Calabria-16/04/2015:L’acqua dell’Anas è finita e la papera degli avvoltoi del 3° megalotto non galleggia più

Crollo viadotto
Crollo viadotto

 

Sappiamo che l’Anas è una mucca che dà latte pure dalle corna, ma la pacchia è finita, ed ora avrà molte difficoltà a foraggiare (direttamente o indirettamente) i suoi sfegatati fan, vista l’uscita di scena del suo Presidente Ciucci e la richiesta di condanna dalla procura della Corte dei Conti (insieme a tre condirettori Anas) proprio per un episodio della 106 Jonica.

L’accusa chiede la restituzione di 17,3 milioni di euro per l’illecito pagamento di oltre 47 milioni ad una società del gruppo Astaldi contraente per un lotto della 106 Jonica.

In un’intervista di qualche giorno fa ad “8 e mezzo” della 7, Ciucci si è vantato che dal 2005 l’Anas chiude i bilanci con un “utile”. Utile?! Ha detto proprio così: utile! Maddeché?! L’utile lo può fare un’azienda commerciale che produce, ad esempio, maritozzi, o ciambelle! L’Anas incassa i soldi dei cittadini per fare strade. Di quale utile parla quest’uomo?

Forse del suo “utile”, visto che ha incassato fino ad oggi cifre milionarie.

Oltre al danno c’è anche la beffa: quel tratto di lotto incriminato della 106 Jonica sprofonda continuamente e richiede incessanti interventi di rifacimento.

Crollano viadotti a ripetizione, condannando intere regioni all’isolamento, e lui, il dimissionato (dal Ministro Delrio e dal Premier Renzi) Presidente Ciucci, si vanta dell’utile conseguito dall’Anas.

Ora, finalmente, ha rimesso il mandato. Anche noi abbiamo rimesso, sia il pranzo che la cena, dopo aver constatato in che mani (o meglio in che culo, vista la quantità di poltrone occupate) riposavano le infrastrutture di questa povera nazione.

Si fanno trionfali convegni sull’importanza della Sybaris arcaica. Si scrivono libri che esaltano la sua storia. Ma del fatto che il progetto del 3° megalotto preveda di passare sopra alle sue preziose vestigia non se ne interessa nessuno.

Sibari capitale della Magna Grecia! Declamano ispirati alcuni. L’aria fritta imperversa: altro che capitale della Magna Grecia, Sybaris è capitale dell’indifferenza (e della furbizia).

Leggiamo cosa scriveva Luigi Settembrini nel 1879:

In nessuna contrada ho veduto più ingegno che in Calabria, lì schizza proprio dalle pietre, ma raramente è congiunto a bontà, spesso è maligna astuzia

Gli avvoltoi del 3° megalotto Anas (a Napoli dicono: “Piagne er morto e frega er vivo“) sono lì a ricordarci che, purtroppo, per alcuni nulla è cambiato.

Associazione Culturale Jonica