Trebisacce-10/12/2014: Un trionfo per gli interpreti del musical “Giulietta e Romeo”

Trebisacce: 10/12/2014

 

Un vero trionfo per i giovani e talentuosi interpreti del musical “Romeo e Giulietta”, presentato lo scorso 10 dicembre, di mattina per lo spettacolo dedicato agli studenti del Filangieri, diretto dalla Dott.ssa Domenica Franca Staffa, presso il Teatro Gatto, con il patrocinio dell’amministrazione comunale e organizzato dall’Accademia di Danza BDS “Ballerina dei Sogni” di Giusy Palermo. Il musical è stato tratto dall’omonima opera di William Shakespeare, ed è stato realizzato con la direzione artistica e coreografie di Giusy Palermo e con la collaborazione del regista Adolfo Adamo. “Mai una storia d’amore è stata così pietosa!”, “Che tragedia!”, ” Ogni cuore di donna sa che non esiste la pietà”, sono solo alcune frasi pronunciate dai personaggi durante il musical, ma sono anche quelle che hanno ripreso nei commenti gli studenti partecipanti durante l’uscita. Per tutti gli intervenuti non sono mancate parole di apprezzamento nei confronti di quei compagni di classe nelle vesti di attori e anche bravissimi. Mentre le scene si succedevano e il dialogo cantato aleggiava nella pienissima sala, tutti gli studenti, in religioso silenzio, seguivano quella storia di amore intenso in silenzio, tranne, di tanto in tanto, qualche perfomance artistica particolare che invitava tutti ad inviare agli interpreti un meritato applauso corale. Ragazzi e ragazze in scena a dare il meglio di se stessi: convinti, seri, coraggiosi, immedesimati e immersi nel ruolo loro assegnato. Se l’obiettivo del cast era quello di fare una bella figura, allora si può affermare che è stato pienamente raggiunto e con grande successo. Ma viene anche da chiedersi: come si spiega che un giovane tra i banchi spesso appare piuttosto timido e sul palco di un teatro toglie fuori tanta grinta, coraggio e bravura? Per chi scrive la risposta risiede nella magia dell’arte che riesce a mettere le ali anche a chi crede di non poter volare. La trama della tragedia eccellentemente concepita di Romeo e Giulietta è per sintesi questa: Montecchi e Capuleti, le due principali famiglie di Verona, sono acerrime nemiche. Romeo Montecchi, mentre partecipa mascherato ad una festa nella casa dei Capuleti, scopre quel che sia la vera passione alla vista di Giulietta. Dopo la festa, in cui i giovani si sono incontrati accendendosi di reciproco amore, Romeo, stando nascosto sotto il balcone di Giulietta, la ode confessare di notte il suo grande amore per lui e ottiene il suo consenso ad un matrimonio segreto. Con l’aiuto di Frate Lorenzo si sposano il giorno seguente. Mercuzio, amico di Romeo, incontra Tebaldo, nipote di Madonna Capuleti, che è furente per aver scoperto la presenza del giovane Montecchi alla festa e i due litigano. Romeo interviene e alla sfida di Tebaldo risponde con parole che adombrano il nuovo vincolo di parentela, rifiutando di battersi. Mercuzio s’indigna per tanta sottomissione e trae la spada; invano Romeo cerca di separare i contendenti ma ottiene solo di offrire a Tebaldo la possibilità di colpire a morte Mercuzio. Allora anche Romeo è trascinato a combattere e uccide Tebaldo. Romeo viene condannato al bando e il giorno seguente, dopo aver passato la notte con l’amata Giulietta, lascia Verona, esortato dal frate, che intende rendere pubblico il suo matrimonio al momento opportuno. Giulietta, forzata dal padre e dalla nutrice a sposare il conte Paride, finge di acconsentire ma è d’accordo con fra Lorenzo di bere un narcotico che, alla vigilia delle nozze, la farà sembrar morta per quaranta ore. Fra Lorenzo si occuperà di avvisare Romeo, che libererà dal sepolcro al suo risveglio e la condurrà a Mantova. Giulietta attua il piano, ma il messaggio non giunge a Romeo, perché il messaggero è trattenuto per sospetto di contagio; gli giunge solo la notizia della morte di Giulietta. Allora Romeo acquista da uno speziale un potente veleno, e si reca al sepolcro per veder un’ultima volta la sua amata consorte; sull’ingresso s’imbatte in Paride e lo uccide in combattimento. Quindi Romeo, dopo aver baciato Giulietta per l’ultima volta, beve il veleno. Poco dopo Giulietta si sveglia dal sonno e trova il suo amato Romeo morto, con la coppa ancora in mano. Rendendosi conto dell’accaduto, prende una lama e si pugnala. Questa tragica fine dei due innamorati è narrata da frate Lorenzo e i capi delle due famiglie, commossi dalla catastrofe provocata dalla loro inimicizia, si riconciliano tra loro.

Franco Lofrano

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