Trebisacce-08/06/2014:L’artigianato si riscopre nell’Alto Jonio. E si riscopre quello dei Maestri Artigiani di un tempo che tenevano bottega.

L’artigianato si riscopre nell’Alto Jonio.

E si riscopre quello dei Maestri Artigiani di un tempo che tenevano bottega.

 

E’ una riscoperta che nasce a Trebisacce, capoluogo dell’Alto Jonio, dove Domenica 8 è stata inaugurata al Miramare Palace Hotel sul bel lungomare una Mostra artigianato dei Maestri d’arte e artigiani dell’Alto Jonio 2014, che ha messo insieme 25 artigiani i cui alcuni creatori di strumenti musicali tutti realizzati manualmente: dalle zampogne agli organetti, alle chitarre battenti e alla lira calabrese, nonché pregevoli sculture in legno e oggetti d’uso.

 

C’erano i merletti e le ceramiche di alcune Maestre, i vetri,  le riproduzioni in miniature di antichi attrezzi agricoli, le splendide sculture in legno del Maestro Mitidieri, che ha realizzato anche una statuina di San Francesco d’Assisi e che verrà donata al Santo Padre in occasione della sua visita alla Diocesi di Cassano all’Jonio a nome del Comitato dei cittadini dell’Alto Jonio e degli Artigiani tutti.

 

La Mostra sarà aperta ai visitatori fino al 31 agosto ed è stata organizzata per iniziativa della Biblioteca Torre di Albidona, del mensile Confronti e dell’Associazione culturale APS Vacanzieri insieme attraverso l’Italia e…, con lo scopo di ricordare questi benemeriti artigiani, di segnalarli all’opinione pubblica, di favorire un elemento di interesse in più ai visitatori del territorio.

 

Ma vi è anche l’interesse di proporre ai giovani queste antiche attività perché non scompaiano e perché esse concorrano in maniera importante alla caratterizzazione del territorio.

 

I molti visitatori intervenuti dopo aver ascoltato le brevi introduzioni degli organizzatori e il saluto del Sindaco di Trebisacce, Avv. Francesco Mundo, del Presidente del Consiglio Comunale, Dott. Piero Regino, e dell’Assessore ai Lavori Pubblici nonché delegato per il Centro Storico, Dott. Filippo Castrovillari, del Presidente del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino, Prof. Marzio Blaiotta, del collaboratore del Dirigente Scolastico dell’ITI- IPSIA “E. Aletti”, Prof. Piero De Vita, del Vice Presidente dell’Accademia del peperoncino, Sig. Arlaldo Grisolia, del Presidente dell’Assopec, Sig. Serafino Zangaro, dell’ex Presidente del Rotary Club di Trebisacce, Ing. Leonardo Miceli, hanno molto apprezzato gli interventi dei diversi artigiani, ai quali è stata data finalmente voce in tale evento, sono interventi: Sandro Brunacci (zampogne, ance e surduline), Roberta Proto (oggetti di creta rossa e bianca), Leonardo Rago (componenti delle zampogne), Maria Adduci (arte del ricamo e dell’uncinetto), Pietro Santagada (oggettistica in legno), Vincenzo Corrado (restauro di strumenti a corda classici ed etnici), Domenico Mitidieri (sculture in legno), Antonio Caracciolo (vetro, oggettistica di arredo, arte sacra e funeraria) e Carmela Falcone (ricamo e uncinetto), i quali hanno illustrato la loro attività  e per le  zampogne, le chitarre battenti, e i tamburelli,  hanno, poi, dato prova evidente dell’alta qualità degli strumenti.

 

Va sottolineato che si è trattato di una prima iniziativa che non vuole essere fine a se stessa, ma che vuole proseguire dando un esempio particolarmente alle strutture alberghiere e agrituristiche di poter far conoscere quante produzioni molto spesso di elevate qualità e rarità continuando l’iniziativa intrapresa.

 

L’idea degli organizzatori è di proseguire non solo per far conoscere questi e altri artigiani, ma per favorire le attività nella speranza  di un risveglio sempre maggiore verso le produzioni locali, artigianali, tipiche e caratteristiche.

 

Gli organizzatori hanno infatti presentato e distribuito copia della bozza del Progetto: “Valorizzazione e recupero dell’artigianato nell’Alto Jonio” che ha la finalità di promuovere, a livello intercomunale il trasferimento e lo scambio delle attività artigianali realizzate nell’Alto Jonio nell’ambito della valorizzazione e recupero degli antichi mestieri.

Tale iniziativa trova in realtà fondamento nei risultati ottenuti dalla Regione Calabria attraverso la partecipazione di una collettiva regionale alla Mostra mercato AF – L’Artigiano in Fiera che si è svolta a Fieramilano dal 30 novembre all’8 dicembre 2013.

Detta partecipazione si proponeva di rafforzare sul piano internazionale l’immagine unitaria del “Made in Calabria” attraverso azioni in favore dell’artigianato calabrese che nel corso degli anni ha saputo coniugare i valori della tradizione della tipicità con quella dell’innovazione e con l’originalità delle creazioni.

L’evento di Trebisacce si propone di adottare alcune strategie del comprensorio dell’Alto Jonio, volte alla riscoperta di attività artigianali, proprie della tradizione culturale locale e sono dettate dalla volontà di carpire in maniera più approfondita le potenzialità di sviluppo insite in questo “nuovo bacino di impiego”.

 

In quest’epoca, caratterizzata, fra l’altro, da una nuova rivoluzione tecnologica, la “difesa” degli antichi mestieri che hanno reso famosa la Calabria e l’Italia in tutto il mondo non è anacronistica, ma mantiene piena validità.

 

Raccogliere una tradizione alta e inserirla più incisivamente nel presente e nel futuro sembra essere lo scopo principale del forte peso attribuito agli antichi mestieri.

 

Tale obiettivo muove anche dalla convinzione che la valorizzazione di queste attività particolari potrebbe offrire significative occasioni di lavoro qualificato.

 

Non va inoltre trascurato che la tutela dei mestieri antichi è direttamente legata al rispetto delle culture locali e dell’ambiente, spesso travolti dallo sviluppo industriale.

 

Va anche ricordato che le attività legate agli antichi mestieri appartengono sostanzialmente a settori di nicchia che, per loro natura, non riescono ad assorbire un vasto numero di iniziative e che sono molto specifiche e perfettamente aderenti alle realtà territoriali nelle quali si interviene.

Va richiamata, tra l’altro, la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, conclusa a Parigi il 17 ottobre 2003, che mediante l’attivazione dei Piani di Sviluppo locale, finanziati nella prossima programmazione FSE, si spera che individuano gli antichi mestieri come una delle linee strategiche per l’ampliamento della base imprenditoriale e di quella occupazionale fortemente radicate in alcuni contesti locali.

Si sta già pensando, tra l’altro, alla gastronomia tipica locale e contadina, alle produzioni agricole di eccellenza (dalle arance Biondo tardivo di Trebisacce ai limoni di Rocca Imperiale, ai piselli di Amendolara, alle ciliegie di Roseto Capo Spulico, ecc.).

 

 

Sito evento: www.vacanzierinsieme.it