Rocca Imperiale-02/08/2015: A Luigi Ranù il premio rocchesi in Italia e nel mondo.

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Rocca Imperiale:02/08/2015

A Luigi Ranù il premio rocchesi in Italia e nel mondo.

Accoglienza e calore per gli emigranti che d’estate ritornano a Rocca Imperiale è la ragione che spinge il comitato ad organizzare ogni anno la Festa dell’emigrante e premiare il cittadino che si è distinto nel mondo. E’ questa l’aria che si respira ogni anno, il 2 agosto, nel piazzale antistante il Santuario della Madonna della Nova in contrada Cesine. All’interno dello spazio destinato alla premiazione, il conduttore Settimio Siepe, ha aperto con il suo personale saluto e con quello del comitato dando inizio alla Festa, con accanto il presidente del Comitato Faraldi. Sul palco ha invitato il primo cittadino Giuseppe Ranù, il parroco Don Vincenzo Santalucia e il direttore responsabile del mensile comunale “Eco Rocchese”, Franco Lofrano. La giornata dell’emigrante è ormai destinata ad essere istituzionalizzata e lo ha chiesto il comitato organizzatore costituito da: Gaetano Faraldi (presidente), dall’ideatore Siepe Settimio insieme con Siepe Vincenzo, Filippo Melidoro, Francesco Di Leo, Franco Prezioso e Mario Acinapura e lo ha promesso il sindaco Giuseppe Ranù durante il suo intervento. L’ambito premio dei Rocchesi in Italia e nel mondo quest’anno è stato conferito all’imprenditore Luigi Ranù che vive in Svizzera. Eccovi la sintesi della storia del Signor Luigi Ranù presentata dal signor Settimio Siepe che rappresenta la motivazione del premio. “Nasce il 5 ottobre del 1940 , vive la sua infanzia come tanti rocchesi nel nostro bel paese e come tanti altri nel più bello della sua gioventù decide di lasciare gli amici i parenti e la  propria famiglia ( con mamma e papà che pur soffrendo non ne ostacolano la decisione ),il 28 gennaio 1961 con destinazione Svizzera implorando la nostra Madonna con la tipica frase ” Madonna mei di Cesine aiutm tu “. Giunto a Zurigo, dopo non pochi sacrifici trovò finalmente lavoro in una fabbrica di tessitura per pochi franchi al giorno dove rimase fino al 28 giugno. Il pensiero e la fede nei confronti della nostra Madonna, ben presto ebbero i risultati sperati quando un imprenditore che trattava prodotti per l’insonorizzazione lo accolse nella propria azienda. Trovata la sistemazione nel lavoro, ben pensò di ritornare al proprio paese e portare all’altare Vittoria dalla quale ebbe tre figli, Rosanna, Pina e Stefano. Dopo 14 anni di fedele collaborazione , il suo datore di lavoro gli propose di rilevare l’azienda e senza pensarci accettò la proposta con lo slancio e l’orgoglio di puro rocchese ben presto ebbe risultati eccellenti tanto da vantare all’interno della propria azienda ben 35 addetti. Certo la lontananza e l’impegno imprenditoriale non li fan dimenticare le proprie origini e come tanti di noi ogni qualvolta nomina il nostro amato paese , i suoi occhi diventano lucidi pensando ai parenti, gli amici e tutti i compaesani che tanto ne sente la mancanza. Sono questi i motivi per cui il comitato emigranti e l’amministrazione di Rocca hanno deciso di assegnare il premio ” Rocchesi in Italia e nel mondo 2015 ” al nostro concittadino Luigi Ranù”. La targa ricordo 2015 assegnata a Luigi Ranù, impossibilitato ad essere presente per motivi di salute, è stata ritirata da Davide Troilo che è originario di Rocca Imperiale, ma che è un lavoratore dipendente dell’impresa di coibentazione di tubazione idrica e termica di Luigi Ranù in Svizzera. Il premio donato dall’amministrazione comunale e dal comitato organizzatore, rappresenta un riconoscimento che spetta all’emigrante per aver ben rappresentato negli anni l’amato paese di Rocca Imperiale. Dopo l’Inno di Mameli ascoltato in piedi e in religioso silenzio dagli intervenuti, Settimio Siepe si è intrattenuto sulla delicata questione degli immigrati e successivamente ha motivato l’assegnazione del premio raccontando per sintesi la storia toccante di Luigi Ranù. Sul difficoltoso tema  è intervenuto il primo cittadino da un punto di vista politico e da quello religioso il Parroco Don Vincenzo Santalucia e a farsi carico di pubblicizzare a mezzo stampa l’evento Franco Lofrano. Per la cronaca tra il pubblico vi era l’editore Giuseppe Aletti a cui lo scorso anno il comitato ha assegnato il premio e che in condivisione con i concittadini rocchesi, ha voluto essere presente anche quest’anno alla manifestazione. A seguire don Vincenzo ha celebrato la Santa Messa a cui ha fatto seguito la processione con la fiaccolata, preceduta dal complesso bandistico “Città di Canna”. Una pausa per assistere allo spettacolo pirotecnico e subito dopo gli intervenuti si sono portati nello spazio dedicato al tradizionale incanto. La festa è continuata con l’intrattenimento musicale  e danzante curato dal complesso “Luigi Fiego”. Nel prosieguo della serata i presenti hanno assistito all’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria e a conclusione della manifestazione la classica gara di  ballo di resistenza “Aspettando la rugiada”.

Franco Lofrano