Trebisacce-09/09/2015: Questione Ospedale :” il governo stesso che non può più esimersi dal ripristinare condizioni accettabili di tutela dei diritti fondamentali così come richiesto finanche da una sentenza del Consiglio di Stato”(di Francesco Amerise)
Giorno 7 settembre si è tenuto,presso Piazza della Repubblica a Trebisacce,
un consiglio comunale straordinario dedicato alla spinosa questione della
riapertura dell’ospedale della cittadina Jonica.
Presente,a sorpresa, anche il commissario alla sanità calabrese Ingegnere
Scura, che si era precedentemente espresso con toni irriguardosi nei
confronti della nostra collettività. La temerarietà del commissario è
stata messa a dura prova quando,nel mezzo del suo intervento, è stato
contestato dalla folla che lo ha infine costretto ad andarsene tra i
fischi.
Al commissario Scura, nella sua veste di rappresentante dello Stato, è
stata riservata un’accoglienza ostile ma al tempo stesso emblematica.
Le popolazioni di Trebisacce e del comprensorio non sono avulse dalla
civiltà, come qualcuno potrebbe essere indotto a pensare, la realtà è
semplicemente un’altra ed evidentissima : la pazienza è finita, anche
nei confronti dello Stato stesso lasciando spazio esclusivamente a sdegno
e frustrazione. Ai cittadini dell’Alto Jonio troppe volte è stato
chiesto di accettare ulteriori tagli a servizi già carenti,troppe volte è
stato chiesto un sacrificio mentre altrove continua lo sperpero del denaro
pubblico. Adesso è chiaro che la misura è colma. È chiaro che l’alto
Jonio è giunto all’esasperazione. Nessuno può rimanere sordo alle urla
di disperazione di questo popolo.
L’ingegner Scura batte convintamente su un punto ” 56 mila
abitanti sono pochi per avere un ospedale”. Certo che siamo pochi,
chi vorrebbe vivere in un posto dove la sanità è inesistente ,la viabilità
fatiscente e tutti i servizi essenziali sono insufficienti? Chi vorrebbe
vivere nella regione più povera d’Italia e nella zona più dimenticata
dalla regione stessa? Il commissario Scura è venuto qui pensando
nuovamente di poter sciorinare dati aridi al cospetto delle vite e della
salute delle persone; è salito sul palco convinto di poter addurre ragioni
e spiegazioni “valide” solo perché piovute dall’alto. Ed
Invece ha toccato in prima persona i sentimenti della folla e ha capito,
si spera, come non c’è più spazio per chiacchiere da imbonitore.
Questo deve essere chiaro anche al governo centrale. Per quanto Scura
voglia apparire deciso e indipendente la sua nomina è di stampo
governativo, ed è il governo stesso che non può più esimersi dal
ripristinare condizioni accettabili di tutela dei diritti fondamentali
così come richiesto finanche da una sentenza del Consiglio di Stato. Si
vuole forse ignorare il parere vincolante della massima giurisdizione
amministrativa? Vuole continuare a perpetrare una barbara spoliazione dei
servizi essenziali in questo territorio?
Se è questo ciò che si vuole, le autorità politiche dovranno renderne conto
alle prossime elezioni politiche.
Francesco Amerise