Rocca Imperiale-23/07/2015: La giunta regionale si impegna a riaprire l’ufficio postale nel Centro Storico

Ho ricevuto dall’on.le Bevacqua copia della richiesta di odg da lui sottoscritta, al fine di impegnare la Giunta ad una azione nei confronti del Governo Nazionale e di Poste Italiane per la riapertura degli sportelli soppressi. Tra questi si fa menzione dello sportello nel Comune di Rocca Imperiale Centro vittima di soppressione, per manifesta e voluta negligenza… ! Dopo le iniziative scorse stiamo seguendo con premura questo percorso essendo stati tra i primi a sollevare questa questione in Parlamento con puntuale interrogazione.
Consiglio Regionale della Calabria
On. Domenico Bevacqua
Prot.80/2015
Al Responsabile Settore
Segreteria Assemblea
Consiglio regionale della Calabria
SEDE
Oggetto: trasmissione odg on.le Domenico Bevacqua
Si trasmette, in allegato, odg dell’on.le Domenico Bevacqua recante in oggetto: ““Razionalizzazione e chiusura uffici postali sul territorio calabrese”.
Cordiali saluti
Reggio Calabria, 22.07.2015
Dr Giulio Le Pera
Responsabile Struttura

Consiglio Regionale della Calabria
On. Domenico Bevacqua
Prot. N. 80/2015
ORDINE DEL GIORNO
Oggetto: “Razionalizzazione e chiusura uffici postali sul territorio calabrese”
Proponente: D. Bevacqua.
Il Consiglio Regionale
Premesso che:
1. Il piano industriale 2015 illustrato da Poste Italiane alle OO.SS., manifestando l’intenzione di “razionalizzare” ulteriormente la presenza degli uffici postali sul territorio, concentrando la propria presenza nelle zone più redditizie, comporta la chiusura definitiva di 450 uffici postali sul territorio nazionale e la riduzione dell’apertura per circa altri 600, con un totale di oltre mille interventi, dei quali 73 (22 chiusure e 41 Razionalizzazioni) nella nostra Regione;
2. La politica industriale dell’azienda, riducendo drasticamente la propria presenza capillare, oltre ad addivenire a evidenti pesanti negative ricadute occupazionali, ignora le specificità dei singoli territori e priva i cittadini della possibilità di fruire di servizi eminentemente essenziali;
3. Le misure in essere e in divenire, colpendo maggiormente la popolazione anziana e le fasce deboli residenti in territori già deboli in quanto già sofferenti per la progressiva desertificazione di servizi pubblici indispensabili, rischiano di contribuire sostanzialmente a far venire meno i presupposti per la conduzione di un’esistenza dignitosa e a rendere irreversibile uno spopolamento già in atto;
4. Fra gli altri, i Comuni di Castrovillari, Longobucco, Terravecchia, hanno già ricevuto comunicazione di razionalizzazione e/o chiusura di uffici postali presenti sul proprio territorio;
5. I Comuni di Alessandria del Carretto, Laino Castello, Longobucco,Montegiordano, Nocara, Pietrapaola, Rocca Imperiale, Santa Caterina Albanese e Terravecchia hanno chiesto in data 10 febbraio 2015 un incontro con il Direttore della Filiale di Poste Italiane SpA, ravvisando la necessità di un fattivo sostegno del Presidente della Regione Calabria;
6. La sentenza del Consiglio di Stato n. 1262 dell’11 marzo 2015, accogliendo il ricorso del Comune di Torre Orsaia e annullando la chiusura dell’Ufficio Postale sito nella frazione di Castelruggero, evidenzia come, stante la normativa vigente,
• “le prestazioni rientranti nel servizio postale universale devono essere fornite permanentemente in tutti i punti del territorio nazionale, incluse le isole minori e le zone rurali e montane, attivando un congruo numero di punti di accesso, sulla base di criteri di ragionevolezza per soddisfare le esigenze dell’utenza”;
• “la motivazione della chiusura dell’ufficio postale della frazione di Castelruggero ha avuto riguardo al solo profilo economico e gestionale, senza tenere in alcun conto o perlomeno non esplicitando la valutazione effettuata in merito alla dislocazione dell’ufficio postale in area rurale e montana e di conseguenza relativamente all’utilità sociale della presenza del medesimo ufficio”;
• “La direttiva 2008/6/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 febbraio 2008 che ha modificato la direttiva 97/67/CE, per quanto riguarda il pieno completamento del mercato interno dei servizi postali comunitari, al numero 19 dei “considerando” prevede che le reti postali rurali, in particolare nelle regioni montuose e insulari, svolgono un ruolo importante al fine di integrare gli operatori economici nell’economia nazionale/globale e al fine di mantenere la coesione sociale e salvaguardare l’occupazione e, inoltre, che i punti di accesso ai servizi postali nelle regioni rurali e remote possano costituire un’importante rete infrastrutturale ai fini dell’accesso universale ai nuovi servizi di comunicazione elettronica”;
7. In data 18 marzo 2015, la richiesta di avvio di “tavoli di confronto”, è stata inoltrata, dall’associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia, al Presidente e all’Amministratore Delegato di Poste Italiane, nonché al Ministro dell’Economia e delle Finanze, al Ministro per lo Sviluppo Economico e al presidente della Conferenza delle Regioni;
8. In data 28 maggio 2015, al termine di un incontro al Ministero con il coordinatore nazionale ANCI dei piccoli Comuni, Massimo Castelli, il Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo economico, On. Antonello Giacomelli, ha espresso in un comunicato ufficiale la seguente posizione: “Sulla chiusura degli uffici postali non servono iniziative rituali: oggi ho raccolto le preoccupazioni costruttive di ANCI e intendo promuovere rapidamente un confronto con Poste, Regioni e Comuni per capire se gli incontri in corso abbiano effettivamente come oggetto principale la rimodulazione dei servizi e la possibilità di soluzioni condivise alternative alla chiusura. Il senso della sospensiva decisa da Poste è che non si procede ad alcuna attuazione del piano prima della conclusione del confronto con gli enti locali e dunque prima di aver verificato l’impossibilità di ogni scelta alternativa”;
9. In data 20 luglio 2015, il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha formalmente annunciato che il governo regionale “delibererà sin dalla prossima settimana la rescissione delle convenzioni che la Regione Toscana ha in essere con Poste per i servizi regionali, a meno che non si riapra immediatamente un tavolo alla presenza di sindaci e Regione che consenta di ridiscutere un piano di razionalizzazione inaccettabile”;
Impegna la Giunta regionale
Ad avviare tutti gli strumenti istituzionali di propria competenza, comprensivi di richieste di tavoli di confronto con Poste Italiane e di un incontro ad hoc con il Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo economico, On. Antonello Giacomelli, al fine di scongiurare che Uffici Postali presenti in territori disagiati siano interessati da interventi di “razionalizzione” e/o chiusura, i quali rischiano di avere un impatto estremamente negativo rispetto alle legittime esigenze delle comunità locali.
DOMENICO BEVACQUA