Ben 16 opere di studenti dell’IIS L. Palma ITI ITG Green Falcone Borsellino selezionate per
la mostra itinerante “Donna”
Un traguardo che parla di talento e impegno: ben 16 opere, su un totale di 35 selezionate per la mostra itinerante “Donna”, sono state realizzate dagli studenti e dalle studentesse dell’IIS L. Palma ITI ITG Green Falcone Borsellino di Corigliano-Rossano. Un risultato straordinario che conferma
la capacità dei giovani artisti di affrontare con sensibilità e creatività un tema di grande rilevanza sociale. La mostra, inaugurata il
25 novembre presso il Castello Ducale di Corigliano in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sarà visitabile fino al prossimo 8 marzo quando, al
Museo Archeologico di Sibari, si terrà la cerimonia conclusiva con la premiazione delle tre migliori opere.
Alla cerimonia inaugurale erano presenti anche il Dirigente Scolastico dell’IIS L. Palma ITI ITG
Green Falcone Borsellino dott.ssa Cinzia D’Amico e gli studenti autori delle opere selezionate
accompagnati dalle prof.sse Anna Brunetti, Giulia Durante, Caterina Morano, Rosa D’Andrea,
Daniela Iannini, Elisabetta Pedace, Fausta De Simone, Michela Palena.
Il concorso, organizzato dall’associazione Mondiversi ETS in collaborazione con il Parco
Archeologico di Sibari, ha coinvolto le scuole superiori della provincia, chiedendo agli studenti di
riflettere sul tema della violenza contro le donne attraverso il linguaggio artistico. Pittura, scultura,
grafica e fotografia si sono trasformate in mezzi potenti per raccontare il rispetto, l’empatia e il
diritto alla libertà. Gli studenti dell’IIS L. Palma ITI ITG Green Falcone Borsellino hanno saputo
cogliere questa sfida con opere che raccontano storie di dolore e speranza, attraverso creazioni quali
disegni, scatti fotografici, abiti e sculture.
Un messaggio forte e chiaro: dire “no” alla violenza e
promuovere una società più equa e rispettosa.
«Sono orgogliosa – dichiara il DS dott.ssa
Cinzia D’Amico
– del lavoro dei nostri studenti, che
hanno interpretato con originalità e profondità una tematica così importante. Il loro talento e la loro
sensibilità dimostrano come l’arte possa essere un potente strumento di educazione ai valori di
rispetto e libertà».
Le opere selezionate, valutate da una Commissione Scientifica presieduta dal Direttore del Parco
Archeologico di Sibari, sono state inserite in un catalogo dedicato e al termine della mostra saranno
messe all’asta.
Ecco i nomi degli studenti dell’Istituto autori delle opere selezionate e le loro creazioni:
Martina Gabriele:
La Venere violata
Giada Cangiano:
Amore bendato
Giada Cavallo:
Occhi velati
Samuele Servidio:
Stop violence
Roberta Leto:
Fili rossi
Ramona Marrazzo:
Dolore invisibile