San Lorenzo Bellizzi- 2.4.2013:La Calabria è tra le poche regioni d’Italia a non avere beni materiali o immateriali tutelati dall’Unesco.
San Lorenzo Bellizzi, 2.4.2013
La Calabria è tra le poche regioni d’Italia a non avere beni materiali o immateriali tutelati dall’Unesco. Ciò nonostante il grande patrimonio storico, archeologico, architettonico e naturalistico della nostra Regione. Negli ultimi anni, sono state diverse le richieste inoltrate alla Federazione italiana dei centri e dei Club Unesco per beni da inserire tra quelli tutelati dal Patrimonio Unesco. Ricordiamo, tra i beni immateriali, la Festa della Pita (Festa dell’abete) di Alessandria del Carretto che ha raggiunto la fase finale a Parigi ed è in attesa del responso del Comitato intergovernativo e la Festa della Madonna della sacra Lettera e della Varia di Palmi. Anche il Parco nazionale della Sila sta muovendo i primi passi per l’inclusione tra i beni del Mab che fanno capo all’Unesco. Nei giorni scorsi, nella sala consiliare comunale di San Lorenzo Bellizzi, ha preso ufficialmente l’avvio l’iter burocratico per candidare le Timpe e le Gole del Raganello a patrimonio dell’Unesco. I sindaci di San Lorenzo Bellizzi (Antonio Cersosimo), di Francavilla Marittima (Leonardo Valente) di Cerchiara di Calabria (Antonio Carlomagno) e di Civita (Vittorio Blois), insieme con Domenico Pappaterra, presidente dell’Ente Parco nazionale del Pollino, hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa che impegna i cinque enti ad “avviare un percorso proteso a valorizzare a livello internazionale il sito naturalistico Timpe e Gole del raganello nel patrimonio mondiale dell’Unesco”. L’idea delle Timpe e delle Gole del Raganello patrimonio dell’Unesco è partita dal compianto geologo Costantino Faillace, autore del volume “San Lorenzo Bellizzi – Dirimpettaio delle Gole del Raganello e del Complesso del Pollino”. Costantino Faillace, promotore di un convegno sul tema, tenutosi a San Lorenzo il 4 gennaio 2011, sosteneva che esistono le caratteristiche di straordinarietà paesaggistiche essendo quello della Valle del Raganello un ecosistema ricco di peculiarità interessanti. Il luogo, tra l’altro, è oggetto di osservazione, già da qualche tempo, di una equipe di archeologi dell’Università olandese di Groningen che ha avviato sondaggi per rinvenimenti archeologici che potrebbero portare alla scoperta di diversi siti protostorici. L’Università di Groningen, rappresentata dall’archeologo Martjn Van Leusen, ha presenziato alla firma del Protocollo d’intesa esprimendosi favorevolmente sull’iniziativa di proporre le Timpe e le Gole del Raganello tra i beni materiali dell’Unesco. Alle peculiarità del prezioso ecosistema del sito, potrebbero aggiungersi siti archeologici di notevole interesse scientifico che andrebbero ad impreziosire la proposta da inviare alla Commissione italiana dell’Unesco. Alla cerimonia della firma del Protocollo d’intesa, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente ed i soci promotori del Club Unesco di Trebisacce, Nino Odoguardi e Raffaele Faillace, che hanno assunto impegno di seguire la “pratica Timpe e Gole del Raganello” per agevolarne il percorso burocratico che la porterà fino alla Commissione nazionale. Presenti, inoltre, il presidente del Gruppo speleologico “Leocorno” di Cassano, Carlo Forace e del Gruppo speleologico “Sparviere” di Alessandria del Carretto con Nino Larocca. Un contributo al dibattito seguito alla firma del protocollo è stato offerto dalla sociologa Stefania Emanuele di Civita e da Cinzia Leone, espressione del Comitato promotore dell’iniziativa nata due anni orsono. Il gruppo di lavoro, nel Protocollo d’intesa, ha nominato San Lorenzo Bellizzi comune capofila per l’iniziativa ed individuato il ristretto comitato tecnico – scientifico composto dall’archeologo Peter Attema, dell’Università di Groningen, Liliana Bernardo, biologa dell’Unical e del Parco del Pollino, la sociologa Stefania Emanuele e lo speleologo Nino Larocca. Di tale comitato tecnico-scientifico potrebbe entrare a far parte anche Cinzia Leone, quale espressione del Comitato promosso dal compianto geologo Costantino Faillace che per primo ebbe l’idea di proporre le Timpe e le Gole del Raganello a patrimonio dell’Unesco.
Franco Maurella