Trebisacce-11/10/2014: Sport ed Etica (di Raffaele Burgo)
SPORT ED ETICA
Quando lo Sport riesce a diventare stimolo positivo per tantissimi giovani, allora significa che si è riusciti davvero a coglierne il senso vero e profondo.
Molti pensano che il Biliardo sia uno sport quasi inteso come passatempo, ma bisogna sapere che, al contrario, trattasi di Sport professionistico riconosciuto a livello internazionale.
Uno dei rappresentanti più illustri di questa splendida disciplina è Michelangelo Aniello, che Trebisacce avrà l’onore di ospitare quanto prima con immensa gioia.
Attualmente è l’unico giocatore professionista ad avere vinto, nella specialità 5 birilli, sia il Campionato Italiano che il Campionato Mondiale, svoltosi a Siviglia nel 2006, mentre nel 2013 ha conquistato il titolo europeo per Nazioni a squadre.
Ma in questa sede non vogliamo fare un freddo curriculum del nostro campione, in quanto è così famoso da non avere bisogno di presentazione, ma desideriamo soffermarci sul suo aspetto umano che riesce a trasferire anche sul tavolo verde, facendo sì che un semplice colpo di stecca diventi una immagine geometrica costruita oltre che con il braccio anche con il cuore.
Michelangelo è una persona che ha saputo costruire la sua vita con sacrifici ed impegno, senza chiedere nulla a nessuno, ma soltanto lavorando duramente, in nome dello Sport pulito e vero.
Ha sempre dimostrato che il suo cuore batte al ritmo dell’amore nei confronti del Biliardo.
E l’amore vero non ha confini. Anima sempre, senza disanimarsi mai.
Quando lo vedi concentrato a colpire quella biglia, pronta a creare delle immagini quasi vive sul tavolo e poi far cadere con delicatezza i birilli in una sorta di spettacolare immagine, dimostra di non avere soltanto tecnica sopraffina, ma anche un’anima e ciò lo rende meravigliosamente unico.
Questo grande campione ha sempre avuto grandi slanci, ha sempre fatto grandi progetti, senza mai lasciarsi ossidare dalle contrarietà della vita.
La sua vita è una sintesi di professionalità, simpatia e modestia, tutte qualità che fanno di Michelangelo Aniello un grandissimo atleta, ma soprattutto un grandissimo uomo.
Nel corso della sua prestigiosa carriera ha dimostrato di essere un temibilissimo e bravissimo giocatore, ma sempre con una umiltà e una sensibilità senza limiti.
Si dice che tutti possono fare determinate cose, quindi anche cimentarsi nel Biliardo, ma la differenza è che coloro che agiscono con il cuore, oltre che con la stecca, vanno all’essenza di tutto e quindi non ci si ferma ad osservare la bellezza di un colpo, ma ci si immerge in esso per farne parte integrante.
Questo permette a Michelangelo di ergersi a personaggio unico e davvero speciale.
Auspichiamo che questo splendido esempio di campione e di uomo possa fare avvicinare ad un Sport, che amiamo considerare una vera e propria disciplina, per il rigore, la concentrazione, la preparazione fisica e mentale di cui necessita, la maggior parte di giovani, per permettere loro di crescere in modo sano.
Sono i campioni come lui che fanno credere ancora nella valenza interiore delle discipline sportive.
Semper ad maiora!
RAFFAELE BURGO