Trebisacce-05/07/2014: L’A.C.” le bolle che appaiono alcuni giorni sulla superficie marina, non sono forme di inquinamento ma sono il risultato di un processo naturale dovuto all’ipossia (mancanza di ossigeno), delle acque”

COMUNICATO STAMPA

Dopo alcune insinuazioni apparse su alcuni organi di stampa  e polemiche autolesioniste da parte di settori ben individuati,è’ doveroso innanzitutto stigmatizzare coloro che senza le opportune conoscenze in materia,ma soprattutto senza aver  cercato di avere utili informazioni,a volte diffondono notizie false e tendenziose,  cercando così  di mistificare e strumentalizzare i fatti.In proposito pare opportuno  chiarire  e ribadire per l’ennesima volta che, le bolle che appaiono alcuni giorni sulla superficie marina, non sono forme di inquinamento ma   sono il risultato di un processo naturale dovuto all’ipossia (mancanza di ossigeno), delle acque. In pratica l’innalzamento della temperatura fa si che i batteri presenti negli strati superficiali del fondo marino proliferino rilasciando odori e bollicine, e questo crea una carenza di ossigeno nel mare che porta alla comparsa di quelle bollicine che possono sembrare “schiuma” da inquinamento, ma che invece sono, almeno secondo quando sostengono gli esperti, solo il risultato di un naturale processo biologico.Tanto è stato confermato più volte ,anche a Trebisacce, dai dirigenti dell’ARPACAl,non il il 14 giugno scorso.

Così come è opportuno chiarire che le alghe e le chiazze marrone che le correnti trascinano lungo il litorale sulla  superficie dell’acqua,altro non sono che la rimozione dei fondali marini a seguito della pesca a  strascico che viene praticata di notte da alcuni pescherecci,non di Trebisacce,ma   provenienti da altre  marinerie .Per tale motivo sono state effettuate  le relative denunce e segnalazioni agli organi competenti per chiedere opportuni interventi.

Il depuratore di Trebisacce è attivo e funzionante .E, nonostante problemi finanziari, si sta cercando di smaltire anche i fanghi accumulati,che non influiscono sul processo della depurazione.

Si aggiunga altresì  che l’ARPACAL effettua periodicamente,ogni quindici-trenta giorni, i prelievi delle acque  marine per le relative analisi e quelle di Trebisacce ,ad oggi ,non hanno presentato alcuna forma di inquinamento.I valori sono inferiori ai limiti fissati.Le stesse sono state distribuite anche negli stabilimenti balneari a disposizione dei bagnanti.

Infine,proprio a conferma della particolare attenzione verso l’ambiente e il mare, proprio nei giorni scorsi è stato rimodulato e approvato il nuovo progetto per il rifacimento del collettore fognario per circa un milione di euro, per il quale sarà indetta ,a breve, la relativa gara di appalto.

Lì 5.7.2014

L’amministrazione comunale