dell’Ente proprietario assicurare che la strada e/o il marciapiede siano tenuti in buono stato manutentivo, prevenendo situazioni di pericolo ed eliminando quelle esistenti.

Tuttavia, l’Ente potrebbe essere esonerato da responsabilità, nel caso la caduta si fosse verificata per un caso fortuito. Si tratta di un evento imprevedibile e inevitabile da un punto di vista oggettivo, senza che assuma alcuna importanza la diligenza del custode.

Il caso fortuito può derivare anche dalla condotta del danneggiato e nel caso in cui la situazione che ha causato il danno fosse prevedibile, e quindi superabile con la normale prudenza, il mal capitato passante potrebbe andare incontro a una diminuzione ovvero esclusione del risarcimento dei danni.

Ad ogni modo, nel caso si verificasse una tale spiacevole ipotesi, il consiglio è quello di richiedere prontamente l’intervento sul posto dei Vigili Urbani affinché possano rendersi conto dello stato dei luoghi e redigere verbale; comunque, è bene procedere, anche, con un dettagliato resoconto fotografico.

Tanto perché, in caso di richiesta di risarcimento, è importante indicare i fatti dell’incidente, la data, il luogo e le circostanze che hanno portato alla caduta, ma, altresì, allegare tutte le prove disponibili: fotografie, referti medici, indicazione di testimoni.

Infine, è bene dire che questa materia è oggetto di negoziazione assistita obbligatoria, si tratta di una c.d. Alternative Dispute Resolution, un metodo volto a evitare il classico iter giurisdizionale, attraverso l’assistenza di avvocati.

Solamente dopo aver eseguito questo “tentativo” di risoluzione extragiudiziale, si può intraprendere, ben valutate le circostanze con un legale, una eventuale causa di risarcimento danni, nei confronti dell’Ente proprietario della strada e/o del marciapiede.

Chi sono?

Mi chiamo Ermelinda Mazzei e sono un avvocato, iscritta all’Albo dal 2012.

Il diritto potrebbe sembrare un mondo lontano e, invece, nelle nostre vite accadono quotidianamente dei fatti aventi rilevanza giuridica. Ecco perché  l’ho sempre trovato affascinante.

E infatti, fin da piccola, desideravo intraprendere questa che più che una professione, considero una missione.

Mi piacerebbe, quindi, vedere le persone più consapevoli dei propri diritti, come dei propri doveri.

Con questo intento, nasce l’idea di una rubrica che divulghi “pillole di diritto”.

Avv. Ermelinda Mazzei

Studio in Trebisacce alla via Monte Grappa n. 4:

https://avvocatoermelindamazzei.it/

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