Amendolara-21/07/2015:CROCETTA E GRECIA: INADEGUATEZZA E VAMPIRISMO

Crocetta
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Merkel
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CROCETTA E GRECIA: INADEGUATEZZA E VAMPIRISMO

 

I fatti.

L’Espresso pubblica una presunta intercettazione nella quale il medico personale di Crocetta, Tutino, parlando della figlia di Borsellino (ex Assessore alla Sanità in Sicilia), direbbe che “andrebbe fatta fuori come il padre”.

Notizia, tra l’altro, già pubblicata pari pari dal quotidiano La Sicilia il 1° luglio a pagina 4 (senza suscitare reazioni).

Dopo pochi minuti si sono scatenate le dichiarazioni sdegnate di tutti i maggiori rappresentanti politici, sù sù fino allo stesso Presidente della Repubblica.

Crocetta reagisce negando di avere sentito quelle parole e, piagnucolando, confessa di essere sul punto di suicidarsi.

Nel pomeriggio il Procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, mette fine alla bufera dichiarando che tale intercettazione non esiste agli atti (segretati o meno).

Il Direttore dell’Espresso, Luigi Vicinanza, conferma fumosamente trattarsi di intercettazione di altri filoni d’indagine del 2013, “solo ascoltata” dal cronista ma non in possesso del giornale.

Tutti gli attori, escluso il Procuratore Lo Voi, sono risultati inadeguati al loro ruolo politico o informativo.

  1. L’Espresso (Direttore e Cronista) perché pubblica un’intercettazione senza avere in mano la cassetta registrata e senza poter dichiarare la fonte della stessa.
  2. I politici che, senza aspettare una conferma o una smentita dalla Procura, si lanciano in invettive contro Crocetta.
  3. Crocetta, a capo di una regione dove si comunica a suon di esplosivi al tritolo e fucili a canne mozze, rivela la sua fragilità nel non saper tenere testa alla situazione, mettendosi a piagnucolare e minacciare il suicidio.

 

Sulla questione della Grecia: ha prevalso il vampirismo bancario.

Dopo mesi di balletti demenziali, dichiarazioni contraddittorie, riunioni e banchetti di politici ed economisti, è emerso chiaramente che la Grecia, considerata una gallinella dalle uova d’oro (le banche prendevano soldi, non loro, con un interesse dell’uno per cento, e lo davano alla Grecia al quindici per cento), non era utile ammazzarla facendola tornare alla Dracma; molto meglio rinunciare a qualche quisquilia e continuare a spennarla ben bene anche negli anni a venire. E non è la sola.

Maurizio Silenzi Viselli