Trebisacce-29/11/2014: CONTRIBUTO ALLA DISCUSSIONE SULLA BUONA SCUOLA SEZIONE NUOVE PROPOSTE PER LA BUONA SCUOLA (prof.ssa Toniella De Rose)
CONTRIBUTO ALLA DISCUSSIONE SULLA BUONA SCUOLA
SEZIONE NUOVE PROPOSTE PER LA BUONA SCUOLA prof.ssa Toniella De Rose
- ELIMINAZIONE CLASSI POLLAIO
L’ elevato numero degli alunni per classe in ambienti non adeguati impedisce un normale svolgimento dell’attività didattica, nella maggior parte dei casi si riesce a fare soprattutto attività di sorveglianza e segretariato sociale, semplificando sensibilmente l’attività didattica che si va appiattendo ai livelli minimi di apprendimento.
- MOBILITA’ PERSONALE DOCENTE
Per evitare l’eccessiva distanza generazionale tra alunni e professori sarebbe opportuno consentire, su richiesta del docente, il trasferimento presso altro ente della Pubblica Amministrazione in un raggio di km accettabile dalla sua residenza . Il lavoro del docente in classe è estremamente usurante , spesso la distanza generazionale non consente un’efficace azione didattica.
- PRESIDE ELETTIVO
La burocratizzazione eccessiva della figura del Dirigente Scolastico si sta rilevando non idonea a creare una governance della scuola in sintonia con le aspettative della scuola delle autonomie.
Tale burocratizzazione ne svilisce il ruolo, ne mortifica la professionalità, ne determina l’estraneità dalla parte fondamenta della scuola: alunni e docenti.
Sarebbe opportuno che si delineasse una nuova ipotesi di governance con il Preside eletto dal collegio dei docenti per un periodo di tempo determinato. Vi sono a tale proposito disegni di legge
depositati presso il nostro parlamento
- INDENNITA’ CHILOMETRICA E TEMPI DI LAVORO
Tutti i docenti hanno lo stesso stipendio, ma non tutti hanno gli stessi carichi di lavoro, molti vivono l’enorme disagio connesso alla lontananza dalla propria residenza, al dividersi tra più sedi di servizio per il completamento della cattedra. I Km percorsi con auto private in mancanza di mezzi pubblici su strade prive di manutenzione ma ricche di autovelox assorbono una significativa parte dello stipendio e creano accumulo di stress.
Ritengo necessario un riconoscimento economico che integri lo stipendio inserendo il diritto almeno alla percezione di un’indennità chilometrica.
Sui tempi del lavoro del docente è ora che si ponga fine al martellamento mediatico sulle 18 ore di cattedra. Il docente è nella mente dei cittadini italiani il lavoratore che lavora di meno.
E’ ora di finirla , è necessario computare non solo il tempo di preparazione delle lezioni, di correzione dei compiti,delle riunioni pomeridiani ma anche i tempi morti di attesa tra un consiglio e l’altro e le ore buche in cui un docente rimane inattivo nonostante sia presente sul posto di lavoro.