Trebisacce-29/11/2024:CAMPAGNA DI SOSTENIBILITA’ UNESCO ALETTI-FILANGIERI ANTON DHORN _ impatto della plastica su salute e ambiente

Alfonso Costanza

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il dirigente Costanza ha sviluppato con  il team docenti ALETTI-FILANGIERI, ispirato dalla metodologia della didattica attiva e inquadrato nel contesto dell’Educazione civica, un  progetto educativo  che metta al centro ragazze e ragazzi che:

  • imparino e applichino i principi dello sviluppo sostenibile, della transizione energetica e dell’economia circolare;
  • scoprano l’importanza e il valore del lavoro di squadra che amplifica e potenzia l’impegno individuale: unire le energie è l’unico modo che abbiamo per proteggere il nostro Pianeta;
  • sviluppino la sensibilità ambientale e il senso di responsabilità condivisa.

Il progetto  è un percorso educativo che mira ad unire le energie e attivarsi alla sensibilizzazione per  un futuro più equo, vivibile e sostenibile, in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

L’idea del dirigente è quella di sviluppare

  • atteggiamenti e comportamenti responsabili volti alla tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e delle risorse naturali per uno sviluppo economico rispettoso dell’ambiente;
  • acquisire la consapevolezza delle situazioni di rischio del proprio territorio, delle potenzialità e dei limiti dello sviluppo e degli effetti delle attività umane sull’ambiente.
  • Adottare comportamenti responsabili verso l’ambiente

A carattere laboratoriale, per l’ingegnere Costanza è necessario guidare ragazze e ragazzi secondo step che permettano di:

acquisire una conoscenza contestualizzata;

ricomporre la frammentazione dei saperi integrando contenuti di diverse discipline;

attivare il pensiero divergente per generare idee che costruiscono nuovi saperi;

tradurre le idee in nuovi progetti.

La comunicazione deve essere efficace a

Ridurre la produzione di rifiuti.

Riutilizzare, dare nuova vita e condividere tutto quello che possiamo.

Raccolta differenziata, da fare sempre e con cura!

Riciclare tutte le risorse che possono avere una nuova vita:

carta, plastica, vetro, alluminio e altri metalli, legno, organico…

Recuperare l’energia dai rifiuti che non si possono riciclare.

Il mondo si sta intasando di plastica. Particelle di plastica così piccole da non poter essere viste a occhio nudo sono state trovate quasi ovunque, dalle profondità degli oceani alle cime delle montagne. Sono nel suolo, nelle piante, negli animali e sono dentro di noi. La domanda è: quali danni stanno causando, se ne causano?

Quando i rifiuti di plastica sono gettati in una discarica o in mare, si decompongono molto lentamente. La luce del Sole (attraverso processi fotochimici) e le onde del mare ( attraverso processi di tipo meccanico  e chimico) rendono fragile la superficie della plastica e le particelle vengono disperse nell’ambiente. Conosciute complessivamente come “piccole particelle di plastica”, le loro dimensioni variano da cinque millimetri o più piccole (microplastiche) a meno di un millesimo di millimetro (nanoplastiche). Le più piccole possono essere rilevate solo con speciali strumenti scientifici.

C’è l’urgenza di affrontare l’inquinamento da plastica e migliorare la nostra comprensione, mitigare i rischi e salvaguardare i nostri ecosistemi e il nostro benessere.

Diverse decine di milioni di tonnellate di rifiuti di plastica galleggiano oggi negli oceani secondo recenti studi Ma la maggior parte di questi rifiuti sfugge alla nostra vista perché è stata ridotta a microplastica o è affondata nelle profondità marine venendo spesso a costituire un pericolo per gli organismi animali acquatici che, involontariamente la possono ingerire e, attraverso la catena alimentare, finire anche all’interno dell’organismo umano( sono state trovate microplastiche anche nella placenta) con conseguenti pericoli per la salute umana.

La  dottoressa Teresa Romeo  biologa  direttrice della stazione zoologica Anton Dhorn di Amendolara ed una sua collaboratrice, hanno illustrato in modo esemplare e con esaustività di argomentazioni, tali problematiche, rilevate peraltro attraverso i numerosi lavori di ricerca in tal senso portati avanti dall’ente di ricerca che è inserito tra le prime 10 istituzioni al mondo nell’ambito della biologia marina.

Il convegno dal titolo “ Impatto della plastica su salute e ambiente” si è tenuto nell’Aula Magna dell’Istituto Aletti Filangieri, nell’ambito della settimana  di educazione alla sostenibilità dell’Unesco, con l’intervento del dottor Franco Maurella, giornalista e presidente del Club per l’Unesco di Trebisacce. L’incontro, moderato dalla professoressa Mariolina Partepilo, collaboratrice del Dirigente  Scolastico Alfonso Costanza, ha visto la partecipazione attenta e partecipe degli alunni delle cinque classi dell’Istituto Tecnico ad Indirizzo Biotecnologie Ambientali, hanno  partecipato all’evento anche la prima classe dell’Indirizzo Informatico e la quarta classe dell’Indirizzo “Servizi Commerciali di Oriolo. Tra i relatori il professor Lorenzo Curti, docente di Chimica Organica e Biochimica dell’Istituto, il quale ha  dissertato su “Chimica e Sostenibilità”, evidenziando l’importanza della Chimica e dei relativi gruppi di ricerca non solo sulla caratterizzazione e classificazione delle microplastiche ma anche sugli sviluppi di nuovi materiali  come le bioplastiche o di ambiti di ricerca di nuovi materiali che ubbidiscano, sia in fase di ideazione che in quella di progettazione e utilizzo, ai requisiti della circolarità ( ovvero al riciclo e al riutilizzo dei materiali),  del minor impatto ambientale e sul benessere della persona nonché a una minore emissione di gas serra in fase di produzione, utilizzo e smaltimento di tali materiali.

Al termine degli interventi dei relatori è stata data la parola agli studenti che hanno formulato interessanti e puntuali domande alle dottoresse dell’”Anton Dhorne”  relative ad aspetti della problematica trattata.