Trebisacce-15/03/2012: A breve l’eroe Alfredo Lutri nel Museo delle Cere a Rocca Imperiale
Da sn Pino Tufaro,Lofrano Michele e Francesco Chiaromonte
Trebisacce:15/03/2012
A breve il bersagliere trebisaccese Alfredo Santino Lutri, medaglia d’oro al valor militare, prenderà posto tra i personaggi illustri nel Museo delle Cere di Rocca Imperiale, ospitato all’interno dell’antico Monastero dei “Frati Osservanti”. Lo scorso giovedì 15 marzo, è arrivato presso la tabaccheria di Luigi Assi il pacco contenente la divisa originale di bersagliere. Il presidente, Michele Lofrano, della locale Associazione Combattenti e Reduci , già da qualche anno esternava l’idea di voler realizzare in cera il personaggio dell’eroe Alfredo Lutri e contattò il direttore del Museo delle Cere, Pino Tufaro, che si dimostrò immediatamente sensibile e disponibile a sostenere l’iniziativa. Occorreva però trovare una divisa completa da bersagliere ed originale. Si diede subito da fare il Signor Michele Lofrano,ma dopo ben più di un anno di ricerca, nulla da fare per la divisa. Scrisse persino a diversi comandanti di caserma dell’Esercito Italiano, ma non si trovò una soluzione nonostante la nobile destinazione. Ne parlò con il cardiologo Leonardo Odoguardi, originario di Trebisacce e membro della Diaspora di Lucca, con cui aveva condiviso la realizzazione del monumento all’eroe e realizzato lo scorso 4 novembre 2011 nell’omonima piazzetta sulla centralissima Via A. Lutri. Ebbene l’Odoguardi sposò subito l’iniziativa e coinvolse il Presidente dell’Associazione Bersaglieri di Lucca, Umberto Stefani, che puntò e raggiunse l’obiettivo. La sinergia, come per il monumento all’eroe, ancora una volta ha dato i suoi frutti. La divisa è arrivata il 15 marzo con pacco spedito in data 10 Marzo da Lucca. Nello stesso pomeriggio di giovedì 15 marzo il Signor Lofrano Michele ( del 1924 ex militare dell’esercito nella cavalleria di Bagnoli,che ancora rimpiange il cavallo baio sottrattogli dai tedeschi che lo costrinsero a far rientro in Albidona, dopo l’armistizio,ferito e a piedi da Napoli ) e il suo vice presidente, Francesco Chiaromonte (del 1920,con sette anni di prigionia in Libia e in Inghilterra sulle spalle) si recarono a Rocca Imperiale e consegnarono il pacco integro e contenente la divisa (e una lettera contenente anche sei saluti Bersagliereschi alla città di Trebisacce a firma del Signor Umberto Stefani), al Signor Pino Tufaro. “Grazie agli amici di Lucca il più è fatto!”,afferma il Lofrano soddisfatto. Ora resta da trovare una camicia bianca, una cravatta, le scarpe nere,spallette e mostrine e per dopo Pasqua si pensa di poter guardare l’eroe verosimigliante. Un quadro,infine, in arte povera racconterà in sintesi la storia dell’eroe. Per il signor Lofrano rappresenta un fatto importante perché si rafforza il rapporto quasi umano e il potersi fotografare accanto all’eroe nel prossimo futuro regalerà al turista-visitatore interessato quella piacevole sensazione di vita del suo eroe. Per chi ha vissuto la guerra il valore della vita non ha prezzo e l’eroe merita il rispetto e il ricordo.
Franco Lofrano