Albidona-11/10/2015: Amici per la pelle, un romanzo formativo.

20151010_18204120151010_185242

20151010_18530520151010_18531820151010_200914

Albidona:11/10/2015

Amici per la pelle, un romanzo formativo.

“Amici per la pelle, pubblicato da Calabria Letteraria Editrice, è il titolo dell’ultimo libro di Beniamino Lucente (già dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Francavilla Marittima e già Giudice di Pace), che, lo scorso sabato 10 ottobre 2015, è stato presentato presso la Biblioteca Torre di Albidona, di proprietà dell’Avv. Rinaldo Chidichimo, sita nella marina di Albidona. L’iniziativa culturale è stata co-organizzata dal Club Unesco Trebisacce nell’Alto Jonio (di cui è Presidente il Dott. Franco Maurella), dall’Associazione culturale Aps “Vacanzieri insieme attraverso l’Italia e…” (di cui è presidente la dott.ssa Mariangela De Vita) e dall’Associazione Unitre di Trebisacce (di cui Presidente il Prof. Leonardo La Polla). Ha aperto i lavori il Prof. Vincenzo Arvia, nella sua qualità di rappresentante della Biblioteca T.A. e di primo presidente dell’associazione Aps “Vacanzieri insieme..”, che ha salutato e ringraziato tutti i presenti per aver accolto l’invito culturale e ha contestualmente ricordato l’iniziativa promossa da Federanziani per il viaggio organizzato a Rimini per il quale occorre dare l’adesione. Ha inoltre presentato l’autore del libro, Beniamino Lucente, per il quale ha usato parole di elogio per lo spessore culturale e di indiscusso rigore morale. In particolare Arvia ha ricordato che l’autore è originario di Francavilla Marittima, ha conseguito la laurea in Lettere e la seconda in Giurisprudenza. E’ stato docente di Lettere nelle scuole secondarie superiori e per diversi anni dirigente scolastico e giudice di Pace. Ha elencato anche le altre opere di Beniamino Lucente: Il crocifisso bruciato (racconto), Segreto di donna (racconto), Bruciare d’amore (dramma in tre atti), Il cacciatore di lucertole (romanzo), Il delitto di via della Pergola (romanzo). Nel ruolo di coordinatore il giornalista del quotidiano del Sud e Presidente del Club Unesco, Franco Maurella, che ha per sintesi raccontato la trama del romanzo e in chiave dialogica ha posto una serie di domande all’autore sottolineando che il romanzo si presta a diverse chiavi di lettura. La trama: Amici per la pelle è un romanzo imperniato sulle vicissitudini di due giovani, Luca e Michele, che, innamoratisi follemente di Annamaria e di Filomena, le seguono da Villapiana a Firenze col pretesto dell’Università, ma in realtà col segreto intento di rincorrere un sogno impossibile. Il netto diniego delle ragazze provocherà in loro una sconvolgente delusione. Nello scenario meraviglioso di Firenze, Luca cederà alle lusinghe di una piacente signora e lei intesserà una storia d’amore e di sesso, mentre Michele si sottoporrà ad una dura esperienza di lavoro precario. I due giovani sprofonderanno in una drammatica crisi depressiva, che li porterà facilmente a ricercare nella droga un’illusoria via di fuga, con conseguenti gravi disturbi della personalità, fino a rischiare la morte. Il ritorno nella terra di origine non muterà il loro stato di disagio. Un romanzo con una forte carica di introspezione psicologica, denso di accadimenti e ricco di spunti di riflessione sulla fragilità dei giovani, ma anche sulle loro risorse sommerse, che finiranno per prevalere sul nichilismo autodistruttivo. L’autore del libro, Beniamino Lucente, dopo aver salutato i presenti e ringraziato per l’ospitalità, ha subito esternato che ha sempre avuto un certo timore a parlare dei suoi libri. Ci si chiede sempre perché è stato scritto il romanzo? Secondo l’autore chi scrive dev’essere testimone dei fatti che racconta e non ha bisogno di prove! Deve invece inventare, creare, deve saper rappresentare una realtà, dopo averne maturato l’esperienza. Il romanzo, cioè, deve essere invenzione, creatività e il lettore deve porsi delle domande e dare delle risposte. L’autore deve chiedersi: “Sono riuscito ad emozionare il lettore?”, “Si porrà dei quesiti?”,” Avrà, il romanzo, rappresentato un momento di crescita per il lettore?”. Il romanzo, ha continuato l’autore, contiene dell’inquietudine profonda per i giovani. Quando la vita mostra il vero volto, allora i giovani si smarriscono e intraprendono delle strade tortuose che li conducono verso la perdizione. Un contrasto tra la speranza nel domani e la caduta dei sogni. Il romanzo è complesso, come complessa è la vita. Una chiave di lettura: Una donna è insoddisfatta del proprio rapporto con il marito e nasce una storia di amore e di sesso con Luca. Luca non può restare sempre con lei e lei lo sa bene. La donna, 50enne, però si era legata al giovane villapianese. La donna però si chiede: ”E’ stato Amore o solo Sesso?”. E qui vi è un silenzio assordante. Non ne parlano. Alla fine Luca, che intanto prova una sorta di ‘pietas’ e vorrebbe lasciare alla donna qualcosa, un ricordo, ma parte e va via. Infatuazione in Luca? O forse un misto tra amore e sesso? Ma parte luca e solo all’amico d’avventura confessa: ”Ho fatto tutto ciò che si può fare con una donna”, e qui l’autore lascia immaginare al lettore tutto il resto. E ancora occorre ricordare l’incontro di Michele con i due vecchietti mentre faceva il lavoro del porta a porta. I vecchietti scoprono che Michele era un calabrese e allora comprano tutto perché i vecchietti in terra di Calabria hanno ricevuto sacra ospitalità che non hanno dimenticato. Questa scena è importante e potrebbe catturare l’attenzione e la riflessione del lettore. Luca e Michele, dopo il rientro in Villapiana, si ignorano per lungo tempo. Per caso s’incontrano e dopo l’imbarazzo iniziale si abbracciano e si assiste al trionfo dell’amicizia. Luca si era disintossicato dalla droga grazie all’aiuto trovato in famiglia, mentre Michele aveva continuato a drogarsi e ad affrontare ulteriori difficoltà. Michele riceve dalle persone solo uno sguardo pietoso, è l’ipocrisia delle persone che solo con le parole esprimono comprensione. Per fortuna Michele incontra sulla sua strada un’assistente sociale che lo aiuterà a uscire dalla droga. Luca e Michele si ritrovano sulla stessa spiaggia, lo stesso luogo da dove era iniziata la loro avventura con le due ragazze e l’università. Ecco il vero significato del romanzo, il trionfo del bene sul male, una lotta tra i corvi neri che simboleggiano la morte e i gabbiani che simboleggiano la vita. Ci si chiede: dal sogno iniziale a cosa sono andati incontro? Appunto, rincorrendo il loro sogno? Riflessione: Quello che fa più male a Luca e Michele è la consapevolezza della solitudine in cui versano nonostante la guarigione dalla droga e l’altra penosa condizione è che non si sentono accettati dalla società. E ora la metafora: Luca e Michele si mettono a nuotare e si allontanano dalla spiaggia e vogliono allontanarsi e sicuramente pensano di suicidarsi, di farla finita, tant’è che incontrano un muro lungo di corvi neri, ma arrivano in massa i gabbiani e li salvano e li riportano a riva, verso la salvezza. Riflessione: questo ritorno a riva è il trionfo dell’amicizia? E’ un miracolo? E l’autore del romanzo afferma che nella vita difficilmente accade che un giovane venga salvato da un miracolo e quindi ecco lo stimolo per il lettore. L’emozione è importante! Se manca l’emozione il romanzo non vale, perché è il collante tra il cuore e la testa. Se nella vita il miracolo manca, nel romanzo ci vuole per riflettere e provocare una discussione. Sul piano educativo, conclude l’autore, se si interviene sul giovane nel modo giusto allora il giovane si autodetermina, altrimenti no, perché si è utili attraverso l’esempio positivo. Iniziano gli interventi del pubblico e Antonio Granata (presidente dell’associazione Età Serena) asserisce che un miglior rapporto tra figli e genitori potrebbe aiutare i giovani a prevenire il problema. Per Carmelo Tucci di Montegiordano, già dirigente scolastico, il romanzo va scritto nella storia della letteratura giovanile, ha tutto ciò che occorre per essere un grande romanzo, le metafore sono all’altezza del Manzoni, compresa la Divina Provvidenza. E’ un romanzo formativo e bisognerebbe proporlo agli studenti delle scuole superiori.E, infine, è intervenuta la Prof.ssa Ciminelli che ha proposto un caso umano riguardante un minorenne che bisognerebbe trovare una strada utile con le istituzioni per tentare un recupero sociale e ha invitato l’autore a incontrare, con questo prezioso romanzo, gli studenti della sua scuola.

Franco Lofrano