Trebisacce-07/09/2014: Vince la prima edizione del Premio Giornalistico “Il Pontile” il giornalista, inviato speciale del quotidiano “Avvenire”, Paolo Viana.

Trebisacce:06/09/2014

Vince la prima edizione del Premio Giornalistico “Il Pontile” il giornalista, inviato speciale del quotidiano “Avvenire”, Paolo Viana, piemontese, laureato in Scienze Politiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, direttore de Il Risicoltore presso l’Ente Nazionale Risi, redattore presso l’Eco di Bergamo, direttore responsabile di ‘Provincia 80’ e addetto stampa presso l’amministrazione provinciale di Novara. Ama dire:” Racconto ciò che vedo e spiego ciò che racconto”. Difatti l’articolo di Paolo Viana “Un Mezzogiorno, anzi tre” selezionato dalla giuria del Premio “Il Pontile” affronta e descrive un viaggio dalla Calabria al Metaponto scoprendo un insolito Sud. Un sud con tanti problemi che affronta con persone che incontra in viaggio e scopre che il problema non è l’alta velocità, ma la velocità e la mancanza di treni a cui sopperisce, con scarsa efficienza, il trasporto su gomma. Ma vi è di più nel pezzo, molto di più nel descrivere la nostra Calabria in sofferenza. Eccovi la motivazione del Premio a Paolo Viana, letta dal presidente di giuria Antonio Miniaci: ” Un Mezzogiorno, anzi tre” è il modello perfettamente riuscito di un giornalismo che non si limita a stare ai fatti e a raccontarli nella loro asettica oggettività. Li coglie e li vive, invece, come uno stato d’animo da partecipare al lettore proprio quando denuncia, spiega, protesta, propone. Il linguaggio lirico, pregevole e immaginifico, consente poi di sfumare il tecnicismo dell’inchiesta in suggestioni storico-antropologiche e paesaggistiche che riescono a comporre gli equivoci originari di campanilismi accesi o sottintesi. “Un mezzogiorno, anzi tre”, così, si scorre tutto d’un fiato per risolversi in una ulteriore testimonianza che Giornalismo, Politica e Cultura non sono complementari. Sono una identità”. Il tema proposto dalla prima edizione “Il Pontile”, svoltosi nella Sala del Miramare Palace Hotel, lo scorso 6 settembre, organizzato dall’associazione APS” Vacanzieri insieme per l’Italia e…” di cui è presidente Vincenzo Arvia, è stato: “Viabilità e trasporto pubblico in Calabria: il perché di un abbandono”, sul quale sono intervenuti il sindaco Franco Mundo e i membri della giuria: Antonio Miniaci (presidente della Giuria), l’avv. Rinaldo Chidichimo, l’assessore provinciale ai  Trasporti Forciniti, Domenico Marino (Caporedattore “La Gazzetta del Sud), il giornalista Iannicelli di Cassano all’Ionio (in sostituzione di Rocco Valenti (direttore de “Il quotidiano della Calabria). Nel ruolo di moderatore Enzo Zicarelli (Socio dell’Accademia Cosentina) e in quello di presentatore della serata Andrea Mazzotta. Gli intermezzi musicali sono stati curati dal giovane studente del liceo e  pianista Davide Le Voci di Trebisacce. All’ingresso della sala tutti gli intervenuti hanno potuto godere della mostra fotografica dedicata al giornalista Antonio Romeo. La manifestazione si è avvalsa del patrocinio del Comune di Trebisacce, della Provincia di Cosenza e della Regione Calabria. Come location all’inizio gli organizzatori avevano previsto Piazza Matteotti, ma a causa della pioggia copiosa è stata poi trasferita. Nel corso dei lavori i riflettori si sono accesi sul ruolo della stampa, dell’informazione e del lavoro dei giornalisti, nella consapevolezza che la realtà sociale presenta tante problematiche e che l’informazione gioca un ruolo importante per contribuire a risolverne alcuni e tutelare un territorio in preda al degrado. Critico sul lavoro giornalistico Rinaldo Chidichimo che, pur notando un flebile risveglio, è dell’avviso che occorre fare molto di più e in particolare il giornalismo d’inchiesta sulla questione ospedale, sull’aeroporto, sul porto, sui trasporti, 3° megalotto, ecc. Ma è stato subito sottolineato che: “Se i giornalisti non vengono compensati adeguatamente come possono fare certe inchieste?”. E ancora: ” l’attuale sistema vuole la verità o mette il bavaglio ai giornalisti pena la perdita di lavoro?”. Un bel ping pong che ha creato confusione: si era lì per premiare il lavoro giornalistico o per bocciarlo? Alla fine ha prevalso il buon senso: i giornalisti aiutano e sono utili al territorio. Domenico Marino ha sostenuto la tesi di attenzionare l’esistente e di tutelarlo perchè si corre il rischio di perdere anche ciò che si ha. Certo le grandi questioni restano sul tavolo e occorre muoversi, ma non bisogna perdere di vista ciò che si ha resta un fatto importante in questo periodo di grande difficoltà per il paese. All’inizio dei lavori, tramite un video proiettore, sono state trasmesse delle immagini emozionanti sul giornalista Antonio Romeo, scomparso 29 anni fa, ma che con i suoi storici articoli ha lasciato un ricordo positivo e pieno di valori alla famiglia, agli amici, ai colleghi. Antonio Miniaci ne ha tracciato un profilo bellissimo ed esaustivo, evidenziando anche momenti vissuti insieme in sincera amicizia e di lavoro in tipografia ‘Galasso’ in attesa della stampa definitiva dello storico mensile “Il Tiraccio” che il Romeo sfogliava subito nella consapevolezza di aver reso un servizio utile al lettore. Presenti la Sig.ra Romeo, Emilia Benvenuti, con i due figli Ester e Gianfranco che sono stati premiati da Domenico Marino con una targa ricordo e un mazzo di fiori. La Sig.ra Romeo nel ringraziare, molto commossa e con il cuore in gola, ha esternato: “ Il nostro amore per lui è eterno e ci manca infinatamente (piange..e si ferma), rimpiango un uomo così straordinario che ho avuto al mio fianco. Comunicare e informare è un servizio, ma è anche arte: occorre individuare i problemi e indicare delle possibili soluzioni. Significa aprire gli occhi sul mondo e crescere”. Un riconoscimento, targa ricordo, la lavoro giornalistico tramite giornale Web-Paese 24 è toccato al giornalista professionista Vincenzo La Camera di Amendolara per la capacità di informare in tempo reale. E ancora un riconoscimento, targa ricordo, al giornalista di Trebisacce, Pino La Rocca, per il mensile “Confronti” di cui è Direttore Responsabile e da anni informa puntualmente i cittadini dell’Alto Jonio. E mentre l’aria che si respirava era ancora intrisa delle tante problematiche che gravano sul nostro territorio, nel corridoio due amici , Dante e Raffaele, dialogavano e a un certo punto Raffaele esclama: ”Ci vorrebbe il ritorno di Padre Pio!”. Appuntamento al prossimo anno con la seconda edizione.

Franco Lofrano