Rocca Imperiale-21/06/2015: La Cultura un volano di sviluppo economico

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Rocca Imperiale:21/06/2015

La Cultura un volano di sviluppo economico

“Turismo e Patrimonio Culturale nell’Alto Jonio Cosentino”, è su questo interessante tema che si è svolto il seminario formativo, lo scorso sabato 20 giugno, nella sala convegni del Monastero dei Frati Osservanti, promosso dal Polo Tecnico Professionale “Sybaris –Laos” e dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Ranù. Ad aprire i lavori con il saluto istituzionale l’assessore ai Beni Culturali Brigida Cospito che ha ringraziato i relatori e ha ricordato alla platea che il Prof. Giuseppe Roma è un noto archeologo e ordinario della cattedra universitaria di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Unical. L’assessore Cospito, durante il suo intervento, ha sottolineato che lo studioso Giuseppe Roma è impegnato da anni nel recupero della documentazione archeologica e della storia di questa parte di territorio calabrese. Ha ancora ricordato che nell’ultima campagna di scavi ha portato alla luce in località “Murge” di Santa Caterina un Monastero fortificato dell’alto medioevo. L’impegno dello studioso è anche quello di far conoscere ai cittadini le scoperte fatte  perché :” Ciò che non si conosce, non esiste”, è solito affermare il Professore Roma che solitamente usa aggiungere all’affermazione precedente “Tutto ciò è cultura ma non solo, è anche crescita economica”. E, infine, l’assessore Cospito ha concluso con il positivo messaggio:” Appropriamoci dunque del nostro patrimonio artistico e culturale: il futuro dei nostri luoghi e dell’Italia è in questo”. Per il sindaco Giuseppe Ranù sono queste le occasioni di crescita culturale e di conseguente sviluppo economico-turistico. Per fare ciò, ha precisato Ranù, occorre intercettare i fondi giusti,  rientrare nella programmazione economica comunitaria attraverso i bandi della Regione Calabria e avviare una progettazione anche in sinergia con altri comuni nell’interesse comune dello sviluppo dell’intero territorio. Il direttore, Paolo Gallo, del Polo Tecnico Professionale “Tra Sybaris e Laos”, ha presentato i risultati dei corsi (sommelier, pizzaioli, ceramisti, cuochi, ecc.) che si sono svolti in questo primo anno del progetto Polo in collaborazione con alcune valide aziende del territorio. L’obiettivo del Polo “Tra Sybaris e Laos”, ha sottolineato il relatore, punta a creare un ponte tra la scuola e il mondo del lavoro per consentire agli studenti delle otto scuole partner (Ipssar di Castrovillari, IIS-Ipseo di Praia a Mare, Ipsia-Iti di Trebisacce, IIS di Rossano, Ipsia-Iti di Cariati, Ipsia-Iti di Corigliano, IIS di Castrolibero, Itas-Itc di Rossano) di sperimentare attraverso esperienze in azienda il concetto reale della produttività. Si tratta perciò di una rete che abbraccia il Parco del Pollino, Cariati e arriva a Rocca Imperiale. Una collaborazione con l’università, imprese del territorio, scuole, Gal che operano sulla valorizzazione del territorio, comprese le competenze dei giovani. Fare rete è importante per raggiungere i risultati positivi, ha affermato Paolo Gallo che ha concluso: ”In fase di programmazione è utile stare insieme per un progetto comune e utile al territorio”. Per il Prof. Giuseppe Roma è importante impegnarsi per valorizzare i beni culturali. Il significato da assegnare ai beni culturali è quello che scrivono la nostra storia, sono dei documenti sul territorio che raccontano il nostro passato. Il marmo da solo dice poco, ma se acquista forma allora si riempie di significato storico e ci aiuta a capire noi stessi. “Il passato è dentro di noi!”, ha affermato il Prof. Roma e ha raccontato che a Castroregio “la Canaletta” è un documento che probabilmente rappresenta un’area sacra, un’area di sosta dei pastori, ma che comunque in modo soggettivo racconta una storia nostra. Se sappiamo leggere.., dappertutto troviamo documenti, come ad esempio un altare del Neolitico che testimonia il nostro passato. E il passato serve se ci consegna qualcosa. Noi diciamo che i turisti devono venire a Sibari, ma se manca chi racconta la storia attraverso i documenti non serve. Così a chi non sa leggere.., nulla dicono le monete e le ostriche rinvenute nei Monasteri. La storia del nostro territorio si serve di tutto a 360 gradi: usi, costumi, tradizioni, prodotti tipici, castelli, Monasteri e solo così che è possibile recuperare l’identità. Anche un prodotto di qualità serve ad identificare un territorio e a renderlo appetibile. I Castelli sono la traduzione in pietra del potere. I castelli non servivano tanto per difendersi dai nemici, ma per imporre il potere ai cittadini. Così le torri di avvistamento servivano per avvisare del pericolo i cittadini e non per difendersi. Occorre informare e formare i cittadini per tutelare il territorio. Bisogna conoscere la nostra storia per tutelare il territorio e per esserne orgogliosi. “Chi si impoverisce culturalmente ne perde anche economicamente!”. E’ intervenuto il sindaco Trebisacce del Comune di Nocara che ha evidenziato la necessità di collaborare tra comuni per giungere alla redazione di un progetto di comune sviluppo del territorio. In sostanziale condivisione è intervenuta l’assessore alla Formazione Rosaria Suriano che ha sposato l’idea progettuale in sinergia tra comuni che di certo porterà vantaggi economici e turistici all’intero territorio.

Franco Lofrano